giovedì 18 agosto 2011

Dagli agli untori !

(la colonna infame)
A Milano,peste del 1630: due presunti untori, ritenuti responsabili di contagio pestilenziale tramite misteriose sostanze, per l'accusa infondata di una donna furono condannati a morte. Come monito venne poi eretta la "colonna infame", che dà il nome alla vicenda.
Solo nel 1778, dopo la pubblicazione delle "Osservazioni sulla tortura" di Pietro Verri, la Colonna Infame,divenuta testimonianza dell’infamia ma dei giudici che avevano commesso l'enorme ingiustizia, fu abbattuta. Nel Castello Sforzesco se ne conserva la lapide, che reca una compiaciuta descrizione, in latino seicentesco, delle pene inflitte.
La tragica vicenda, fù ripresa dal Manzoni per sottolineare l'errore commesso dai giudici e l'abuso del loro potere, che calpestò ogni forma di buonsenso e di pietà.

Avvertenza: l'argomento trattato è in realtà assai più ampio del suo titolo e potrebbe fornire materiale sufficiente per un vero e proprio saggio"...
Perciò risulta insolitamente più lungo di quanti altri sono generalmente trattati su queso blog. Spero risulti tuttavia interessante per una sua lettura completa.


DAGLI AGLI UNTORI !

L'eversione è una vecchia strategia, perlopiù utile per dirottare l'attenzione altrove, distraendola dagli argomenti più...scomodi verso altri obbiettivi più comodi, comunque utili allo scopo di chi attivava la distrazione...

La storia è piena di episodi eversivi: dall'antica Roma sino ai nostri giorni, dove e quando è sistematicamente praticata, in ogni ambito e livello.
Nerone fece incendiare Roma per poterne colpevolizzare i Cristiani, considerati pericolosi destabilizzatori del vigente statu quo, con le loro manie religiose, riferite ad un unico Dio, ispiratore di amore, bontà, fratellanza ed altruismo...
Per tutti i secoli bui del Medio Evo poi, ma anche per gran parte del Rinascimento, il potere costituito ricorreva sistematicamente ad accuse di stregoneria, negromanzia, eresia, perseguitando chiunque tentasse di destabilizzare l'Ordine Costituito mettendo in dubbio i cardini fondamentali dell’autorità, della religione e della morale.

Così furono torturati, messi alla gogna e poi al rogo, come minimo esiliati od emarginati tutti coloro che osavano porsi al di fuori dei dogmi del pensiero ufficiale autorizzato.
Savonarola, Giordano Bruno, Giovanna D'Arco, Galileo Gelilei sono solo alcuni dei nomi più noti, emergenti dall'infinità di coloro che furono così perseguitati. Lo stesso Leonardo Da Vinci dovette allontanarsi da Firenze, perchè a rischio di pericolose indagini circa certi suoi esperimenti di Medicina (volendo studiare il funzionamento del corpo umano si era dedicato all'Anatomia, pratica assolutamente vietata per motivi religiosi, procurandosi clandestinamente cadaveri
da sezionare, a pagamento).
Manzoni, che nel suo notissimo "I promessi sposi" raccontando della "peste", cita ampiamente il fenomeno degli "untori", coloro che le autorità ritenevano"utile" perseguire ad arte accusandoli di essere seminatori, divulgatori volontari del terribile morbo.


La pratica del "dagli agli untori", così come ogni accusa di stregoneria, magia nera, eresia ecc...dilagarono poi al di fuori delle intenzioni delle Autorità, laiche o religiose, che le avevano promosse, diventando anche strumenti di speculazione individuale, vendetta personale, o anche soltanto psicosi popolare.
Lo stesso Alessandro Manzoni ne trasse argomento per la sua assai meno nota "Istoria della Colonna Infame", totalmente dedicata alle atroci, perfide pratiche di delazione, tortura, rogo e quant'altro, sistematicamente attuate innanzi tutto dai Gesuiti della Santa Inquisizione, che vide il suo massimo esponente in Torquemada, braccio secolare del demonio assai più che di quel Dio che lui pretendeva lo armasse !

Ai nostri tempi la strategia dell'eversione adotta sistemi di copertura assai più sofisticati, pur restando in molti casi i suoi metodi ed effetti estremamente cruenti. Come sarebbe accaduto in Italia negli anni'70 con la "strategia della
tensione", di cui non si è mai riusciti a capire quale fosse la vera matrice, il vero "colore" di tanti attentati, rapimenti ed omicidi, dalla Milanese piazza Fontana alla Bresciana piazza della Loggia, all'Italicus, alla stazione di Bologna...: erano bombe "nere" oppure "rosse" ? Erano i fascisti di ordine nuovo o i comunisti delle brigate ? Erano gli strateghi della Democrazia Cristiana i mandanti, con lo scopo di incolpare poi gli avversari Comunisti, oppure erano questi ultimi a promuovare disordini, per destabilizzare il potere costituito ? Per i successivi 40 anni, si sono sprecati processi e controprocessi, illazioni di ogni tipo, inchieste e controinchieste, articoli, saggi, documentari, testimonianze ecc...ecc... Ma per la maggior parte dei casi è rimasto prevalente il dubbio circa la paternità di quelle azioni criminali. Tranne narrazioni molto partigiane e confessionali, di fatto asservite ad un’interpretazione strettamente ideologica dell’accaduto.

Nella storia del mondo la maggior parte delle guerre ha avuto scopi "eversivi", o
sono comunque state giustificate con motivazioni ben diverse da quelle reali. La guerra di Troia ufficialmente fù scatenata dal rapimento di Elena, moglie del re greco Menelao ad opera del Troiano Paride, ma nella realtà la flotta Greca partì in armi, attrezzatissima e determinata, per una guerra durata poi dieci anni, contro i Turchi di quel tempo, con i quali c'era forte antagonismo: la città Turca di Troia era un baluardo strategico sui mari di quel tempo ed impadronirsene significava assicurarsi una navigazione assai più sicura per gli scambi commerciali con quell'oriente favoloso che Alessandro Magno aveva raggiunto ed in parte sottomesso con le sue conquiste.

Tutte le Guerre Sante lanciate dai Crociati verso il Santo Sepolcro ebbero poi in realtà lo scopo di un'egemonia sui traffici, per le vie di mare e di terra verso l'Oriente ed il Nord Africa, in antagonismo con gli Arabi dell'Islam.
Così come Maometto il Conquistatore aveva lanciato la Diaspora contro gli infedeli in realtà per impadronirsi dei territori a Nord del Mediterraneo, ciò che gli riuscì assai bene in Spagna, in Sicilia ed in gran parte dell'Anatolia e dei Balcani. Non fosse stato per Rolando a Roncisvalle, probabilmente gli Arabi, valicati i Pirenei e le Alpi avrebbero invaso anche Francia ed Italia. Come del resto aveva già fatto il loro connazionale Annibale, ai tempi del Romano Impero. Oggi l'invasione, subdola ma inesorabile, avviene tramite i barconi, nel canale di Sicilia, implicitamente legalizzata dal suicida buonismo di tanti sciocchini nostrani, che non riescono a distinguere tra imigrazione legalizzata ed invasione clandestina.

La Storia, riletta nella reale sostanza dei fatti accaduti, senza indulgere a favole di patriotisomo, nazionalismo, eroismo, buonismo ed altri “ismi” retorici, ci racconta in definitiva come tantissimi misfatti, anche i più atroci, siano stati commessi in nome
di coperture di tipo "etico - morale", con l’alibi della Religione e della conservazione dello Statu Quo imperante.. I presidenti Americani Bush, padre e figlio, hanno ad esempio promosso ben due guerre contro l'Iraq, una per ciascuno, con lo scopo ufficiale di contrastare e ridimensionare la perfida dittatura di Sadam e liberare i poveri Kuwaitiani... Che poi da quelle parti ci fosse anche tanto "petrolio", da recuperare verso i mercati dell'Occidente, era fatto meramente casuale. Non solo: il fatto che quelle dimostrazioni di forza tornassero poi molto utili alla immagine politica dei signori Bush, a fini strettamente elettorali, erano ugualmente molto casuali. Che infine, buon ultimo, l'industria pesante (= sopratutto "armi") USA, fosse ai tempo in profonda crisi, con licenziamenti nell'ordine di 200.000 operai, era anche un puro caso: così come il fatto che grazie alle guerre Irachene fù rilanciata alla grande, con notevole soddisfazione delle Lobbies proprietarie (che poi sono le stesse del Petrolio...). Sicuramente riconoscenti ai signori Bush per qull'esito.
Ma ufficialmente quelle furono guerre per la libertà del Kuwait, del popolo Iracheno, dell'Occidente tutto, minacciato dal perfido Sadam.
Che sicuramente perfido lo era, ma non abbastanza perchè Bush padre arrivasse a farlo fuori con la prima guerra: essendo maliziosi verrebbe da pensare che se l’abbia tenuto da parte per la guerra successiva, quella utile ad evidenziare le doti “machiste”di suo figlio, il presidente Bush Junior, Texano verace. Fra i due si era nel frattempo insinuato tale Clinton, che in quanto Democratico era più per l' "amore che non per la guerra”. Come ebbe a dimostrare un eclatante episodio di fallazio, praticatogli da una giovanissima stagista all'interno della Casa Bianca.

Ma non ci sono solo le guerre a necessitare di un"eversiva" giustificazione "etico-morale": la maggior parte delle azioni dei politici, tantissime istanze della pubblica informazione, la stragrande maggioranza dei messaggi pubblicitari, inclusi quelli dell'Industria, utilizzano regolarmente "etichette" ufficiali, di ottima rilevanza nel buon pensiero, politicamente corretto, per nascondere scopi, intenzioni, fini e fatti assai più prosaici, molto meno edificanti, quando non perfino vergognosamente attinenti la speculazione, l'adulterazione, il crimine.
Cibi etichettati alla grande come “sani, naturali” o perfino “bio”, se andiamo a leggere attentamente, con una potente lente d’ingradimento, le microscopiche indicazioni obbligatorie per legge, verifichiamo che contengono altrimenti tutta una serie di elementi, di sostanze assai discutibili o palesemente nocive.
Ci sono prodotti definiti“light”, “a basso contenuto di grassi e colesterolo”, che contengono in realtà , strutto (ma che bontà!), oli di varia natura ed una quantità esorbitante di calorie ! Viene anche definita la “porzione” assolutamente improbabile: 15 – 20 grammi, pari a “solo” 80 calorie (cioè ben 400 calorie l’etto!).

Ci sono tutta una serie di prodotti “che rispettano la natura”, definiti "bio",“riciclabili” e “contro l’inquinamento”…Peccato che per la maggior parte siano stati realizzati in Fabbriche ad “alto impatto ambientale”, trasportati “su gomma” per migliaia di chilometri, e che una volta divenuti non più utilizzabili finiscono, nel migliore dei casi, nei soliti inceneritori e buona notte al secchio…


Ci sono programmi della politica, la maggior parte, appositamente studiati “dalla parete dei cittadini”, per favorire il loro benessere, una loro maggior richezza, la loro “felicità”…Peccato che poi, per la maggior parte, risultino delle bufale colossali, frutto unicamente di disonesta demagogia e con lo scopo di salassare i contribuenti.

Quante tasse sono state istituite, nei vari decenni della Repubblica, per il nostro bene,
e mai più tolte, i cui proventi sono in gran parte terminati nelle tasche dei politici e dei loro amici, clienti speculatori ? Gli autovelox adottati alla grande da migliaia di Comuni, piccoli e meno,
con la complicità cointeressata delle ditte che noleggiano ai comuni quelle macchinette, sono stati installati per migliorare la nostra sicurezza sulle strade o per “tassare” il pedaggio di tutti coloro che transitano appena più veloci sui retilinei fuori dall’abitato, in assenza di incroci ?
Ecc…,ecc…,ecc…


Ed infine, last but not least, c’è anche l'annosa piaga della
"evasione fiscale" cui corrisponde sicuramente un importante, riuscito tentativo eversivo del tipo "dagli all'untore"! Ormai da decenni quel fenomeno ci viene sbandierato come la causa principale dei nostri malanni in economia e viene gonfiato ad arte, fomentando l'odio di classe dei lavoratori dipendenti contro autonomi, artigiani, commercianti, professionisti. Odio generalizzato, che non tiene conto delle realtà specifiche. Sicuramente l’evasione fiscale esiste e va stigmatizzata così come combattuta, ma in proporzioni estremamente minori di quanto non vogliano farci credere. Almeno non più, rispetto a 20 – 30 fa.
Ogni anno ci raccontano che la Guardia di Finanza è stata dotata di nuove, modernissime e sofisticate risorse, che i controlli sono stati potenziati ad oltranza, che all’erario sono stati recuperati miliardi di miliardi provenienti dall’evasione…
Ma subito dopo ci raccontano che l’evasione è in continua crescita, che il fenomeno provoca indicibili danni alle finanze dello Stato, che se non fosse per gli evasori noi tutti saremmo chiamati a pagare le tasse in misura irrisoria, quasi senza accorgercene !
Ma allora, quale delle due?

Personalmente sono convinto che il fenomeno dell’evasione pesi attualmente
in misura almeno 4 o 5 volte inferiore di quanto viene allarmisticamente dichiarato. Che resta comunque non poco, ma enormemente di meno ! Oggi le possibilità di controllo, con i mezzi che ha a disposizione, chi esegue ogni tipo di accertamento improbabilmente può fallire. La stragrande maggioranza di chi svolge una qualsiasi attività imprenditoriale, commercainti, artigiani, professionisti, lavoratori autonomi, edotto anche dai propri commercialisti, lo sa perfettamente e si rende conto che non gli conviene rischiare, anche perché non ci sono più gli spazi, le scappatoie per farlo.
Operando per una vita nel mondo del business, ho avuto modo di verificare i grandi cambiamenti avvenuti in ambito fiscale.
Fino a 20 anni fa per chi evadeva c’erano ancora buone possibilità di farla franca e 30, 40 anni or sono era quasi uno scherzo.

Poi, a partire dalla fine degli anni ’80, in seguito a tutta una serie di nuove disposizioni e controlli, le cose diventarono via via assai più difficili: codici fiscali, anagrafe fiscale, redditometri, controlli incrociati su partite iva e dichiarazioni dei redditi e fatturazioni, bolle di accompagnamento, controlli bancari sui conti correnti, ecc…Tutte cose prima inesistenti.
Io, come tutti, avevo visto fare del “nero”, sistematicamente e tranquillamente, per anni, in quantità notevoli, in diversi casi fin oltre il 50% del giro d’affari ! Ma a partire dagli anni ’90 questa percentuale si ridusse velocissimamente, sino a giungere praticamente a zero.
Anacronisticamente rimase solo, per la maggior parte delle ditte, la necessità di procurarsi un minimo di contanti in nero per poterci pagare…udite, udite…
gli straordinari agli operai !
I quali oggi come oggi, anche i più “rossi” e sindacalizzati, si rifiutano di fare straordinari regolarmente remunerati “in busta paga”.

Ciò avviene perché la relativa tassazione dei maggiori emolumenti corrisposti risulta assai più alta, al punto che chi fa gli straordinari lavora di più per essere infine…
pagato di meno…! Come dargli torto ? In quanto commerciale io avrei avuto l’eventualità di “fare un po’ di nero” a questo scopo, ma non ne ho mai avuto occasione, innanzitutto perché i miei clienti rifiutavano ormai quel tipo di possibilità.

Oggi l’evasione credo sia senzaltro circoscritta ad ambiti ben precisi e delimitati:
la grande evasione gioca su complicati scambi di import-export, di rocamboleschi, organizzatissimi trasferimenti di capitali, di titoli, di proprietà, tutte operazioni assistite da supertecnici specializzati ed adeguatamente remunerati. La piccola evasione, che viene in pratica ed in gran parte ugualmente tollerata, soprattutto nel meridione, fa capo ad attività completamente “in nero”, incluso il “lavoro nero”…, mancata emissione di scontrini fiscali o fasulli, professionisti che non ti fanno la ricevuta fiscale, bensì lo sconto del 20% (quello che al massimo tu potresti recuperare scaricandoti la spesa relativa) e così via. Ci sono poi i giri di fatture false, ditte finte, nate ad arte solo per fatturare prestazioni fasulle, anche grazie ad ablissimi mostri della contabilità evasiva ed elusiva… Ma sono tutti fenomeni sempre più circoscritti e limitati.
C’è infine il fenomeno della corruzione di coloro che dovrebbero controllare e reprimere, che spesso si fanno comperare per chiudere gli occhi. Quando lavoravo nel settore petrolifero, dalle parti dei depositi costieri di Marghera, quanti finanzieri ricordo di aver visto, dotati di stipendi da fame, proprietari di auto che io, guadagnando almeno il doppio, non potevo certamente permettermi. Ricordo negli anni ’60
che un mio amico, funzionario di una società petrolifera, abitava un bell’appartamento in affitto, di proprietà di un ex brigadiere della guardia di finanza, che viveva di rendita essendo anche in pensione non ancora quarantenne !
Ricordo poi quando a metà degli anni ’70 scoppiò lo scandalo, tra Marghera e Treviso, del contrabbando dei carburanti, complici militi della finanza e funzionari dell’ UTIF (Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione). Saltò fuori che c’erano autobotti che con lo stesso documento di trasporto facevano anche 3 viaggi nella stessa giornata ! Ciò che in Euro attuali significherebbe evadere almeno 40mila euro di imposta di fabbricazione, al giorno e per autocisterna ! A Como, in zona Chiasso, dogane per la Svizzera, non ricordo chi mi raccontò di ex…, andati in pensione quarantenni e passati poi al servizio di Istituti di Credito vari per fare gli “spalloni” all’incontrario, di capitali dall’Italia alla Confederazione… sfruttando la loro introduzione presso gli ex colleghi delle dogane.

Ma alla fine , mettendo insieme tutto quanto, pur essendo grave e deleterio, il fenomeno “evasione” pesa sui deficit delle’erario Italiano enormemente di meno che non gli sprechi, il peculato e le pessime gestioni dell’amministrazione pubblica. La grande voragine del debito Italiano è stata progressivamente determinata, in massima parte, dai politici e dai loro “clienti”, sponsor ed elettori. Sponsor in quanto beneficiari di leggi, decreti, provvedimenti specificamente attuati dai politici per favorirli, quindi riconoscenti in termini di “buste”, “tangenti”, “regali”,“donazioni”…, personali e / o di finanziamento ai partiti. Elettori in quanto ugualmente beneficiari di provvedimenti in termini assistenziali di ogni tipo: pensioni agevolate, abitazioni più o meno gratis, regimi fiscali di tutto favore, opere, vere o fasulle, sempre costosissime, spesso solo in parte realizzate e perlopiù male, dirette a favorire in maniera effimera ristrette minoranze, tradizionali “serbatori di voti” per molti politici, autentici mafiosi, se non di nome sicuramente di fatto !
Di queste conclamate situazioni, determinanti e significative per comprendere la storia d’Italia post bellica, si sono sprecate inchieste, articoli sui giornali, libri e documentari di denuncia, scritti, editi e pubblicati dalle firme più prestigiose, giornalisti, scrittori e mass media delle più diverse ed opposte tendenze politiche.

Ma tutto è poi continuato come e peggio di prima.

Peggio anche in quanto meglio studiato e più subdolamente attuato.


Una grande conquista, ad esempio, della politica moderna, è la strategia del consenso, tramite lo studio sistematico delle opinioni finalizzate all’orientamento dei voti elettorali. Qualsiasi provvedimento, dichiarazione, atteggiamento debbano assumere, i politici oggi verificano assolutamente prima “studi d’opinione” strettamente finalizzati. Tecnica appartenente alla sfera della persuasione occulta bene o male derivata dagli USA, dove da oltre mezzo secolo impera.

C’è una scena in proposito molto emblematica in un recente e godibile film americano, “Iguardiani del destino" “ , in cui il protagonista, candidato al Senato che ha appena fallito la propria nomination, fa un bellissimo discorso ai suoi fans, in cui denuncia il fatto di aver speso ben 7.300 dollari, pagati ad un consulente, per sapere come dovevano essere le : “scarpe” da indossare: “di colore nero, non troppo nuove, né troppo lucide, dovevano dare l’idea del vissuto con impegno, della pulizia, ma senza indulgere alla ostentazione leziosa. Dovevano piacere agli operai così come ai colletti bianchi…”. Oggi la massima preoccupazione dei politici è questa : l’ “Immagine” da rendere al proprio potenziale elettorato, ovviamente ai fini di adeguarla al loro consenso, conoscere i cui orientamenti è quindi fondamentale ! Da molti anni ormai si sprecano dunque, a spese dei contribuenti, costose “indagini d’opinione” sugli argomenti più disparati, aventi comunque una qualche attinenza su quale “modus operandi” ( e non operandi…) i politici debbano addottare. Con l’eccezione di qualcuno, tipo Berlusconi, che è sicuramente uno dei clienti più attenti ed esigenti dei maggiori Istituti di ricerca, ma che poi spesso finisce per sacrificare la preziosa informazione avuta solo per il banale divertimento della “battuta d’effetto”, dell’allusione ammiccante, della “ganassata alla Berlusca", per cui finisce spesso con l’orinare fuori dal vaso…

Ma il bello di questo sistema plagiario è che pretendono di farcelo passare come massima espressione della “democrazia”: quegli studi non vengono ufficialmente fatti
per favorire i comportamenti informati dei politici, ma per conoscere la “volontà” della maggior parte della gente. La quale gente, per altro il più delle volte ignora o travisa quali possano essere le migliori opportunità per tutto quanto direttamente ed indirettamente la riguarda, circa argomenti di cui quasi sempre non sa assolutamente nulla o è completamente disinformata !
Ma è questo forse il principale diffetto della democrazia, difficilmente ovviabile, se non trascendendo in forme più o meno totalitariste di governo.
Certamente è assai più facile “condire” il popolo dandogli (ma assai più spesso facendo finta di dargli…) ciò che lui crede sia il meglio, che non convincerlo altrimenti su altre diverse maggiori, reali opportunità.
Tutto ciò avviene poi abbondantemente condito e supportato da quantità esorbitanti di retorica e demagogia, arti nelle quali i politici di successo sono soprattutto molto dotati, essendo poi invece il “buon governo” eventualità efimera e marginale.
Del resto il “popolo bue”, il “popolo allocco”, in definitiva “il popolo”, chiede inconsapevolmente, emozioni, gratificazioni, e modelli di riferimento in qualche modo etici, giusto quel “panem et circensem” che i Cesari Imperatori dell’antica Roma sapevano così bene “vulgare”.

Ed il “popolo italico” è tradizionalmente abarbicato a quei “valori”, che oggi corrispondono ai contentini su salari, pensioni e casa e sui divertimenti del football (che così bene ha sostituito l’arena dei gladiatori, aggiundovi
il gusto del campanilismo antagonista) e del gossip ad oltranza, ad ogni livello ed alla faccia di ogni possibile, sbandierata “privacy”. Ed è tutta una gara tra TV e giornali per sbattere ad oltranza “il mostro in prima pagina”! Con forme di “spettacolo” vergognose, racappricianti, vomitevoli, quali vengono propagate con mostruose megacagate tipo “l’isola”, “la casa”, “gli amici di Maria De Filpiis” ecc..ecc…ecc…, ce n’è per tutti i…disgusti !

In questa totale, generalizzata strategia della disinformazione finalizzata a consenso
e distrazione, deviazione dai veri, scabrosi
problemi che ci riguardano, si inserisce alla grande il mito della EVASIONE FISCALE !
Il “dagli agli untori” per cui l’attenzione della gente viene artatamente deviata
dalle enormi magagne del malgoverno, dai megasprechi istituzionalizzati, dalle ruberie ad oltranza, legalizzate e non, dalle tassazioni palesemente inique e vessatorie, dalla sistematica presa in giro dei contribuenti, perlopiù “onesti” loro malgrado.

Un esempio per concludere: ho appena imparato che i CLANDESTINI, nell’uso comune buonisticamente definiti “immigrati”, che rimangono in Italia, hanno diritto, al compimento del 65 anno, senza mai aver versato una lira od un euro di contribuzione, ad una pensione di 500 euro AL MESE
PER 13 MESI ALL'ANNO !
Con la quale cifra molti ritornano poi “clandestinamente” a vivere in agiatezza al loro paese d’orgine, dove gli basta ed avanza, magari integrandola con l’orticello, la pesca e qualcosaltro. Io, dopo 40 anni di congrui e...dolorosi versamenti specificamente mirati, percepisco dall’Enasarco una pensione che non arriva a quell’importo ! E mi salvo solo grazie ad una più adeguata (se pur costosissima) pensione INPS.

Ma mi raccomando:
fate ATTENZIONE AGLI UNTORI !!!


L’asino che scrive.


("Breve video dal film "I guardiani del destino")
VISIONE VIVAMENTE RACCOMANDATA !





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