giovedì 27 febbraio 2014

FAZIO & LITIZZETTO eroi di Sanremo

 
Abatino compunto
“FINTO BUONISTA FAZIOSO

Aspetto, modi, stile verbale dell’abatino compunto, il bravo ragazzo caro alle zie che non amano le parolacce…finge di arrabbiarsi se lo si definisce “buonista politicamente corretto”: l’aria dimessa, l’espressione contrita, il vestito strafugnato del ragazzo di provincia capitato per caso in un posto ed in una funzione che non ritiene di meritare…Tutto fasullo ! Una sceneggiata per nascondere il vero Fazio.
che di fatto gestisce autoritariamente...
Che gestisce autoritariamente il potere di scegliere e promuovere libri, spettacoli, autori e politici, sicuramente cercando di denigrarli se invisi alla sua schieratissima appartenenza politica, “culturale” ed “intellettuale”…
Un sinistrorso che di fatto rimpiange il vecchio PCI, con tutti gli annessi e connessi,
a cominciare dal disastro del comunismo italico. Non a caso il suo spin doctor a “che tempo che fa” è Michele Serra, altro nostalgico del passato trinariciuto”
( dal “Bestiario” di G.P.Pansa del 23 Feb.2014).

 
No coment
“IMPICCIONA PETULANTE e scurrile esibizionista.

Lei è un’impicciona petulante, vogliosa di esibirsi, con il faccino rinsecchito di chi invecchia troppo presto, le mosse che vorrebbero essere sexy e invece risultano grottesche. E si compiace di essere volgare: come apre bocca sparla di culi, tette, puttaneggio, porca vacca ! Ricorda certe bettole da carrettieri che sfogano la stanchezza e solitudine del loro itinerare con una serie infinita di stronzate.
Con Fazio forma la perfetta coppia di sinistri
...sparla di culi, tette, puttanaggio...
disperati, reduci da troppe sconfitte politiche, all’esasperata ricerca di un’impossibile rivalsa, di una vendetta contro il destino crudele che loro stessi hanno determinato. Costi quel che costi, fingendo e barando, assolutamente privi di un obbiettivo senso dell’opportunità, ma anche di banalissimo pudore.”
( dal “Bestiario” di G.P.Pansa del 23 Feb.2014).
 
Gli eroi di Sanremo !

mercoledì 19 febbraio 2014

RENZI: L'UOMO DEL GIORNO DOPO (*)...

*Film: il mondo è distrutto da una guerra nucleare, il protagonista (Kevin Costner) cerca di recuperare il salvabile. Renzi Kostner deve affrontare una situazione analoga.

E ORA SOTTO A CHI TOCCA  !

Sperando che una volta tanto non tocchi, come al solito, sopratutto a noi !

Renzi...io speriamo che me la cavo...
Come diceva nel suo tema, ispiratore del titolo dell'omonimo libro, un allievo  del maestro elementare il cui libro di successo divenne perfino un film. Il ragazzino faceva nel suo tema un elenco delle disgrazie toccate a quanti di sua conoscenza erano previsti nel "tema" e concludeva con una mesta, grammaticalmente scorretta, ma significativa speranza:
" IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO".

Nonostante quanto roccambolescamente accaduto in questi ultimi giorni, io resto convinto che se invece di Letta, di Monti e di quel gran simpaticone ostinato di Bersani, ci fosse stato Renzi (ed era possibile che coì fosse!), l'Italia non avrebbe perso altri due anni in pressochè inutili manfrine e diatribe !
Ma allora l'irriducibile casta delle cariatidi PD, i Dalema, i Bersani, le Bindi, le Finocchiaro... e le loro corti, sequestrarono l'esito delle "primarie", impedendo di fatto la partecipazione ai non pochi che, come me, avevano da poco scoperto che nello squallido ed immutabile panorama politico Italiano c'era tale Renzi...
Stranamente diverso, che non parlava il solito buropolitichese, che non si nascondeva nei meandri della demagogia, della retorica del "politicamente corretto"...
i patentati custodi della saggezza politica

Stranamente parlava di "fatti", di cose "concrete", di "soluzioni" realmente perseguibili e non di sterili "concertazioni", di aprire i soliti inutili "tavoli" di discussione "democratica", di"studi" da promuovere, valutare, verificare ad opera di assai ben prezzolati "consulenti"...
Appariva come l'esatto contrario del professore bocconiano pieno di se, ricolmo di sussiego autocelebrante, dall'alto della sua supponente superiorità cattedratica, che si dimostrò di fatto totalmente inetto all' "ECONOMIA", unicamente o quasi capace di inventare...NUOVE TASSE, nuovi salassi, come se avesse voluto superare i troppi altri che, bravissimi alla stessa stregua, lo avevano preceduto.
...unicamente capace di inventare...

E se davvero gli riuscì di abbassare la febbre dello spread, lo fece mettendo a grave rischio la salute stessa del malato Italia. Alla stessa stregua dei cerusici di un tempo che, non riuscendo ad inventarsi di meglio, salassavano i pazienti gravemente...anemici...!
Appariva estremamente diverso dal "bravo Enrico ", 
il cocco del Presidente Napolitano: 
Letta così ben bilanciato, ben educato nell'impeccabile aplomb, così ben acculturato, giovane ma assai ben accorto e tuttavia già navigato...Sopratutto così
POLITICAMENTE CORRETTO !
Come è stato subito lampante nella formazione di gran parte del suo governo.
Bravo a muoversi all'interno delle pericolose secche della micidiale politica Italiana, bravo ad apparire all'estero, nei suoi tanti, sostanzialmente inutili viaggi.
...bravo ad intervenire...

Bravo ad intervenire tempestivamente su tutte le cose che attengono al "sociale", al rispetto delle "minoranze diseredate" di qualsiasi tipo, alla solidarietà gratuita e di maniera, ideologica, buonista, benpensante...
Bravo in definitiva a produrre, anche lui, la solita
DEMAGOGIA ! La solita RETORICA ! Il solito FUMO NEGLI OCCHI !
Bravo, tanto per cambiare a DENUNCIARE tutto cio che non và...
Ma verificatamente inetto a porvi un qualche rimedio !!!

Renzi altrimenti sembrerebbe tutt'altra cosa, cosa assolutamente strana ed improbabile nella storia della politica Italiana: 
uno capace di trovare soluzioni e portarle avanti ?
Non come i tanti parolai ? spesso meri imbonitori da baraccone, che da sempre pretendono di raccontarci che "quest'acqua qua, qua qua qua..."(Bersani Gargamella); "l'europa non è solo uno spazio economico...(M.M.M.Monti)"; "Ghe pensi mi ! Ve lo dice il cavaliere, acirivicerci "(BerluScotti). Ecc...ecc...ecc...

Renzi temo sia la nostra ultima speranza.

Ma in tanti stanno facendo di tutto perchè fallisca!
Inazitutto perche... 
hanno paura che ce la faccia !
Hanno il terrore che possa platealmente sputtanarli, dimostrando non tanto di risultare più bravo (ci vorrebbe pochissimo), ma quanto invece palesare la loro grande inettitudine !

E siccome non hanno già perso abbastanza tempo, gli danno tutti addosso perchè ha infine accettato di tagliar per le scorciatoie..., come se non fosse lampante che ci troviamo ormai da tempo in una 
situazione di emergenza, 
Il "Cavaliere"Tino Scotti"

dove non c'è più altro tempo da perdere !
Tutti ripetono che sarà il terzo Presidente del Consiglio non eletto dal Popolo,
come se non fosse chiarissimo che il "popolo"è ormai arcistufo di
votare per niente ! 
Ultimo riscontro: le lezioni di avant'ieri in Sardegna, dove la metà dei potenziali elettori 
NON sono andati a votare !
L'altro "Cavaliere"

Meno male che in alto qualcuno ha ben chiara la situazione ed ai giornalisti che gli chiedevano delle probabili imminenti "elezioni" ha risposto assai significativamente: "ma non diciamo fesserie"!
Con ciò rischiando accuse di "fascismo totalitario" ed ulteriori richieste di "impeachment".
In compenso c'è stato chi, implicitamente accusando l'accaduto dell'ennesina emergenza, si è vantato di essere stato l'ultimo Capo del Governo eletto dal "Popolo Sovrano"...
Che "sovrano" il popolo tutti "loro" strumentalmente dichiarano considerare, perlopiù in realtà pensando che trattasi di 
"Popolo Cojone"
cui basta dedicare "panem et circensem"per imbonirlo, regalargli l'acquisto di superpagati calciatori e narcotizzarlo con telenovele ed altri sbrodolanti sceneggiate in TV.
A proposito:   QUESTA SERA INIZIA IL FESTIVAL DI SAN REMO !
Mi raccomando 
NON PERDETELO: potreste anche restare intelligenti !
E poi a presentarlo ci sono i due ineffabili, ruffiani, abilissimi  e furbastri paraculi  (v. immagine qui sotto).
NON PERDETELO ! E' tutto quello che vi resta !






martedì 11 febbraio 2014

...CHE I BAMBINI ITALIANI MUOIONO DI FAME !

Reazioni cinesi alla visita di Letta...

...CHE I BAMBINI ITALIANI MUOIONO DI FAME !

Letta è un Presidente del Consiglio molto dinamico !
Sta girando il mondo per convincerlo che l’Italia è un’ottima,
eccezionale “ location”
in cui trasferire capitali ed investimenti:
Italia, ottima "location"...

Le TASSE su imprese, lavoro, reddito ecc… sono minime…
La BUROCRAZIA è pressochè inesistente…
I COSTI DEL LAVORO sono irrilevanti…
La SICUREZZA in ogni ambito sociale e civile è garantita ovvunque…
MAFIA, CAMORRA e NDRANGHETA sono solo fantasie dei media…
La GIUSTIZIA è assolutamente imparziale, super partes ed aliena alla politica…
La Gestione POLITICA dello Stato è sana, efficiente, assidua…
I TRASPORTI sono al massimo della funzionalità…
Il TERRITORIO è perfettamente sotto controllo  ambientale…
I SINDACATI sono collaborativi ed alieni alla demagogia…
Rischi di SCIOPERI, serrate, manifestazioni ANTI…, non esistono…
L'Euro più che una moneta è la VERA RICCHEZZA dell'Italia ! Grande conquista verificata con la presidenza di ROMANO PRODI, degno precursore di Letta e di Monti ! Altro che quel cialtrone di Berlusconi, capace solo di adescare i suoi elettori con vane promesse, assolutamente inattuabili.
Collaborativi...


Tutto ciò grazie ai FATTI CONCRETI che il suo Governo ora, quello di
Mario Monti prima, hanno saputo realizzare con la sponsorizzazione del Presidente Napolitano !
Fatti di cui stanno, con viva gioia ed esultante partecipazione, beneficiando
gli Italiani tutti, per cui il loro gradimento verso i POLITICI che gestiscono
il Paese non è mai stato così elevato !
Grazie a FATTI CONCRETI...

Di ritorno dagli Emirati sembra abbia convinto quei ricchissimi Emiri ad investire in Italia, ma soprattutto in un’eminente Banca Italiana, il Monte Dei Paschi di Siena (Istituto molto caro al Partito del Presidente Letta, se pur travagliato negli ultimi tempi da scandali di entità e natura a dir poco sconvolgenti…).
Il Monte dei Paschi di Siena...

Ed è anche grazie alla partecipazione del Presidente Letta a Sochi i nostri colori si apprestano a conseguire tutta una serie di vittorie, che il più grande medagliere faticherà a contenere.

Ma sarà soprattutto con il suo preannunciato VIAGGIO IN CINA, nell’imminente Primavera, che il Presidente Letta effettuerà il massimo sforzo promozionale,
...sforzo promozionale...
probabilmente convertendo la maggiore Economia Emergente al Mondo ad
attivarsi per una proficua Joint Venture con l’Italia, ciò che verrà in pieno ratificato e verificato con l’Expo 2015 di Milano.
In effetti i Cinesi, dopo la visita di Letta si sono meglio informati della situazione Italiana, giungendo alla conclusione ben riepilogata nella seguente vignetta:

Peccato solo che ci sia un tale Renzi, un vero cattivone, che sembrerebbe volergli fare le scarpe (e magari anche gli abiti) all’ottimo Letta !
Infatti lui, Letta, poverino, nei prossimi giorni, ha ufficializzato: andrà a cercare comprensione e protezione da Napolitano (“o scarafone bello a papà sojo”).



Topoletta e Magolitano

giovedì 6 febbraio 2014

FARE L'INDIANO : Marò ed altre vicende



 
Taj Mahal Palace
FARE L'INDIANO *

Storia di Maro' ed altre storie.
 
Storie brevi riconducibili alla cronica, esasperante lentezza ed alla costituzionale difficolta' decisionale tipica degli Indiani dell'India.
E' incredibile che i tempi della loro"Giustizia" siano perfino peggiori di quelli della "Giustizia" Italiana ! 
Le loro lentezze decisionali spesso invece corrispondono alla loro tipica, innata "furbizia", nel prender tempo..., nello stancare, talora sino all'esasperazione, che da loro attende una risposta !
Atteggiamento, modo di fare, strategia che proverbialmente si definisce "FARE GLI INDIANI".
I marò italiani, accusati di "pirateria"!

Nel caso dei Maro' Italiani la strategia sicuramente e'funzionale alla gestione del problema in relazione agli aspetti di politica interna che esso implica, che si dilata nella tipica debolezza che in genere caratterizza i governi di quel Paese, tradizionalmente fragili ed incapaci di gestire le opposizioni, seppure minoritarie o perfino marginali.
Cio' che e' anche retaggio dalla storica contrapposizione tra Indu'e Mussulmani.
Ed e'in tale contesto veramente sorprendente come sia potuta nascere e prosperare in India una delle piu' grandi realta'industriali al mondo, la Tata fabbrica di automobili (ma non solo) !
Tanto di cappello quindi al sig. Tata, che sicuramente deve possedere,oltre a quelle tipiche di un grande manager, anche capacita' di eccezionale rilevanza "politica" ed un carisma di massimo livello.
Pikup Tata, vendutissimo anche in Italia

Ma la vicenda dei Maro' Italiani, vergognosamente trascinata in un interminabie limbo di incertezza, e' sicuramente anche buon merito della scarsissima determinazione, della pochezza dei governi italiani che avrebbero dovuto gestirla con ben altro piglio, utilizzando "attributi" che palesemente non gli appartengono !
 
Terzi, ministro senza atttributi
Ma a proposito di Indiani che "fanno gli indiani" alcuni anni fa' mi capito'di verificare un esperienza di lavoro che ci aveva a che fare, con gli indiani.
La fabbrica tessile con cui collaboravo si trovo' ad affrontare un lungo, pesante periodo di crisi, sostanzialmente conseguente gli effetti di quella globalizzazione che in definitiva continua ad essere di fatto la prima causa della recessione economica che investe tutto l'Occidente, l"Europa e l'Italia in particolare. Recessione che nel corso degli ultimi 7 - 8 anni ha provocato la chiusura definitiva della maggior parte delle Fabbriche nel settore Tessile, sopratutto quello dedicato all'Arredamento: fallimenti, licenziamenti di massa, crollo verticale di un mondo tipico della media e piccola Industria, che aveva per decenni rappresentato risorsa e vanto dell'Economia Italiana.
Ma allora, attorno al 2005-2006, speravamo ancora di salvarci e per farlo avevamo necessariamente realizzato che fosse innanzitutto necessario "delocalizzare", cioe' trasferire all'estero almeno una parte della produzione, quella relativa ai prodotti piu' economici e meno sofisticati, quelli piu' facili da fabbricare. Puntammo allora su India e Turchia, paesi in cui quel tipo di cultura industriale era gia' presente ed avanzato, ma dove i costi di produzione erano svariate volte inferiori a quelli italiani.

In effetti molte aziende, anche molto importanti e di ogni settore manifatturiero, gia' avevano "delocalizzato" con successo e continuano a farlo ad oltranza, inevitabilmente, obbedendo ad una drastica ma inalienabile logica di sopravivenza. Lo ha fatto la Fiat, solo per citare un nome, lo
fara' probabilmente anche Elettrolux, con buona o cattiva pace di Sindacati e lavoratori, che non vogliono assolutamente capire, non gli entra in testa, che "fare impresa" non e'come giocare alle manfrine della politica, che "risolve" sempre tutto tassando i cittadini e sta percio' mandando in rovina totale l'Italia ! 
Fare Impresa significa piu' che altro produrre "Utili", quei maledetti, famigerati utili, tipici del "Kapitalismo" reazionario, che servono per pagare i lavoratori, le loro quote ai sindacati ( e quindi gli stipendi dei Sindacalisti, signora Camusso inclusa).
Buon ultimo servono a pagare una marea di tasse, contributi, balzelli ecc..ecc...ecc... che non ha uguali in alcun altra nazione al mondo ! 
Se poi resta qualcosa, ed oggi e' sempre meno probabile, serve anche ad ingrassare quei maledetti schiavisti approfittatori dei padroni, a ricompensarli almeno di tutti i rischi che corrono nel "fare impresa".


Ma, chiedo scusa per la divagazione, tuttavia significativa, noi allora tentammo di accordarci con Turchi e/o Indiani per delocalizzare. 
I Cinesi li escludemmo a priori per tanti motivi: scarsa affidabilita', lontananza culturale, linguistica, politica...E poi con Turchi ed Indiani avevamo gia' dei contatti, dei rapporti di affari piu' o meno avviati e verificati, in quanto acquistavamo da loro alcuni prodotti base, dagli Indiani piu' che altro la "Seta" che e' loro tipica prerogativa.
Alla fine puntammo sopratutto sugli Indiani, che ci sembravano piu' seri ed attendibili, ma anche meno a rischio di divenire nostri diretti concorrenti, cio' che invece sapevamo già stavano facendo i Turchi: acquisito il nostro know how subito partivano a vendere in diretta prodotti identici ai nostri, direttamente offrendoli ai nostri clienti a prezzi stracciatissimi !
Andammo quindi piu' volte in India per verificare e perfezionare le possibilita' di una joint venture, ipotizzando un reciproco scambio di quote azionarie, per cui noi avremmo partecipato alla proprieta' della struttura Indiana come quella avrebbe partecipato alla nostra.
Tutto OK, le cose parevano procedere al meglio seppure scandite dalla...lentezza tipica degli Indiani, i cui ritmi sapevamo essere fortemente condizionati per mentalita', cultura, religione al lento scorrere della "ruota della vita".

Ma infine incontrammo anche un ostacolo fondamentale, che fu' che quello che infine ci indusse a desistere: la loro spiccata propensione a "fare gli indiani", cioe' a schivare, evitare, tergiversare, tacitamente scantonare ogni cosa fosse loro poco chiara, sgradita, difficile o semplicemente non concordabile.
Gli Indiani difficilmente ti ricusano apertamente, non ti dicono mai di no in faccia, assai difficilmente ti affrontano in contradditorio...Semplicemente non ti rispondono, scantonano, si negano...E cio' e' tanto piu' vero se non sono innanzitutto d'accordo tra loro stessi.
Cio' che probabilmente sta accadendo anche a proposito dei Marò Italiani.
Cosi'finimmo con il rassegnarci a non farne nulla.


Ci riprovammo allora con i Turchi, ma con scarsa convinzione, anche perche' nel frattempo la situazione era assai peggiorata, le nostre risorse finanziarie erano praticamente esaurite e, last but not least, i Turchi avevano ormai invaso direttamente il nostro mercato.
Finimmo quindi con il chiudere definitivamente ed assai tristemente, dopo un ultimo' estremo e patetico tentativo di fusione con altra fabbrica del settore, per cui anziche' unire le forze (ormai inesistenti) unimmo le..debolezze !
A casa infine rimasero, senza lavoro, svariate decine di lavoratori, la maggior parte dei quali aveva manifestato timore  e contrarieta' nei confronti dei tentativi di delocalizzare, che se andati a buon fine avrebbero probabilmente invece salvato la maggior parte di loro !
 
Quattro dei dieci piccoli indiani...
Speriamo vivamente che qualcosa di simile non capiti anche ai Maro' Italiani, prima di essere naturalizzati in India dalle lungaggini ed incertezze dei locali, definitivamente abbandonati di fatto dalla cronica incapacita' dei politici Italiani, i cui "attributi"si esprimono solo in sterili, vergognose diatribe parlamentari e nel procacciarsi ingenti prerogative, appannaggi, stpendi, rimborsi, prebende e spesso indebitamente peculando sui fondi in dotazione per spese istituzionali.
Ma questo è forse solo un altro modo, tutto italiano di...
FARE GLI INDIANI !
 
Bollywood
* "Fare l'indiano" :
 L'espressione indica l'atteggiamento di chi, per proprio comodo, finge di non sentire quello che gli viene detto, o di non capire, non sapere o non interessarsi a qualcosa. Espressioni con significato sostanzialmente equivalente sono per esempio fare lo gnorri o fare il nesci (nel senso di non capire) e fare orecchie da mercante (nel senso di non capire o non sentire).