lunedì 29 agosto 2016

BRUXELLES, per non dimenticare.



Ricordando Bruxelles, Parigi, Nizza...
 
Corvi travestiti da colombe. 
Lupi da agnelli.
 Dedicato a tutti coloro che fanno professione di bontà indiscriminata, pacifismo tout court e bevono, sempre assetati, alla mendace fonte della retorica e dell' etica aprioristica, del "vogliamoci bene" in linea di principio (tranne poi magari scatenare liti condominiali per un nonnulla o scazzottarsi per una mancata precedenza stradale).
A 75 anni da più di 60 verifico il sistematico, sterile, manieristico, specioso moltiplicarsi della retorica del cordoglio, della demagogia del buonismo gratuito…Ed i maggiori protagonisti di queste recite sono i politici, gli amministratori del potere costituito, corvi istituzionali che usano le disgrazie più eclatanti anche per mostrarsi “buoni” e raccattare il pubblico consenso. 
Coloro che dovrebbero provvedere, od almeno tentarvi, sono sistematicamente colpevoli d’ignavia, di trascuratezza, d’incapacità nel prevenire e/o curare le cause di quei mali, per cui sono enormemente più bravi ad
esibire estremo dolore !

Io sono arcistufo e nauseato da tutte queste ipocrite, sterili sceneggiate ! Oggi poi, di fronte a l’ennesima 
esibizione di colpevole “cordoglio”
quello per il grave attentato di Bruxelles, sono ancora di più arrabbiato ed amareggiato, nel vederli tutti in gara a strapparsi le vesti, come tante prefiche. 
Temo vivamente che siamo ancora solo  all’inizio di tutta una serie di terribili attacchi della follia, contro cui riusciamo solo a sprecarci in fiaccolate, sfilate, telegrammi di cordoglio, concioni ed inni alla “pace”, sventolando inani striscioni arcobaleno.

Io altrimenti scelgo decisamente di essere “inopportuno”, smaccatamente schierato contro i vani piagnistei di gente che riesce solo a dolersi, ma non mostra di capire la grave verità dei mali incombenti, senza come minimo inveire contro coloro che ne sono complici morali, corvi travestiti da colombe.

Leggo un post su face book:

Bruxelles: la piazza come lavagna contro il terrorismo (foto con una multitudine di giovani pacifisti che disegnano fiorellini e scrivono parole di pace e cordoglio)

Commento:
"Noi continuiamo a scrivere inutili graffiti, loro continuano ad ammazzarci !"

Cui leggo una risposta:
"L'opposizione, la condanna del terrorismo, il richiamo a non chiudersi in se stessi si possono esprimere anche con testimonianze collettive come quella di una semplice scritta su un muro, o dei fiori per i morti ammazzati in una piazza. Non dobbiamo imbracciare kalasnikov . La partecipazione numerosa e democratica, non violenta deve essere l'unico modo per rispondere a questi assassini. Dobbiamo fare capire loro che i valori della democrazia si affermano non cedendo alla paura ma unendo le forze di tutti quei popoli che in quei valori credono."

Ribatto:
"Bellissimi, eterei edificanti concetti, assolutamente condivisibili in un contesto di "civile umanità"! 
Ghandi e Nelson Mandela brillano insuperati nel cielo più luminoso delle conquiste politiche e culturali dell'ultimo secolo ! Ma la loro pacifica protesta non violenta si confrontava con la cultura occidentale tra le più progredite, quella anglosassone, erede dello Jus Romano, non con folli invasati, ala estremista di una cultura già di per se chiusa, assolutista, prevaricatrice per l’essenza stessa dei suoi dogmi religiosi ! 
Anche gli ebrei si illusero di poter "ragionare" con il nazismo ed in 6 milioni finirono sterminati ! Quando voi teorici del buonismo pacifista democratico arcobalenante capirete finalmente la gravità del problema, io sono terribilmente convinto che allora sarà troppo tardi ! 
OLOCAUSTO

Problema che io credo non si possa risolvere con le armi, tuttavia necessarie per almeno arginare la spaventosa avanzata del terrore, ma debba essere affrontato in svariati modi più complessi, come drastici provvedimenti di controllo totale che ci vedrebbero tutti coinvolti, alla faccia di qualsiasi "privacy", e con massicce, accorte ma estremamente decise azioni atte a coinvolgere totalmente e formalmente tutto il mondo islamico nella guerra contro l'Isis.

E prima o poi, ricordatevelo bene per quel che potrà ancora servire, qualche loro kamikase invasato verrà spedito al centro di una grande città affollata per farsi
esplodere con una bomba atomica nello zaino... 

A quel punto vorrei poter ancora vedere i vostri lumini accesi, i fiorellini colorati disegnati sull'asfalto, gli slogan pacifisti, le bandiere arcobaleno sventolanti nelle vostre fiaccolate... 
A Nagasaki ed Yroshima nel 1945, dopo le bombe, l'unica cosa che poterono fare fu arrendersi e raccattare centinaia di migliaia di morti ed un infinità di macerie !"

Ma insistono a dirmi:
 "Scusa ma le tue locubrazioni le trovo a dir poco deliranti. Ad ogni modo preferisco essere mille volte una pacifista buonista arcobalenante e sopratutto democratica affinchè non si verifichino più delle Nagasaki e delle Yroshima".

  Io temo invece che sia il vostro incondizionato pacifismo buonista doppiopesista ad essere delirante. Però giuro che preferirei aver torto ! Ma il tempo, che non sbaglia mai, racconterà qual'è davvero la realtà, che io temo sarà durissima, anche e sopratutto per chi si nasconde dietro le pie illusioni del buonismo tout court.

 Estremamente vero, purtroppo, ma esiste un principio, quello dell'autodeterminazione, che ha permesso l'evoluzione dell'umanità (dove più, dove meno...), contro il fatalismo delle specie altrimenti tendenti a soccombere o comunque a subire...Noi abbiamo il dovere, prima ancora dell'opportunità, di salvare dalla barbarie del terrore sempre più incombente, la nostra civiltà così faticosamente conquistata. Civiltà che con tutti i suoi difetti ci permette anche ampie libertà, compresa quella dell'autolesinismo buonista ! 
CHI SI FA AGNELLO I LUPI SE LO MANGIANO.

Ancora insistono:
"La guerra non la fanno I "mussulmani", gli arabi, gli africani o comunque qulla popolazione del cosiddetto il terzo mondo..la guerra la subisce quella gente da parte degli invasori egoisti, da secoli ormai! Anche se dopo la fine del colonialismo ha preso un altra forma non meno crudele..Si possono dire e scrivere fiumi di parole su questo tema, ma posso dire solo: chi fabbrica e vende armi a tutto il mondo? Gli eserciti di quali paesi dentro o in prossimità di altri paesi? Chi ha creato questi gruppi integralisti oppure si alleato con loro per combattere un nemico comune?...chi?...chi?..
Chiedete a certi governi e soprattutto ai loro servizi segreti!
Fino gli anni settanta non si conosceva il vela(?) ne I suoi derivati, poi siamo arrivati a tutto quello che succede nei nostri giorni..la responsabilità, secondo me, di quelli che comandano il mondo -anche da dietro le quinte , mass media pilotati e la ignoranza altrui." (Alì Giamal su face book)


"Condivido molte di queste affermazioni, sopratutto quelle che indicano la cause primarie di molte delle guerre in atto (gli enormi interessi esconomici dell'industria pesante che fabbrica tutte le costosissime armi, quelli delle multinazionali per sfruttare le grandi ricchezze del continente africano alimentando guerriglie e lotte tribali, sostenendo mostruosi dittatorelli sanguinari...). Ma sono altrettanto convinto che la "pace", in situazioni come quella terribile in cui sempre più ci troviamo a vivere e...morire, non la si ottenga affatto con la retorica del buonismo arcobalenante, fiaccoloso e moccoloso, con i disegnini sull'asfalto delle piazze...Così si fa solo il gioco di politici infingardi, vili, felloni ed incapaci, complici delle multinazionali che li manovrano, e del terrorismo, che ci sguazza constatando così la misura dei propri successi incontrastati, chiunque sia a sponsorizzarlo !"




L'asino che scrive.