giovedì 8 dicembre 2016

ALLACCIATE LE CINTURE ! (e spegnete i cellulari ! ! !)

Allacciate le cinture, 
i bambini seduti dietro, sugli appositi rialzi, ben ancorati, ed attenzione agli Air Bag inseriti !
  
Video imperdibile quanto terribile.

Ricordo benissimo quell'incredibile scena !
Sono passati quasi 50 anni, ma la rivedo come se fosse ora...
Ero a Roma, dove vivevo e lavoravo, e mi trovavo fermo accanto al Colosseo, all'uscita della metropolitana, in attesa dell'autobus che mi portasse in ufficio, al lungo Tevere Marzio. 
Era un'ora di scarso traffico e mi catturò lo sguardo un'auto che arrivava velocissima da piazza Venezia, lungo il viale dei Fori Imperiali. 
Viale dei Fori Imperiali in direzione Colosseo

La notai per l'anomala velocità con cui stava arrivando in direzione Colosseo, ma come giunse nel grande slargo...improvvisamente, incredibilmente, bruscamente, senza rallentare fece un'impossibile svolta a destra, verso l'Arco di Costantino..., una svolta secca e repentina di 90 gradi, che la portò ad impennarsi sulle ruote, sollevandosi del tutto da terra, per rotolare poi come una trottola, capotando ripetutamente !
E mentre così stava rotolando, io vidi molto chiaramente, all'interno dell'auto il corpicino di un bambino sbattere violentemente in alto, in basso, di nuovo in alto e poi ancora in basso, all'interno della trottola che continuava a capotare !
L'asfalto più scuro sulla sinistra indica la curva di 90° che fece l'auto, senza rallentare la sua elevata velocità, provenendo da sinistra e svoltando a destra, verso l'Arco di Costantino.

La cosa avvenne a circa 30 metri da me, senza fortunatamente coinvolgere altre vetture, ne pedoni in transito.
Istintivamente mi avvicinai per un'improbabile tentativo di aiuto, essendo tuttavia subito preceduto da altri accorsi da più vicino, inclusi due vigili urbani che stazionavano accanto al Colosseo.
Rendendomi quindi subito conto che sarei stato solo l'ennesimo curioso, d'intralcio ai soccorsi, salii sul mio autobus che nel frattempo era arrivato, riflettendo incredulo su quanto mi era appena capitato di vedere.

Di cui due cose sopratutto mi colpivano: la totale assurdità della totalmente improbabile manovra eseguita da chi guidava l'auto...
che non aveva alcuna oggettiva spiegazione apparente, se non nella follia o in forzato gesto inconsulto, come quello di cacciare un insetto aculeato...O la rottura improvvisa di un organo meccanico collegato alla funzionalità dello sterzo... 
L'altra cosa era la terribile immagine del bambino ripetutamente rimbalzante all'interno dell'abitacolo, sbattendo il cranio ed il corpicino, contro il soffitto dell'auto ed ogni altra sua parte interna, dura o meno che fosse.


Era il 1970, le cinture di sicurezza, sopratutto in Italia, erano ancora lontane dall'essere disponibili, non parliamo degli airbags, la gente affollava tranquillamente auto da quattro posti stipandovisi anche in sei o sette ! Ed i bambini ? 
Il più delle volte in braccio alla mamma, seduta davanti accanto al papà che guidava !  
Sicuramente furono parecchie migliaia i morti, i feriti, gli invalidi, sopratutto bambini, provocati da quelle follemente inconsapevoli abitudini.

Oggi fortunatamente le cose sono radicalmente cambiate, almeno in teoria: su tutte le auto sono da decenni progressivamente ed obbligatoriamente disponibili ed utilizzabili cinture di sicurezza a 3 agganci, autoavvolgenti, comode, sicure, ultracollaudate.
Così come seggiolini per bambini, dimensionati in funzione del loro peso e statura, provvisti di adeguate cinture, da fissare rigorosamente ai sedili dell'auto.

Resta un unico problema : 
"USARLI" !
Ciò che spesso resta difficile ed incompiuto nell'improbabile mentalità di svariati genitori e parenti vari !
Quante volte raccomandandone l'uso per i miei nipotini mi sento rispondere da altrimenti coscienziose ed amabilissime mamme e nonne "ma andiamo solo qui vicino, a pochi chilometri...", come se quelle percorrenze fossero totalmente esenti da rischi, affettuosamente pattugliate da ineffabili "angeli custodi", in grado di sopperire comunque e sempre alle imprudenze parentali.

E che dire dei "Pulmini delle Scuole" ? Mai visto uno dotato di cinture di sicurezza ! A parte altre considerazioni, per loro il codice della strada non vale ? E pensare che in molti casi, in svariati piccoli comuni, l'autista del pulmino scolastico è lo stesso vigile 
urbano, o comunque facente funzioni.

E SPEGNETE I CELLULARI... 
Ma per quanti danni, spesso terribili, possano procurare questi comportamenti, classificabili tra l'incosciente ed il criminale, non sono nulla in confronto a quelli che derivano dal folle uso di cellulari, smartphone, navigatori satellitari da parte di chi sta guidando veicoli !

Ci sono precisi rilievi statistici che indicano come l'uso inopportuno di questi aggeggi da parte di chi si trova alla guida rappresentano i TRE QUARTI DI TUTTI GLI INCIDENTI !
Così come SVARIATE MIGLIAIA DI MORTI !
V. in proposito su questo blog il post "Dal cellulare al SUV":  http://thebrayingdonkey.blogspot.it/2016/11/dal-cellulare-al-suv-piccola-storia-di.html
Post che si conclude con un video perfino più terribile e significativo di quello qui proposto, all'inizio di questo post !


E NON dimentichiamoci degli amici passeggieri a 4 zampe !

L'asino che scrive.
he scrive

sabato 3 dicembre 2016

Perchè NO ?

VHY NOT  ?
Facebook system: antologia del "NO"

Innanzitutto vorrei chiarire, lo si faccia per il "SI" o per il "NO",
'L'ASSOLUTA IMPORTANZA DI ANDARE A VOTARE !
Questo infatti NON è un referendum "a quorum", che viene invalidato se non raggiunge il 50% degli aventi diritto !
In questo referendum se va a votare uno solo il referendum è valido e lo vince lui !
"...e vince lui..."

Per il resto credo di aver già speso gran parte degli argomenti più significativi in occasione del mio precedente post su questo blog:
"Renzi, le alternative ?" http://thebrayingdonkey.blogspot.it/2016/11/renzi-le-alternative.html

Mi limito quindi a riportare qui una selezione dei numerosi interventi miei ed altrui sull'argomento, usciti su facebook.
 Prima però replico brevemente la risposta data ad un mail che mi proponeva la versione "strettamente" referendaria delle ragioni del "SI", risposta in cui si concentrano quelle che io credo siano
l'essenza delle ragioni del "NO":
"La Costituzione va sicuramente "cambiata", profondamente e radicalmente, se si vuole rendere davvero governabile l'Italia.
Quella renziana è una "finta riforma", che in realtà PEGGIORA LA SITUAZIONE, pensata sopratutto per avvantaggiare il PD al potere, così da renderlo quasi inamovibile !
Ma il voto del 4 Dic. è in realtà un 
Un'altro "Schettino" alla guida della Nave Italia...

Referendun sul Governo in carica ! 
Così giustamente viene inteso dalla maggior parte della gente, non avendo altri mezzi più rapidi per tentare di cambiarlo.
Il tentativo di ricondurlo al mero "Quesito Referndario", come cerca di fare il link che mi hai mandato, è l'ennesimo escamotage disperato per cercare di parare un'auspicabile disfatta !
Come l'arruolamento di don pagnotta Prodi nelle file del "SI" e tantissime altre azioni, molte vergognosamente smaccatamente fasulle, poste in atto dalla strategia renziana."


 

IL NUOVO MINISTRO DELLA SANITA'
del futuro Geverno Renzi, se mai vincesse il "SI":
LORENZO CAZZANIGA, L'ANESTESISTA KILLER DI SARONNO
perfettamente in linea con la nuova politica sanitaria della renziana europeista Christine Lagarde...

PER RISOLVERE IL "PROBLEMA DEGLI ANZIANI"...



VOTA "SI"
per mettere l'Italia a 90° dei poteri incombenti europei ed internazionali che così calcolano di poter continuare a manovrare come il solito burattino il Capo del Governo Italiano di turno...

La collocazione finale della matita che serve per votare "SI"
"A CHI LA FIDUCIA" ?
Sulla Nuova Costituzione...
Lo stile non è quello ma i contenuti dei tentativi di manipolazione
SONO PEGGIO !

"A chi" la fiducia sul referendum costituzionale ?



IL SADICO DEL VILLAGGIO
"Dimmi con chi vai e ti diro' se vengo anch'io".
(M.Marchesi, mezzo secolo fà)
La mia risposta è "NO" ! "NO" ! "NO" ! "NO" ! "NO" ! 



MA PERCHE' "NO" ?
  
A ciascuno il suo: votate "SI" !
"a ciascuno il suo..."
 CI MANCA SOLO CHE CERCHINO DI SPACCIARE ANCHE...
"LUI" ...COME TESTIMONIAL
DEL "SI" PRO RIFORMA COSTITUZIONALE

Ci manca solo...

UN TESTIMONIAL DI ECCEZIONE !
Giusto Don Pagnotta, il Proff. Mortadella, colui che era tra i primi che aveva indicato di voler rottamare, recuperato senza vergogna ai traffici disperati della campagna referendaria,
REGGE IL MOCCOLO AL "SI" DI RENZI E DEL PD !

Il "rottamando" che regge il moccolo...


Aumento di 85 euro mensili
PER COMPRARE IL VOTO DEGLI STATALI !
Dopo sette anni di trattative solo ora, con tempismo eccezionale,
ALLA VIGILIA DEL VOTO REFERENDARIO...
Sempre coi soldi nostri !

IMPRESSIONANTE !
Ieri dal barbiere leggevo a caso un quotidiano provinciale che indicava tutta una serie di parametri di

PEGGIORAMENTO DELLE QUALITA' DI VITA !
MA DOV''E' TUTTA QUESTA GENTE COSI' CONTENTA
che ci racconta la propaganda renziana tramite ISTAT ?



QUELLI DEL "SI" Gallery
per cui è assai meglio votare "NO".
 SE QUESTO E' UN LEADER...!



Re Renzi 

 ecc..ecc...ecc...
(v. su facebook)
L'asino che scrive.

domenica 27 novembre 2016

SUV Sport Utility Vehicle

Dal Cellulare al SUV 
S.U.V. Parte 1^.
Hummer, super SUV made in U.S.A. largo oltre 2 mt.
"SUV" è acronimo di Sport Utility Vehicle.
Di fatto non sarebbe altro che l'evoluzione moderna, più comoda ed assai meno "avventurosa" dei ben noti, da svariati decenni,
FUORISTRADA.
Land Rover, Jeep, Toyota sono forse i marchi storici più famosi di veicoli che hanno fatto la storia e raccontato l'avventura durante la seconda guerra mondiale, e poi a seguire, in ogni dove ci fossero piste accidentate, deserti, foreste, paludi, impervie piste montane da scalare, dall'Africa alle Americhe, dall'Asia all'Australia ! 
La Land Rover inglese

Opportunamente usate da corpi militari, esploratori, cacciatori, tecnici del territorio, guardie forestali, inviati ed operatori in zone dalla viabilità disagiata o perfino inesistente, scienziati naturalisti, archeologi ecc...
Automobili di notevole affidabilità, rigorosamente dotate di TRAZIONE INTEGRALE e di BLOCCO DIFFERENZIALE
cioè di 4 ruoti motrici, in grado di fornire il massimo avanzamento su quasi ogni tipo di terreno (roccia, sabbia, neve, ghiaccio, fango...) e della possibilità di disattivare la funzione del "differenziale", funzione che bloccandolo impedisce alla/e ruota/e di girare a vuoto quando non trovano adeguata aderenza.
Altre caratteristiche sono la notevole robustezza (e peso...) la
La mitica Jeep americana
rigidità (quindi scomodità delle seduta) delle sospensioni, quasi sempre BALESTRE a posteriori, anzichè ammortizzatori, comunque necessariamente rigide. Notevole l'altezza da terra, per poter affrontare guadi profondi talora anche un metro. Svariati ed assai demoltiplicati i rapporti di cambio, con la leva per le MARCE RIDOTTE, utili ad affrontare, generalmente a bassa  velocità, le salite più ripide, tendenti al verticale...

Assai spartani ed essenziali gli interni, assolutamente privi della stragrande parte di accessori e gadget che caratterizzano le auto moderne. La carrozzeria perlopiù ricca di...spifferi d'aria ed affatto insonorizzata.
La giapponese Toyota.

Mezzi quindi del tutto scomodi, rumorosi, lenti ed assetati di carburante, ma in grado di viaggiare in quasi tutti quei luoghi 
"avventurosi" dove è quasi sempre impossibile, sicuramente rischioso tentare di inoltrarsi con un'auto "normale".
Ma a partire dagli anni'60, in crescendo, diventarono anche in Italia veicoli alla moda, perfino STATUS SYMBOL per cui esibirsi in città, magari solo per andare a prendere l'aperitivo in San Babila, in Via Veneto od al Caffè dell'Hotel de la Poste di Cortina.
Cortina, Hotel de La Poste, ritrovo della "Jeep&Rover society"

Ricordo un assai significativo articolo pubblicato in Terza dal Corrierone, per la firma del giornalista specializzato in motori, 
ex corridore Baghetti, che titolava più o meno:
"Quelli delle Land Rover parcheggiate davanti al Caffe de la Poste di Cortina".
In cui metteva simpaticamente alla berlina gli "avventurosi" propietari di sifatti mitici fuoristrada, versati ad esibirli più che non ad usarli in ambiti totalmente antesignani ai luoghi per cui sarebbero stati utili ed adatti: appunto San Babila, Via Veneto, il centro urbano di Cortina d'Ampezzo...
Queen Elisabeth's family & Land Rover

Ma il fenomeno crebbe in modo notevole, con il crescere dell'economia nazionale, dei nuovi ricchi, dei tanti che romanticamente si identificavano nei personaggi da telefilm americani allora di gran moda, da Bonanza a Beautiful, da Dallas a Dynasty...
...improbabili J.R.

Ne ricordo diversi esemplari, visti dalle parti del 1980, in periodo natalizio sull'altipiano di Asiago, scendere dal Jeeppone Cherokee, bardati con cappello da cowboy, giaccone di montone e stivaletti istoriati, alla stregua di tanti ma assai improbabili J.R.(geiar).

Ma il top fu la presentazione, nel 1970 al salone dell'auto di Torino, della nuova, magnifica, enorme e costosissima, mitica
RANGE ROVER ! 
Range Rover: la nuova era del fuoristrada !
Era veramente notevole, come potei casualmente verificare di persona, trovandomi a Torino per lavoro e dedicando la sera un paio d'ore a visitarne il Salone, la prima ed unica volta.
Per quei tempi, e per molti anni poi a venire, rappresentò il top assoluto del fuoristrada superdotato ed affidabile, moderno, comodo ed elegante...probabilmente il primo vero SUV della storia dell'auto !
Altro momento notevolissimo lo determinò poi l'avvento di Mitsubishi, con l'altrettanto mitico PAJERO, la risposta giapponese agli inglesi della Rover.
Mitsubishi Pajero 2.5TD

Pajero era (ed è) un'importante, validissimo "vero"fuori strada, ma con caratteristiche di abitabilità, comfort ed immagine già parametrabili al concetto di SUV, e fu assai apprezzato da una larghissima utenza, che per quanto economicamente dotata, non era in grado di permettersi una Range Rover. Inoltre Pajero offriva anche l'opportunità di una versione assai più compatta, meno ingombrante, il Pajero "corto", più facile da parcheggiare nei sempre più affollati, usuali siti...
San Babila, Via Veneto, Cortina centro...
L'incremento di fuoristrada, alcuni già tendenti al SUV, si allargò così alla produzione di diverse case automobilistiche: Mercedes, Suzuki, Subaru, Nissan, ecc..., ampliandosi ed aggiornandosi comunque anche le produzioni delle antesignane Toyota, Jeep, Rover. E l'Italia ? Dire Italia significa dire FIAT, grande
Fiat Campagnola
fabbrica europea, ma di mentalità spiccatamente "torinese", nel senso di conservatrice, "prudente", scarsamente propensa a seguire i pur notevoli refoli di novità che spesso hanno caratterizzato la "domanda" del mercato auto, anche in Italia.

Fiat, mentre tutto ciò accadeva, continuò pacatamente a proporre in listino la sua vecchia "CAMPAGNOLA", fuoristrada già avviata (in pochi esemplari) negli anni'30 alla conquista militare del nord Africa, per la gloria dell'Impero Fascista ! Da allora assai poco ammodernata, se pur tecnicamente migliorata e rivista. Un'auto per pochi affezionati conservatori, cacciatori, campagnoli che forse in quanto tali si identificavano nel nome della Jeep italiana.
La Jeep U.S.A. sinonimo di fuoristrada.

Il mio primo contatto con un fuoristrada fu proprio con una jeep originale dell'esercito americano, su cui mi fece salire un amico di mio padre, che nel 1946 faceva da interprete agli americani, in giro per Genova, nell'immediato dopoguerra (avevo 5 anni).
Poi un lunghissimo balzo di 35 anni, quando accompagnai un amico ad innaugurare il suo nuovissimo, fiammante Pajero Corto. L'itinerario avventurosamente selezionato era il valico del Passo di San Marco, un'antica via della seta tra la Val Brambana di San Pellegrino e la Valtellina di Morbegno, circa 2.000 mt. di altitudine. La scelta conseguiva l'indicazione avuta dal mio amico circa l'amenità del sito ed il fatto che alcuni chilometri del passo, al suo apice, non erano asfaltati.
Il Passo S.Marco, tra Valtellina e Val Brembana.

La gita fu simpatica per i luoghi ma non travolgente,  se non per la fatica che provò la mia ancor giovane schiena, ad assorbire tutti gli urti del viaggiare svariate ore su di un mezzo dotato di balestre rigide anzichè assai più comodi ammortizzatori !
Al rientro comunicai all'amico la mia decisione di evitare in futuro ogni altro coinvolgimento, se non in un raggio di pochissimi chilometri !
Poco oltre rimasi tuttavia incastrato in una gita sciistica in Svizzera, in quel di Splugen, subito oltre il San Bernardino, dove ci recammo con il blasonato fuoristrada Mercedes di suo cognato.
Altro viaggio allucinante a bordo di un mezzo scomodissimo,
Mercedes fuoristrada 4WD
rumoroso e pieno di spifferi, rigido da far rimpiangere il Pajero !

Altro mio giuramento che mai più mi ci avrebbero coinvolto !
Ma poi lo stesso cognato dell'amico si fece il Range Rover...e con quello mi sentii di affrontare un'altra spedizione sciistica, stavolta in Val Ferret, sotto il Monte Bianco, poco oltre Courmayeur.
In effetti fu un tutt'altro viaggiare, assai più confortevole, ma reso assai lungo se pur ameno dal personaggio (il cognato), che ci coinvolse nel traino e spostamento di motoslitte.
Quando poi si fermò in autostrada a fare rifornimento, dopo aver strombazzato al precedente avventore che tardava a liberare le pompe, riuscì lui stesso ad impegnarle per ben 20 minuti, avendo dimenticato a casa le chiavi del serbatoio (!?!) ed inventandosi li per li un grimaldello per soluzionare l'apertura del tappo.
Giunti finalmente a destinazione, essendo neofita dello sci di fondo, riuscì a spendere una cifra pari ad almeno 7 volte il costo della mia attrezzatura (per altro ottima e super collaudata) ! Appena inforcati i nuovissimi sci, stretti e supersciolinati, da "professionista", resosi conto di non riuscire benchè minimamente a gestirli (ogni due pasi finiva gambe all'aria) incominciò a smadonnare come un dannato ed a buttar via la costosissima, infame attrezzatura.
Sci di fondo in val Ferret

Io a quel punto salutai lui ed il mio amico e me ne partii da solo.
Mi raggiunsero un paio d'ore più tardi, al rifugio di fondo valle, il mio amico arrivando con gli sci, suo cognato con la motoslitta (anche con quella aveva dovuto bestemmiare per farla partire)!
Ma quella è un'altra storia, se pure divertente ricordo.

Tornando ai SUV, sopratutto ai vecchi fuoristrada, bisogna considerare anche il capitolo "MOTORI".
Tutti a "benzina", e bevevano peggio che le spugne ! Rarissime eccezioni prevedevani il Diesel, motori solidi ma di vecchissima concezione: estremamente rumorosi, lenti e puzzolenti !
A parte Mercedes, che su alcune berline montava l'antico 190D,
c'era sopratutto il PERKINS inglese, destinato alle Land Rover ed in minima parte utilizzato anche da Pegeaut per la sua 404.
Il Perkins rendeva pochi cavalli, tanto rumore, abbondanti fumi tossici e pochi chilometri con un litro ! Assai più tuttavia che non i motori a benzina.
Vecchio Perkins Diesel

Ma per arrivare in San Babila, in via Veneto o all'Hotel de la Poste di Cortina si consumava comunque poco, tutto stava a vedere da dove si era partiti.
Ma qualcuno in realtà si spingeva anche oltre, magari non proprio a fare il Cammel Trophy, ma ad attraversare le impervie e non asfaltate carrareccie dell'interno, in Corsica e/o in Sardegna. Come fece verso la metà degli anni'80 l'amico del Pajero, passato dal "corto" al "lungo", in compagnia del solito cognato. In tutta onestà ebbe poi a raccontarmi un divertente episodio: giunti nel bel mezzo di un guado fangoso il mitico Pajero 4WD (4 ruote motrici), marce ridotte e dispositivo blocca diferenziale, restò ignomignosamente impantanato !
Impantanati

Non ci fu verso di toglierlo di la, finchè a salvarli dalla voragine che stavano scavando nel fango, a furia di girarci le ruote dentro, non arrivò un indigeno con la sua vecchia e modestissima Fiat Campagnola: gli buttò una cima e li trainò fuori ! 
Dalla serie "ma questa non la raccontiamo a nessuno".
Analogo episodio nello spassosissimo film di Sordi "Riusciranno i nostri eroi...", quando a bordo della mitica land rover, testè decantata dall'Albertone quale "Regina del deserto" rimangono inchiodati nella savana e quindi rimorchiati da una copia di bufali domestici indigeni.
La Niva 1.600 benzina Gpl

Altro modesto attrezzo fuoristrada che merita di essere menzionato era (ed è ancora) la russa Lada Niva, 1.600 a benzina, 8-9 km con un litro, estremamente spartana, ma robusta ed attrezzata da vero "fuoristrada", marce con le ridotte, non sincronizzate...Assolutamente la meno costosa del settore.

Una sorta di suplizio il viaggiarci sopra...

Nel 1982 arrivò la nuova  piccola "jeep": SUZUKI SAMURAJ, 4WD, anch'essa spartana ed essenziale, capote in tela, marce con le ridotte e blocco diferenziale. I giapponesi ne vendettero una caterva in tutto il mondo, Italia inclusa (inclusa mia sorella, che non riuscì di farne a meno contro il parere del marito e che subì più di un furto per quanto su quella trasportava, essendo estremamente facile portarselo via). Aveva solo un piccolo difetto: tendeva abbastanza facilmente al ribaltamento...! Ci furono svariati morti e feriti, e negli USA una class action di utenti riuscì a recuperare svariati milioni di dollari in
Suzuki Samuraj
risarcimento. L'auto venne quindi modificata, ovviando ai difetti che ne favorivano la perniciosa particolarità. Dopo 35 anni è ancora abbondantemente diffusa con il nome di Jmny, assai migliorata come comfort, dotazioni e sicurezza, nelle zone di campagna, in collina e sui monti, offrendo un ottimale rapporto tra prezzo, qualità e prestazioni.


Ma il primo vero cambiamento dei fuori strada tendenti al SUV, utile a promuoverne la diffusione, fu l'avvento dei 
NUOVI MOTORI DIESEL.
Il primo vero Diesel moderno di serie lo propose Opel, sui modelli Record, all'inizio degli anni'70. Silenzioso quasi quanto un benzina, economo nei consumi, dotato di elasticità e ripresa, sbaragliò il mercato delle auto destinate alle "rotte commerciali" di viaggiatori, tassisti, rappresentanti. 
Opel GT, primatista mondiale di velocità per motori diesel (oltre 220 kmh)

Montato sulla sportivissima Opel GT registrò incredibili ricord mondiali di velocità (sui 220 all'ora) ed accellerazione, quando le più veloci auto diesel di serie faticavano a superare i 130 kmh.
Dovendo fare molti chilometri in auto per lavoro, anch'io acquistai nel 1977 un'ottima Opel Record, affidabile e confortevole. Che tuttavia già cambiai nel 1979 quando arrivò la mitica VOLVO 240 S.W., con il primo 6 cilindri moderno della storia ! Capace di sviluppare ben 90 CV (oggi vien da ridere...), lanciata in autostrada poteva quasi avvicinare i 150 kmh. !
Volvo 240 SW 6 cilindri Diesel 1979

Per opportunità d'ordine fiscale ne cambiai ben 3, di Volvo 240, una ogni 3-4 anni, finchè nel 1988 azzardai l'acquisto della prima Volvo Turbo Diesel, sempre 6 cilindri e Station Wagoon, con ben 120 CV di potenza, in grado lanciata di superare quasi i 190 !
Preceduta da Saab, la prima auto con motore Turbo di serie, la 740 TD spopolò nel settore delle SW "familiari" e "commerciali", nonchè delle auto poi definite "utility car".
Dico azzardai perchè c'era allora molta perplessità, in generale, sull'effettiva durata dei "TURBO", che sottoponevano le parti meccaniche essenziali del motore a pressioni e temperature elevatissime !
Volvo 740 TD SW

Ma la realtà sbarazzò il campo da preoccupazioni di sorta: io stesso arrivai a percorrere oltre 160mila km no problem con la mia 740, prima di cambiarla al quarto anno, per le solite opportunità di tipo fiscale.
Ed ecco che, a partire dagli anni '80, con il diffondersi delle nuove motorizzazioni Diesel e Turbo Diesel, anche i "furistrada" ebbero nuove opportunità ed ampi spazi di miglioramento prestazionale.
Ovviamente a quel punto, non avendo molto senso installare motori così potenti, elastici e silenziosi su auto destinate a viaggiare prevalentemente a bassa velocità, su carrareccie campagnole e/o montane, mutarono sostanzialmente anche le altre caratteristiche di quei veicoli 4WD (a 4 ruote motrici), che divennero progressivamente più comodi, raffinati, silenziosi ed anche ricchi di tutta una serie di dotazioni...Utili a maggior ragione a far sfoggio di se nell'usuale, tipico ambito di...San Babila, via Veneto e la piazzetta dell'Hotel de la Poste di Cortina!
FU' COSI' CHE NACQUE IL NUOVO CONCETTO DI"SUV".

Fine della 1^ Parte.
Nella prossima parte inizia il racconto della nuova diatribata moda: "mi faccio il SUV" !

L'asino che scrive.
 

giovedì 17 novembre 2016

Renzi: le alternative ?

Quale può essere l'alternativa a Renzi ?
 Ah..., SI... NO ! L'asino che casca !
L'asino in questa circostanza è altrimenti il sottoscritto, in grande difficoltà nel rispondere alla domanda.

La premessa sta  in uno scambio di mail sul referendum, argomento di primaria attualità politica.
Tutto nasce da una vignetta e da una boutade inviatemi che banalmente accomunano il neopresidente eletto in USA, Trump, al Berlusconi nostrano...
In risposta a mie articolate argomentazioni a favore del "NO",
parenti ed amici mi contrappongono le loro, favorevoli al "SI".
Considerazioni che si possono così riassumere:
"Se vince il NO, si rischia che il prossimo governo sia marcato M5S oppure PD a guida Bersani/Cuperlo.

La Destra non è pervenuta (...fortunatamente visto gli elementi che la guidano).
Il Governo Renzi rimane il meno peggio, oltretutto ha l'appoggio di chi fa impresa in Italia oggi (Confindustria, Boccia, Marchionne, DellaValle, Farinetti, e i vari Briatori).
E se vogliamo ottenere di più dall'Europa dobbiamo mostrare, almeno in apparenza, che facciamo riforme e cost saving."
 
La vignetta-testo all'origine del dibattito.

Cui replico:
"Sono d'accordo sulle tue obiezioni-motivazioni, dato il terribile rischio che palesi... Il vero problema è che a destra non ci sono alternative, se non effimere, comunque vergognosamente sempre più divise...Sopratutto manca un leader in grado di coagulare il necessario consenso e di gestire concrete proposte alternative, che non siano la mera opposizione ! In realtà stiamo parlando solo di "Referendum", NON delle nuove elezioni Politiche.            Ma credi davvero che vincendo il NO Renzi & C. se ne andrebbero ? Io non lo credo affatto: ci sarà un pò di casino, magari anche tanto, ma alla fine non seguirà alcun fondamentale cambiamento."
Altra mail ricevuta: "Anch'io voterò SI, premetto che Renzi non mi piace ma Alla fine è l'unico che qualcosina ha fatto. A Genova stanno creando gruppi pro Cuperlo..."
"Un incrocio tra Pippi Calzelunghe e Dracula il vampiro" *
La mia risposta: "Non avevo alcun dubbio, sia per ciò che succede a Genova che per quanto riguarda la tua scelta di un "male minore". Le vostre opzioni, tue e di "Genova" le considero da tempo molto conservatrici, nostalgicamente prudenti, affatto coraggiose...I veri "cambiamenti" implicano sempre purtroppo rischi e scelte difficili, perfino cruente...Io sono niente affatto convinto di muovermi nella "giusta" direzione, ma fatico troppo ad accettare questo "statu quo"...In ogni caso considero votare "NO" un rischio per ora minimo, in relazione a tutto quant'altro può faticosamente seguire..."
Cui segue la replica:
"Alternative ???"
              
Datato ma riproponibile dubbio amletico...
                                                                        
                                           
                                                     
LE ALTERNATIVE ?
E questa è la domanda su cui "casca l'asino" ! 
Se mi giro intorno a 360° non vedo assolutamente nessuno su cui si possa puntare nulla. Ci sono alcuni i cui "programmi" potrei in gran parte condividere, ma NON mi sembrano affatto in grado di gestire appena decentemente il Governo del Paese, di trovare comunque il consenso allargato necessario per farlo. 
A suo tempo ho sperato che l'alternativa potesse essere Renzi, per come si manifestava e muoveva inizialmente...
Tranne poi tradirsi in tutta una serie di compromessi di sopravvivenza..., che hanno pressochè totalmente vanificato le sue promesse, riducendone immagine e capacità operativa alla stregua di un giullare cacciaballe che tenta disperatamente di galleggiare in un mare assai difficile da navigare.
...un giullare cacciaballe...

Nella storia d'Italia in tanti hanno espresso chiaramente il concetto per cui "gli italiani sono ingovernabili", compreso perfino un dittatore, Mussolini. Che per "governare" era arrivato ad abolire praticamente le libere elezioni e così si espresse: "governare gli italiani più che difficile è inutile" ! Ed è molto per colpa sua che poi i così detti "Padri Fondatori" della Repubblica s'inventarono una 
Costituzione così rigida da potersi ritenere "blindata",
 per cui da 70 anni chiunque ci provi non riesce di fatto a "governare": prova ne sia che nessun governo è mai riuscito a completare il proprio mandato !
"Governare gli italiani non è difficile, è inutile"
 

In 70 anni ben 62 governi e 17 Legislature ! 
Una media di quasi 4 governi a Legislatura !
Ciò che ha di gran lunga favorito il determinarsi di una "classe politica" formata in grandissima parte da opportunisti, trafficoni, ladri, mafiosi, opportunisti lazzaroni tira a campare ecc...
E l'instaurarsi di una  
"Magistratura" super potenziata, in grado di dire sempre, in battuta finale, l'ultima parola su qualunque argomento, ricorrendo appunto alla "costituzionalità" o meno di qualunque provvedimento legislativo od anche legale.
Magistratura predominante !

Cambiare "davvero" la Costituzione** sarebbe fondamentale per governare davvero "democraticamente" questo sfigato paese. Davvero ! Non per finta come sta provando ora a fare Renzi con la sua pseudoriforma. Ciò che pochissimi sono in grado di capire perchè pochissimi, praticamente nessuno, conoscono la Costituzione Italiana, men che meno la finta riforma renziana.

Alternative ? 
Su di un piano meramente "teorico" io resto convinto che la persona "giusta", cioè adatta a governarci non sia altri che 
"Il Principe", all'uopo invocato da Machiavelli nel suo omonimo trattato di dottrina politica edito nel 1.513, cinque secoli fa. 
In chiave moderna lo definirei alla stregua di "un'abile imprenditore,  onesto ed illuminato, capace e progressista, che abbia già dimostrato di essere tale con le sue attività imprenditoriali, veramente appassionato a cogliere l'enorme sfida di sistemare una buona volta l'Italia". 
Ovviamente la gran parte dei politici in carica farebbe assolutamente di tutto per crocifiggerlo, distruggerlo in partenza, sputtanarlo in ogni modo possibile ! 

Ciò innanzitutto perchè codesto "principe" dovrebbe essere davvero un riformatore e come tale votato innanzitutto ad azzerare gran parte della classe politica esistente !

Esiste in giro per l'Italia un sifatto personaggio ? Io credo proprio di si, fra i tanti bravi, capaci, geniali imprenditori che ancora non sono scappati all'estero. Ma credo anche che NON ci sia nessuno disposto a rischiare ! Berlusconi docet...anche se nel caso del "Cavaliere" ha giocato molto la sua smodata ambiziosità e moltissimo ha fatto lui stesso per offrire testa e coglioni ai suoi aguzzini, su di un piatto d'argento.

Alternative ? 
Sempre su di un piano puramente teorico mi piace fare il nome di Caprotti, patron fondatore di Esselunga, testè defunto novantenne. Che fu grandissimo imprenditore, capace, onesto ed illuminato, che riuscì a sconfiggere i sindacati battendoli nella sostanza e qualità di migliorie spontaneamente concesse ai suoi 20mila dipendenti ! 
Bernardo Caprotti, patron e fondatore di Esselunga, la prima catena di supermercati in Italia.

Che riuscì a battere la mafia delle COOP rosse sul piano di qualità e prezzo dei prodotti, servizio, sistemi informatici di gestione, ecc... Uno come è stato Caprotti (ma c'è sicuramente qualcunaltro validissimo ancora in vita) potrebbe tentare di salvare l'Italia.  
A suo totale discapito !
Altro di concreto non riesco a dire, purtroppo. 
Ma di una cosa sono sicuro: 
l'alternativa a Renzi...NON E' RENZI !

L'asino che scrive. 

* "A parte l'aspetto transilvanico, poco rassicurante, che mi ricorda un incrocio tra Dracula e Pippi Calzelunghe...appartiene a quella classe di politici che non parlano per dire qualcosa, bensì per ottenerla, fingendo di non volerla. Voto 3" (V.Feltri "Buoni e cattivi" Marsili 2014)

** V. su questo Blog: "
 Costituzione Repubblicana (appunti per una nuova...)"
 http://thebrayingdonkey.blogspot.it/2014/08/costituzione-repubblicana-appunti-per.html