lunedì 29 agosto 2011

IL MASSIMO DELLA VERGOGNA !



Il massimo della vergogna !

Non parlo di politica, dove ci sarebbe da sprecarsi all'infinito...
Ma di coloro che, idolotrati dalle masse coglionoidi, ogni giorno spendono e spandono per i loro meri capricci l’equivalente di diversi stipendi mensili di operai
ed impiegati.

Parlo dei"CALCIATORI"!
(a lato foto emblematica sull'argomento)

Che non vogliono pagare le sopratasse previste dalla tanto diatribata e discussa manovra fiscale per gli alti redditi !
I poverini, alieni alla tassazione, hanno perciò indetto uno "sciopero ad oltranza": priveranno gli Italiani dello loro spettacolo preferito, rimandando sine die l'inizio del Campionato.

Indignarsi per un tale comportamento dovrebbe essere scontato, banale..., anche il più acefalo e rincoglionito dei "tifosi" dovrebbe farlo...

Ma siete sicuri che sia veramente così ?
L’informazione dei media indicherebbe altrimenti che nella massa di acefali che "vivono di e per il football” un'ampia parte sta già giustificando i loro "idoli", e sembra disposta perfino a scendere in piazza per unirsi alla loro protesta...
purchè lo spettacolo riprenda: "the show must go on"! Ad ogni costo !

Colgo l'occasione per spiegare che considero il Calcio solo come becero fenomeno decadente e degradante di costume, e ciò che sta accadendo rappresenta l'apice delle mie motivazioni.
Lo "Sport", quello vero, l'ho praticato e continuo a farlo, compatibilmente con gli acciacchi dell'età, magari proprio per contrastarli.
L'ho anche fatto a livelli agonistici di qualche importanza, in atletica leggera,
nel nuoto, pallanuoto e rugby (negli ultimi due, entratovi quasi per caso, ho avuto perfino l'occasione di giocare qualche "tempo" o sua frazione in serie A). In Atletica sono stato, a livello juniores, uno dei lanciatori più forti in Italia, negli anni a ridosso dell'Olimpiade Romana. Nel nuoto campione Italiano di salvamento a Padova, nel 1965. In Atletica vinsi i campionati Italiani Universitari di lancio del disco nel 1964, a Roma, nella magnifica cornice dello stadio dei marmi.
Ho avuto l'occasione e la fortuna di conoscere personalmente, perfino di frequentare, brevemente ed occasionalmente, personaggi come "Bud Spencer"(Giancarlo Pederzoli), Fritz Dennerlein, Adolfo Consolini, Silvano Meconi, Giorgio Oberweger, Abdon Pamich, Carlo Lievore, tutti allora catalogati tra il Campione Italiano, il Campione Europeo, il Campione Olimpico, il Recordman Mondiale !
Campioni che in altri Paesi la gente avrebbe pagato per andarli a vedere mentre si allenavano..., mentre in Italia, per poter accedere al campo d'allenamento dovevano aspettare che le riserve della serie "B"del calcio "avessero finito di farsi il bidet"...
Affermazione testuale, da me personalmente udita, pronunciata da Abdon Pamich, allora già medaglia d'oro olimpica, allo stadio Carlini di Genova, nel 1966, mentre aspettavamo che ci permettessero di accedere agli allenamenti, essendo gli spogliatoi occupati dai "calciatori" su detti, che tardavano per impomatarsi il lungo capello...
Non bastasse questo, per farmi amare il "calcio"...

Sport che da giovanissimo avevo praticato, con piacere ed entusiasmo e perfino con qualche piccolo successo, nei campetti dei fratelli Maristi, in Albaro a Genova. Ricordo un'epica partita a livello scolastico, quando ero finalmente guarito da un annoso problema di salute ( v. "Morfinomane a 12 anni" su blog "the lonely dolphin"): giocando come centravanti segnai 5 gol e parai anche un rigore, sostituendomi al portiere giudicato non all'altezza.
Poi, complice lo sviluppo precocissimo di un fisico aitante, passato brevemente al pugilato ed al Basket, fui arruolato nel nuoto e poi nell'atletica leggera.
Dallo Sport (con la "S" maiuscola!) ho imparato l'impegno, l'esercizio della volontà, la determinazione per vincere, l'importanza del controllo delle emotività, la concentrazione, il lavoro lungo, costante ed inteligente da effettuare per raggiungere il risultato...
Ma anche il rispetto dell'avversario, il "fair play", cose oggi in gran parte trascurate, perfino neglette, in un mondo che vede individui come Zidane accrescere fama ed onore presso vaste tifoserie delinquenziali, per aver preso apertamente a testate un avversario ! O Maradona, invocare impunemente “la mano di dio”, per un gol
da lui fatto colpendo il pallone con la mano anziché con il piede !
Tifoserie le cui manifestazioni parossistiche, tra il demenziale ed il criminale, rappresantano un tipico, invincibile fenomeno del "calcio", subdolamente tollerato o perfino fomentato da certe società calcistiche.
Per punire le quali manifestazioni auspicherei senzaltro punizioni del tipo:
incatenati ai remi per tre mesi ed accarezzati dalla frusta per dargli il ritmo della vogata ! Incatenati alle caviglie a spaccar pietre nelle cave più aride e sordide, almeno 12 ore al giorno, per tre mesi ! Arruolati di forza sul Bounty, sotto il comando del capitano Blyde, a far la dieta dei vermi e come passatempo "giri di chiglia," facendo giro del mondo a vela completo !

Il "Calcio, sopratutto in Italia, è un grandissimo “business”, ma anche la tipica, rilevante espressione di un modo d'essere e di sentire infimo e retrogrado.
Alla base del "Tifo" c'è infatti il "Campanilismo": retaggio pesante e deteriore delle più ancestrali forme di aggregazione tribale !
La tribù in cui si riunisce e coagula ogni tifoseria coincide quasi sempre con il "Campanile", la città, la regione cui corrisponde una Squadra di calcio.
E gli "istinti tribali" vengono veicolati con il "tifo" nelle loro peggiori manifestazioni.
Disturbando per così poco Einstein ("Pensieri degli anni dificili"):
"è sempre possibile riunire in accordo reciproco una certa quantità di persone, purchè ne rimangano fuori altre che possano essere oggetto d'odio ed aggrassione"!
Assai significativo è poi il “Derby”: la partita tra squadre della stessa città, dove si raggiunge il massimo dell’aggressività contrapposta, giusto alla stregua del detto “fratelli, coltelli!”: quelli della squadra avversaria appartenente alla stessa città non sono dei semplici, comuni avversari ! Sono assai peggio: una sorta di traditori, di serpi nutriti in seno, di sangue infetto che inquina il proprio sangue…Sono il peggio del peggio !
Del resto è risaputo che le guerre più cruente sono quelle che vengono impropiamente definite “civili”, perché combattute all’interno dello stesso paese.

Per quanto riguarda i protagonisti del calcio, essi rapprsentano al peggio i figli viziati, adulati ed impuniti, cui ogni capriccio, ogni manifestazione "kithc" è concessa , perfino garantita, teppismo, ingratitudine e bullismo inclusi.
Ricchi, applauditi, osannati e ricercati dalle oche più fiche del "velinismo" patinato, spiati in ogni esternazione, ancorchè fecale, dal gossip più negletto, sono divenuti "il modello"di riferimento della nostra bella gioventù:cosa ti piacerebbe fare da grande ?
Maschietto:"il calciatore!". Feminuccia:"la Velina e sposare un calciatore!"
Ed i genitori che sbavano dietro all’idea, alla propsettiva…
Grazie a cotanti modelli di cultura !

Ma perchè mai, questi semidei, aleggianti al di sopra delle masse osannanti, dovrebbero essere immuni dalla "Manovra Fiscale" con il pagamento di una sopratassa sui loro lautissimi guadagni ?
Impossibile trovare una risposta al di fuori della loro enorme spocchia, nell’indicibile presunzione che li caratterizza, del loro essere e sentirsi “impuniti” ed “impunibili” ad oltranza, nella loro assoluta certezza di essere intoccabili, al di sopra di tutto e di tutti, nell’abisso d’inconsistenza morale che perlopiù li contradistingue.

Situazione conclamata da stuoli di fans tifosi adoratori, svariati milioni,
disposti a tassarsi in ogni modo (abbonamenti agli stadi, abbonamenti Sky previlegiati per poter vedere almeno 12 partite al giorno, acquisto quotidiano della Gazzetta Rosa di Stadio o Tuttosport, nei quali di “sport” c’è perlopiù solo lo “spork” del calcio…).
Donne incluse ! Una volta quelle che sapevano qualcosa di calcio erano quasi inesistenti, oggi la maggior parte conosce, segue, frequenta, tifa, come minimo “sa”, coinvolta, spesso suo malgrado per non essere tagliata fuori da quell’ambito “tessuto sociale” !

Io sicuramente sono un asociale e me ne vanto !
Quando appare il “calcio” in TV o alla radio cambio automaticamente canale.Non compro mai un quotidiano di lunedì, anche a causa di tutto il “calcio” che contiene. Non conosco assolutamente alcun esito di partite di campionato degli ultimi 60 anni, né ho la più pallida idea di chi abbia vinto il Campionato l’anno scorso, e chi anche uno solo di tutti i precedenti. Ricordo unicamente, perché da bambino ne ero stato tifoso, che il Genoa fù il primo club di football in Italia, introdotto proprio a Genova dagli Inglesi e che per molti anni, temporibus illis, vinse anche diversi scudetti.
Da bambino mio padre mi portava con se allo stadio: non pagavo l’ingresso e stavo fuori dalla scatole della mamma. Ma già allora fù evidente la mia scarsissima propensione per quel tipo di spettacolo: ciò che mi affascinava di più erano gli insulti, le botte tra tifosi e le invasioni di campo ! A mio padre ciò fù chiaro quella volta in cui, unicamente per compiacerlo, mi misi a gridare “forza Genoa”!
Peccato che il Genoa non fosse a Genova quella domenica: era “di casa” in campo la Sampdoria ed in molti si girarono a guardare nella mia direzione….
Fù l’ultima volta che mio padre mi portò allo stadio, ma a me non dispiacque neanche un po’: in alternativa così magari accadeva che anziche guardare la partita io mi ritrovassi a giocarne una, improvvista con gli amici, su qualche campetto o cortile.
Divertendomi molto di più !

Il Calcio di per se non è un brutto Sport, tutt’altro !
Innanzitutto è in assoluto il più facile gioco a squadre, da fare e da capire.
Ciò che sicuramente giova molto alla sua enorme popolarità.
Paragonato al Rugby, al Football Americano, per non parlare del Baseball…, il calcio resta di una semplicità quasi subnormale e lo spettacolo che può offrire di una immediatezza tale che può bastare anche un sistema nervoso primordiale per
recepirlo ! Il divertimento poi può variare molto dalle squadre, da come si sviluppa il gioco, ma anche dalle istanze soggettive dello spettatore: vero intenditore (ormai pochissimi) o scatenato tifoso che sia. Può essere molto noioso, nel ripetersi di azioni mal concertate ed inconcludenti, senza esiti ( le famose “reti inviolate”di Gianni Brera e di Nicolò Carosio), senza phatos. Oppure altamente entusiasmante, pieno di colpi di scena, in continua “suspençe” del risultato a costante rischio di ribaltamento…Ne più e ne meno come diversi altri sport di palla e di squadra (Basket, Pallanuoto, Rugby, Football Americano…).
Ma sicuramente ciò che ha fatto del “Calcio” lo sport di gran lunga più seguito ed amato è la sua estrema semplicità ed immediatezza, a giocarlo, ad imitarlo, a guardarlo !
Bastava un cortile od un praticello all’uscita da scuola, le cartelle a fare da paletti per le porte ed un barattolo di latta vuoto, in mancanza di meglio, a far da pallone, per scatenare decine di ragazzini in un gioco facile, sano ed allegro.
Le regole del gioco sono semplicisime, ma a quei livelli persino semplificate.
Quanti grandi campioni hanno iniziato così, nei sobborghi, nelle favelas, accanto alle baraccopoli metropolitane, in mezzo alla polvere, a piedi scalzi, scalciando un mucchio di stracci tenuto insieme da uno spago ?

Io resto comunque pessimo spettatore di qualsiasi sport, compresi quelli che ho praticato a livelli agonisticamente notevoli. Posso apprezzare il gesto tecnico, la prestazione inusuale, l’impegno dell’atleta, ma unicamente come fatto intercalante, senza tifare, in totale assenza di coinvolgimenti passionali.
Non solo perchè sono rimasto “ai miei tempi”, quelli in cui si era dilettanti puri, il divertimento ciò che innanzitutto contava, ed i comportamenti erano conseguenza di un’eduzcazione improntata innanzitutto al fair play.
E non esistevano cose come “doping”, “anabolizzanti”, “eritroproteina”, “risultare positivi a…”, sportmercato, compravendita dei giocatori, squadre interamente formate da prezzolatissimi mercenari provenienti da ovunque, tranne che dalla città che corrisponde alla maglia che indossano, gas pompati nell’intestino per via anale per migliorare il galleggiamento dei nuotatori (Germania Est, anni’70), costumi che similano la pelle dei cetacei per migliorare la scorrevolezza nell’acqua, ciclisti che gli scoppiano le vene per eccesso di ossigeno nel sangue, artificialmente indottovi, pesisti che muoiono di cancro alla prostata a 34 anni per eccesso di estrogeni, ecc..ecc..ecc…

Questo ed altro più che lo “sport” mi ricorda un mix del circo Barnum, che esibisce scherzi di natura (la donna barbuta, i fratelli siamesi, la donna con due teste, l’uomo elefante…), con il laboratorio del dott. Caligaris, che quei mostri li fabbrica, magari con l’ingegneria genetica (e ne vedremo delle belle!).
E con Maria De Filippis a presentare lo spettacolo, a commentarlo e ad invitare il pubblico a parteciparvi direttamente, per il massimo dell’ ”audience”!
Negli intervalli: Pubblicità !

Qualche tempo fa mio nipote Filippo, buon atleta, affermato tennista e sportivo ottimamente educato nel “fair play”, ciònondimeno appassionato tifoso Genoano, mi chiese: “Ma perché zio non ti piace il calcio?”. Gli accennai allora una vaga risposta, ma spero che ora abbia occasione e voglia di leggersi l’esauriente tirata, che così concludo.

L’asino che scrive.




















giovedì 18 agosto 2011

Dagli agli untori !

(la colonna infame)
A Milano,peste del 1630: due presunti untori, ritenuti responsabili di contagio pestilenziale tramite misteriose sostanze, per l'accusa infondata di una donna furono condannati a morte. Come monito venne poi eretta la "colonna infame", che dà il nome alla vicenda.
Solo nel 1778, dopo la pubblicazione delle "Osservazioni sulla tortura" di Pietro Verri, la Colonna Infame,divenuta testimonianza dell’infamia ma dei giudici che avevano commesso l'enorme ingiustizia, fu abbattuta. Nel Castello Sforzesco se ne conserva la lapide, che reca una compiaciuta descrizione, in latino seicentesco, delle pene inflitte.
La tragica vicenda, fù ripresa dal Manzoni per sottolineare l'errore commesso dai giudici e l'abuso del loro potere, che calpestò ogni forma di buonsenso e di pietà.

Avvertenza: l'argomento trattato è in realtà assai più ampio del suo titolo e potrebbe fornire materiale sufficiente per un vero e proprio saggio"...
Perciò risulta insolitamente più lungo di quanti altri sono generalmente trattati su queso blog. Spero risulti tuttavia interessante per una sua lettura completa.


DAGLI AGLI UNTORI !

L'eversione è una vecchia strategia, perlopiù utile per dirottare l'attenzione altrove, distraendola dagli argomenti più...scomodi verso altri obbiettivi più comodi, comunque utili allo scopo di chi attivava la distrazione...

La storia è piena di episodi eversivi: dall'antica Roma sino ai nostri giorni, dove e quando è sistematicamente praticata, in ogni ambito e livello.
Nerone fece incendiare Roma per poterne colpevolizzare i Cristiani, considerati pericolosi destabilizzatori del vigente statu quo, con le loro manie religiose, riferite ad un unico Dio, ispiratore di amore, bontà, fratellanza ed altruismo...
Per tutti i secoli bui del Medio Evo poi, ma anche per gran parte del Rinascimento, il potere costituito ricorreva sistematicamente ad accuse di stregoneria, negromanzia, eresia, perseguitando chiunque tentasse di destabilizzare l'Ordine Costituito mettendo in dubbio i cardini fondamentali dell’autorità, della religione e della morale.

Così furono torturati, messi alla gogna e poi al rogo, come minimo esiliati od emarginati tutti coloro che osavano porsi al di fuori dei dogmi del pensiero ufficiale autorizzato.
Savonarola, Giordano Bruno, Giovanna D'Arco, Galileo Gelilei sono solo alcuni dei nomi più noti, emergenti dall'infinità di coloro che furono così perseguitati. Lo stesso Leonardo Da Vinci dovette allontanarsi da Firenze, perchè a rischio di pericolose indagini circa certi suoi esperimenti di Medicina (volendo studiare il funzionamento del corpo umano si era dedicato all'Anatomia, pratica assolutamente vietata per motivi religiosi, procurandosi clandestinamente cadaveri
da sezionare, a pagamento).
Manzoni, che nel suo notissimo "I promessi sposi" raccontando della "peste", cita ampiamente il fenomeno degli "untori", coloro che le autorità ritenevano"utile" perseguire ad arte accusandoli di essere seminatori, divulgatori volontari del terribile morbo.


La pratica del "dagli agli untori", così come ogni accusa di stregoneria, magia nera, eresia ecc...dilagarono poi al di fuori delle intenzioni delle Autorità, laiche o religiose, che le avevano promosse, diventando anche strumenti di speculazione individuale, vendetta personale, o anche soltanto psicosi popolare.
Lo stesso Alessandro Manzoni ne trasse argomento per la sua assai meno nota "Istoria della Colonna Infame", totalmente dedicata alle atroci, perfide pratiche di delazione, tortura, rogo e quant'altro, sistematicamente attuate innanzi tutto dai Gesuiti della Santa Inquisizione, che vide il suo massimo esponente in Torquemada, braccio secolare del demonio assai più che di quel Dio che lui pretendeva lo armasse !

Ai nostri tempi la strategia dell'eversione adotta sistemi di copertura assai più sofisticati, pur restando in molti casi i suoi metodi ed effetti estremamente cruenti. Come sarebbe accaduto in Italia negli anni'70 con la "strategia della
tensione", di cui non si è mai riusciti a capire quale fosse la vera matrice, il vero "colore" di tanti attentati, rapimenti ed omicidi, dalla Milanese piazza Fontana alla Bresciana piazza della Loggia, all'Italicus, alla stazione di Bologna...: erano bombe "nere" oppure "rosse" ? Erano i fascisti di ordine nuovo o i comunisti delle brigate ? Erano gli strateghi della Democrazia Cristiana i mandanti, con lo scopo di incolpare poi gli avversari Comunisti, oppure erano questi ultimi a promuovare disordini, per destabilizzare il potere costituito ? Per i successivi 40 anni, si sono sprecati processi e controprocessi, illazioni di ogni tipo, inchieste e controinchieste, articoli, saggi, documentari, testimonianze ecc...ecc... Ma per la maggior parte dei casi è rimasto prevalente il dubbio circa la paternità di quelle azioni criminali. Tranne narrazioni molto partigiane e confessionali, di fatto asservite ad un’interpretazione strettamente ideologica dell’accaduto.

Nella storia del mondo la maggior parte delle guerre ha avuto scopi "eversivi", o
sono comunque state giustificate con motivazioni ben diverse da quelle reali. La guerra di Troia ufficialmente fù scatenata dal rapimento di Elena, moglie del re greco Menelao ad opera del Troiano Paride, ma nella realtà la flotta Greca partì in armi, attrezzatissima e determinata, per una guerra durata poi dieci anni, contro i Turchi di quel tempo, con i quali c'era forte antagonismo: la città Turca di Troia era un baluardo strategico sui mari di quel tempo ed impadronirsene significava assicurarsi una navigazione assai più sicura per gli scambi commerciali con quell'oriente favoloso che Alessandro Magno aveva raggiunto ed in parte sottomesso con le sue conquiste.

Tutte le Guerre Sante lanciate dai Crociati verso il Santo Sepolcro ebbero poi in realtà lo scopo di un'egemonia sui traffici, per le vie di mare e di terra verso l'Oriente ed il Nord Africa, in antagonismo con gli Arabi dell'Islam.
Così come Maometto il Conquistatore aveva lanciato la Diaspora contro gli infedeli in realtà per impadronirsi dei territori a Nord del Mediterraneo, ciò che gli riuscì assai bene in Spagna, in Sicilia ed in gran parte dell'Anatolia e dei Balcani. Non fosse stato per Rolando a Roncisvalle, probabilmente gli Arabi, valicati i Pirenei e le Alpi avrebbero invaso anche Francia ed Italia. Come del resto aveva già fatto il loro connazionale Annibale, ai tempi del Romano Impero. Oggi l'invasione, subdola ma inesorabile, avviene tramite i barconi, nel canale di Sicilia, implicitamente legalizzata dal suicida buonismo di tanti sciocchini nostrani, che non riescono a distinguere tra imigrazione legalizzata ed invasione clandestina.

La Storia, riletta nella reale sostanza dei fatti accaduti, senza indulgere a favole di patriotisomo, nazionalismo, eroismo, buonismo ed altri “ismi” retorici, ci racconta in definitiva come tantissimi misfatti, anche i più atroci, siano stati commessi in nome
di coperture di tipo "etico - morale", con l’alibi della Religione e della conservazione dello Statu Quo imperante.. I presidenti Americani Bush, padre e figlio, hanno ad esempio promosso ben due guerre contro l'Iraq, una per ciascuno, con lo scopo ufficiale di contrastare e ridimensionare la perfida dittatura di Sadam e liberare i poveri Kuwaitiani... Che poi da quelle parti ci fosse anche tanto "petrolio", da recuperare verso i mercati dell'Occidente, era fatto meramente casuale. Non solo: il fatto che quelle dimostrazioni di forza tornassero poi molto utili alla immagine politica dei signori Bush, a fini strettamente elettorali, erano ugualmente molto casuali. Che infine, buon ultimo, l'industria pesante (= sopratutto "armi") USA, fosse ai tempo in profonda crisi, con licenziamenti nell'ordine di 200.000 operai, era anche un puro caso: così come il fatto che grazie alle guerre Irachene fù rilanciata alla grande, con notevole soddisfazione delle Lobbies proprietarie (che poi sono le stesse del Petrolio...). Sicuramente riconoscenti ai signori Bush per qull'esito.
Ma ufficialmente quelle furono guerre per la libertà del Kuwait, del popolo Iracheno, dell'Occidente tutto, minacciato dal perfido Sadam.
Che sicuramente perfido lo era, ma non abbastanza perchè Bush padre arrivasse a farlo fuori con la prima guerra: essendo maliziosi verrebbe da pensare che se l’abbia tenuto da parte per la guerra successiva, quella utile ad evidenziare le doti “machiste”di suo figlio, il presidente Bush Junior, Texano verace. Fra i due si era nel frattempo insinuato tale Clinton, che in quanto Democratico era più per l' "amore che non per la guerra”. Come ebbe a dimostrare un eclatante episodio di fallazio, praticatogli da una giovanissima stagista all'interno della Casa Bianca.

Ma non ci sono solo le guerre a necessitare di un"eversiva" giustificazione "etico-morale": la maggior parte delle azioni dei politici, tantissime istanze della pubblica informazione, la stragrande maggioranza dei messaggi pubblicitari, inclusi quelli dell'Industria, utilizzano regolarmente "etichette" ufficiali, di ottima rilevanza nel buon pensiero, politicamente corretto, per nascondere scopi, intenzioni, fini e fatti assai più prosaici, molto meno edificanti, quando non perfino vergognosamente attinenti la speculazione, l'adulterazione, il crimine.
Cibi etichettati alla grande come “sani, naturali” o perfino “bio”, se andiamo a leggere attentamente, con una potente lente d’ingradimento, le microscopiche indicazioni obbligatorie per legge, verifichiamo che contengono altrimenti tutta una serie di elementi, di sostanze assai discutibili o palesemente nocive.
Ci sono prodotti definiti“light”, “a basso contenuto di grassi e colesterolo”, che contengono in realtà , strutto (ma che bontà!), oli di varia natura ed una quantità esorbitante di calorie ! Viene anche definita la “porzione” assolutamente improbabile: 15 – 20 grammi, pari a “solo” 80 calorie (cioè ben 400 calorie l’etto!).

Ci sono tutta una serie di prodotti “che rispettano la natura”, definiti "bio",“riciclabili” e “contro l’inquinamento”…Peccato che per la maggior parte siano stati realizzati in Fabbriche ad “alto impatto ambientale”, trasportati “su gomma” per migliaia di chilometri, e che una volta divenuti non più utilizzabili finiscono, nel migliore dei casi, nei soliti inceneritori e buona notte al secchio…


Ci sono programmi della politica, la maggior parte, appositamente studiati “dalla parete dei cittadini”, per favorire il loro benessere, una loro maggior richezza, la loro “felicità”…Peccato che poi, per la maggior parte, risultino delle bufale colossali, frutto unicamente di disonesta demagogia e con lo scopo di salassare i contribuenti.

Quante tasse sono state istituite, nei vari decenni della Repubblica, per il nostro bene,
e mai più tolte, i cui proventi sono in gran parte terminati nelle tasche dei politici e dei loro amici, clienti speculatori ? Gli autovelox adottati alla grande da migliaia di Comuni, piccoli e meno,
con la complicità cointeressata delle ditte che noleggiano ai comuni quelle macchinette, sono stati installati per migliorare la nostra sicurezza sulle strade o per “tassare” il pedaggio di tutti coloro che transitano appena più veloci sui retilinei fuori dall’abitato, in assenza di incroci ?
Ecc…,ecc…,ecc…


Ed infine, last but not least, c’è anche l'annosa piaga della
"evasione fiscale" cui corrisponde sicuramente un importante, riuscito tentativo eversivo del tipo "dagli all'untore"! Ormai da decenni quel fenomeno ci viene sbandierato come la causa principale dei nostri malanni in economia e viene gonfiato ad arte, fomentando l'odio di classe dei lavoratori dipendenti contro autonomi, artigiani, commercianti, professionisti. Odio generalizzato, che non tiene conto delle realtà specifiche. Sicuramente l’evasione fiscale esiste e va stigmatizzata così come combattuta, ma in proporzioni estremamente minori di quanto non vogliano farci credere. Almeno non più, rispetto a 20 – 30 fa.
Ogni anno ci raccontano che la Guardia di Finanza è stata dotata di nuove, modernissime e sofisticate risorse, che i controlli sono stati potenziati ad oltranza, che all’erario sono stati recuperati miliardi di miliardi provenienti dall’evasione…
Ma subito dopo ci raccontano che l’evasione è in continua crescita, che il fenomeno provoca indicibili danni alle finanze dello Stato, che se non fosse per gli evasori noi tutti saremmo chiamati a pagare le tasse in misura irrisoria, quasi senza accorgercene !
Ma allora, quale delle due?

Personalmente sono convinto che il fenomeno dell’evasione pesi attualmente
in misura almeno 4 o 5 volte inferiore di quanto viene allarmisticamente dichiarato. Che resta comunque non poco, ma enormemente di meno ! Oggi le possibilità di controllo, con i mezzi che ha a disposizione, chi esegue ogni tipo di accertamento improbabilmente può fallire. La stragrande maggioranza di chi svolge una qualsiasi attività imprenditoriale, commercainti, artigiani, professionisti, lavoratori autonomi, edotto anche dai propri commercialisti, lo sa perfettamente e si rende conto che non gli conviene rischiare, anche perché non ci sono più gli spazi, le scappatoie per farlo.
Operando per una vita nel mondo del business, ho avuto modo di verificare i grandi cambiamenti avvenuti in ambito fiscale.
Fino a 20 anni fa per chi evadeva c’erano ancora buone possibilità di farla franca e 30, 40 anni or sono era quasi uno scherzo.

Poi, a partire dalla fine degli anni ’80, in seguito a tutta una serie di nuove disposizioni e controlli, le cose diventarono via via assai più difficili: codici fiscali, anagrafe fiscale, redditometri, controlli incrociati su partite iva e dichiarazioni dei redditi e fatturazioni, bolle di accompagnamento, controlli bancari sui conti correnti, ecc…Tutte cose prima inesistenti.
Io, come tutti, avevo visto fare del “nero”, sistematicamente e tranquillamente, per anni, in quantità notevoli, in diversi casi fin oltre il 50% del giro d’affari ! Ma a partire dagli anni ’90 questa percentuale si ridusse velocissimamente, sino a giungere praticamente a zero.
Anacronisticamente rimase solo, per la maggior parte delle ditte, la necessità di procurarsi un minimo di contanti in nero per poterci pagare…udite, udite…
gli straordinari agli operai !
I quali oggi come oggi, anche i più “rossi” e sindacalizzati, si rifiutano di fare straordinari regolarmente remunerati “in busta paga”.

Ciò avviene perché la relativa tassazione dei maggiori emolumenti corrisposti risulta assai più alta, al punto che chi fa gli straordinari lavora di più per essere infine…
pagato di meno…! Come dargli torto ? In quanto commerciale io avrei avuto l’eventualità di “fare un po’ di nero” a questo scopo, ma non ne ho mai avuto occasione, innanzitutto perché i miei clienti rifiutavano ormai quel tipo di possibilità.

Oggi l’evasione credo sia senzaltro circoscritta ad ambiti ben precisi e delimitati:
la grande evasione gioca su complicati scambi di import-export, di rocamboleschi, organizzatissimi trasferimenti di capitali, di titoli, di proprietà, tutte operazioni assistite da supertecnici specializzati ed adeguatamente remunerati. La piccola evasione, che viene in pratica ed in gran parte ugualmente tollerata, soprattutto nel meridione, fa capo ad attività completamente “in nero”, incluso il “lavoro nero”…, mancata emissione di scontrini fiscali o fasulli, professionisti che non ti fanno la ricevuta fiscale, bensì lo sconto del 20% (quello che al massimo tu potresti recuperare scaricandoti la spesa relativa) e così via. Ci sono poi i giri di fatture false, ditte finte, nate ad arte solo per fatturare prestazioni fasulle, anche grazie ad ablissimi mostri della contabilità evasiva ed elusiva… Ma sono tutti fenomeni sempre più circoscritti e limitati.
C’è infine il fenomeno della corruzione di coloro che dovrebbero controllare e reprimere, che spesso si fanno comperare per chiudere gli occhi. Quando lavoravo nel settore petrolifero, dalle parti dei depositi costieri di Marghera, quanti finanzieri ricordo di aver visto, dotati di stipendi da fame, proprietari di auto che io, guadagnando almeno il doppio, non potevo certamente permettermi. Ricordo negli anni ’60
che un mio amico, funzionario di una società petrolifera, abitava un bell’appartamento in affitto, di proprietà di un ex brigadiere della guardia di finanza, che viveva di rendita essendo anche in pensione non ancora quarantenne !
Ricordo poi quando a metà degli anni ’70 scoppiò lo scandalo, tra Marghera e Treviso, del contrabbando dei carburanti, complici militi della finanza e funzionari dell’ UTIF (Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione). Saltò fuori che c’erano autobotti che con lo stesso documento di trasporto facevano anche 3 viaggi nella stessa giornata ! Ciò che in Euro attuali significherebbe evadere almeno 40mila euro di imposta di fabbricazione, al giorno e per autocisterna ! A Como, in zona Chiasso, dogane per la Svizzera, non ricordo chi mi raccontò di ex…, andati in pensione quarantenni e passati poi al servizio di Istituti di Credito vari per fare gli “spalloni” all’incontrario, di capitali dall’Italia alla Confederazione… sfruttando la loro introduzione presso gli ex colleghi delle dogane.

Ma alla fine , mettendo insieme tutto quanto, pur essendo grave e deleterio, il fenomeno “evasione” pesa sui deficit delle’erario Italiano enormemente di meno che non gli sprechi, il peculato e le pessime gestioni dell’amministrazione pubblica. La grande voragine del debito Italiano è stata progressivamente determinata, in massima parte, dai politici e dai loro “clienti”, sponsor ed elettori. Sponsor in quanto beneficiari di leggi, decreti, provvedimenti specificamente attuati dai politici per favorirli, quindi riconoscenti in termini di “buste”, “tangenti”, “regali”,“donazioni”…, personali e / o di finanziamento ai partiti. Elettori in quanto ugualmente beneficiari di provvedimenti in termini assistenziali di ogni tipo: pensioni agevolate, abitazioni più o meno gratis, regimi fiscali di tutto favore, opere, vere o fasulle, sempre costosissime, spesso solo in parte realizzate e perlopiù male, dirette a favorire in maniera effimera ristrette minoranze, tradizionali “serbatori di voti” per molti politici, autentici mafiosi, se non di nome sicuramente di fatto !
Di queste conclamate situazioni, determinanti e significative per comprendere la storia d’Italia post bellica, si sono sprecate inchieste, articoli sui giornali, libri e documentari di denuncia, scritti, editi e pubblicati dalle firme più prestigiose, giornalisti, scrittori e mass media delle più diverse ed opposte tendenze politiche.

Ma tutto è poi continuato come e peggio di prima.

Peggio anche in quanto meglio studiato e più subdolamente attuato.


Una grande conquista, ad esempio, della politica moderna, è la strategia del consenso, tramite lo studio sistematico delle opinioni finalizzate all’orientamento dei voti elettorali. Qualsiasi provvedimento, dichiarazione, atteggiamento debbano assumere, i politici oggi verificano assolutamente prima “studi d’opinione” strettamente finalizzati. Tecnica appartenente alla sfera della persuasione occulta bene o male derivata dagli USA, dove da oltre mezzo secolo impera.

C’è una scena in proposito molto emblematica in un recente e godibile film americano, “Iguardiani del destino" “ , in cui il protagonista, candidato al Senato che ha appena fallito la propria nomination, fa un bellissimo discorso ai suoi fans, in cui denuncia il fatto di aver speso ben 7.300 dollari, pagati ad un consulente, per sapere come dovevano essere le : “scarpe” da indossare: “di colore nero, non troppo nuove, né troppo lucide, dovevano dare l’idea del vissuto con impegno, della pulizia, ma senza indulgere alla ostentazione leziosa. Dovevano piacere agli operai così come ai colletti bianchi…”. Oggi la massima preoccupazione dei politici è questa : l’ “Immagine” da rendere al proprio potenziale elettorato, ovviamente ai fini di adeguarla al loro consenso, conoscere i cui orientamenti è quindi fondamentale ! Da molti anni ormai si sprecano dunque, a spese dei contribuenti, costose “indagini d’opinione” sugli argomenti più disparati, aventi comunque una qualche attinenza su quale “modus operandi” ( e non operandi…) i politici debbano addottare. Con l’eccezione di qualcuno, tipo Berlusconi, che è sicuramente uno dei clienti più attenti ed esigenti dei maggiori Istituti di ricerca, ma che poi spesso finisce per sacrificare la preziosa informazione avuta solo per il banale divertimento della “battuta d’effetto”, dell’allusione ammiccante, della “ganassata alla Berlusca", per cui finisce spesso con l’orinare fuori dal vaso…

Ma il bello di questo sistema plagiario è che pretendono di farcelo passare come massima espressione della “democrazia”: quegli studi non vengono ufficialmente fatti
per favorire i comportamenti informati dei politici, ma per conoscere la “volontà” della maggior parte della gente. La quale gente, per altro il più delle volte ignora o travisa quali possano essere le migliori opportunità per tutto quanto direttamente ed indirettamente la riguarda, circa argomenti di cui quasi sempre non sa assolutamente nulla o è completamente disinformata !
Ma è questo forse il principale diffetto della democrazia, difficilmente ovviabile, se non trascendendo in forme più o meno totalitariste di governo.
Certamente è assai più facile “condire” il popolo dandogli (ma assai più spesso facendo finta di dargli…) ciò che lui crede sia il meglio, che non convincerlo altrimenti su altre diverse maggiori, reali opportunità.
Tutto ciò avviene poi abbondantemente condito e supportato da quantità esorbitanti di retorica e demagogia, arti nelle quali i politici di successo sono soprattutto molto dotati, essendo poi invece il “buon governo” eventualità efimera e marginale.
Del resto il “popolo bue”, il “popolo allocco”, in definitiva “il popolo”, chiede inconsapevolmente, emozioni, gratificazioni, e modelli di riferimento in qualche modo etici, giusto quel “panem et circensem” che i Cesari Imperatori dell’antica Roma sapevano così bene “vulgare”.

Ed il “popolo italico” è tradizionalmente abarbicato a quei “valori”, che oggi corrispondono ai contentini su salari, pensioni e casa e sui divertimenti del football (che così bene ha sostituito l’arena dei gladiatori, aggiundovi
il gusto del campanilismo antagonista) e del gossip ad oltranza, ad ogni livello ed alla faccia di ogni possibile, sbandierata “privacy”. Ed è tutta una gara tra TV e giornali per sbattere ad oltranza “il mostro in prima pagina”! Con forme di “spettacolo” vergognose, racappricianti, vomitevoli, quali vengono propagate con mostruose megacagate tipo “l’isola”, “la casa”, “gli amici di Maria De Filpiis” ecc..ecc…ecc…, ce n’è per tutti i…disgusti !

In questa totale, generalizzata strategia della disinformazione finalizzata a consenso
e distrazione, deviazione dai veri, scabrosi
problemi che ci riguardano, si inserisce alla grande il mito della EVASIONE FISCALE !
Il “dagli agli untori” per cui l’attenzione della gente viene artatamente deviata
dalle enormi magagne del malgoverno, dai megasprechi istituzionalizzati, dalle ruberie ad oltranza, legalizzate e non, dalle tassazioni palesemente inique e vessatorie, dalla sistematica presa in giro dei contribuenti, perlopiù “onesti” loro malgrado.

Un esempio per concludere: ho appena imparato che i CLANDESTINI, nell’uso comune buonisticamente definiti “immigrati”, che rimangono in Italia, hanno diritto, al compimento del 65 anno, senza mai aver versato una lira od un euro di contribuzione, ad una pensione di 500 euro AL MESE
PER 13 MESI ALL'ANNO !
Con la quale cifra molti ritornano poi “clandestinamente” a vivere in agiatezza al loro paese d’orgine, dove gli basta ed avanza, magari integrandola con l’orticello, la pesca e qualcosaltro. Io, dopo 40 anni di congrui e...dolorosi versamenti specificamente mirati, percepisco dall’Enasarco una pensione che non arriva a quell’importo ! E mi salvo solo grazie ad una più adeguata (se pur costosissima) pensione INPS.

Ma mi raccomando:
fate ATTENZIONE AGLI UNTORI !!!


L’asino che scrive.


("Breve video dal film "I guardiani del destino")
VISIONE VIVAMENTE RACCOMANDATA !





sabato 13 agosto 2011

Paralleli: come la tortura...


PARALLELI:

La tortura del palo:

E’ forse la più atroce di tutte le infamie ideate dalle più perverse menti inumane !
La maggiore atrocità consiste nella sopravivenza della vittima anche per diversi giorni, nonostante la progressiva penetrazione del palo appuntito che, quando correttamente eseguita, finisce con l’attraversarne tutto il corpo, entrando dall’ano per uscire poi dalla bocca…
Sembra fosse una specialità dei Turchi Ottomani e Saraceni, che spesso si dilettavano ad impalare i nemici catturati: che venivano appesi, legati come salami, sull’esatta verticale di un palo appuntito, sulla cui punta venivano poi lentissimamente calate le vittime.
La sottile abilità dei torturatori consisteva nell’estrema lentezza della discesa della vittima. La quale, per non rimanere dolorosamente infilzata, lentissimamente, finiva inesorabilmente per scegliere da sola la “via” meno dolorosa, cioè la penetrazione in un foro già esistente nel corpo: quello dell’ano. In cui il palo penetrava con estrema lentezza, risalendo via, via nelle budella dell’intestino e degli altri organi: perlopiù lo stomaco, l’esofago, fino alla gola, spesso uscendo dalla bocca della vittima ancora viva, che finalmente terminava il suo terribile supplizio morendo soffocata.

Era la vittima stessa a guidare inconsciamente il percorso del palo, il meno lesivo per i suoi organi, all’interno del proprio corpo, avendo tutto il tempo di coagulare le emorragie interne provocate dalle inevitabili perforazioni degli organi non strettamente vitali, sopratutto le innumerevoli curve del tubo digerente.
Alcuni baldi “crociati” trasferirono poi questa piacevole esecuzione ai Gesuiti della Santa Inquisizione, che cercò di perfezionarla con varianti se possibile ancora più atroci.

La vecchiaia:

E’ la più subdola malattia dell’organismo umano.
Arriva perlopiù con estrema lentezza, un acciacco dopo l’altro, inavvertitamente e quasi inconsapevolmente, partendo silenziosa quando si è ancora giovani, forti, sostanzialmente “sani”: un dolorino qua, uno là…Passeranno ! E quasi sempre passano, tranne rimanere latenti, nascosti, come in agguato, per attaccare alla prima trascuratezza, al primo incidente occasionale, alla prima trasgressione.
Dolori “reumatici”, problemi digestivi, costipazione dei vari organi, raffreddori persistenti, disturbi di varia natura ricorrenti…
Segnali del nostro organismo che si sta indebolendo, le nostre difese stanno perdendo colpi, gli eccessi del nostro stile di vita non ci sono più perdonati da quell'invincibile “giovinezza”che ci aveva sempre difeso ed aiutato, facendoci praticamente sentire…immortali !

E’ un processo di deterioramento normalmente lentissimo, soprattutto nei primi decenni di vita che vanno oltre i 30 – 40 anni. Poi purtroppo il ritmo degli acciacchi aumenta in progressione, ma non è quasi mai tale da creare un’allarmata presa di coscienza: sempre o quasi si crede che “anche questa passerà”, un po’ di riposo, un po’ di dieta, qualche farmaco, una vacanza antistress (ultimamente assai di moda), e finiremo con il tornare come prima, meglio di prima !
Ciò che normalmente quasi sempre accade, almeno in parte, o così ci sembra.

Il peggio arriva dopo i 60, soprattutto i 65 anni, età non a caso ufficialmente considerata, nei paesi più evoluti, come vero inizio della “vecchiaia”.*

Dopo i 65 infatti, gli acciacchi aumentano progressivamente, una botta via l’altra, e ti rendi conto che non è più solo una “fase transitoria”, che poi passerà, regredendo con un ritorno alla normale miglior forma di salute.
Certi acciacchi, certe patologie che ti capitano allora non sono più di tanto regredibili. Si, le puoi curare, tenere sotto controllo, ma fondamentalmente ci devi convivere:…e finisci con l’accettare…la perfida, lenta penetrazione del palo…

Anche perché inizialmente si tratta di compromessi accettabili con il tuo precedente stile di vita: basta con il tennis e con il footing, ma puoi pur sempre nuotare ed andare in bicicletta; sciare solo con molta calma, meglio il fondo, ma leggero…
Lunghe passeggiate sono ugualmente consigliate…, ma tutto “senza esagerare”.
Attenzione al cibo, pasti leggeri ! Sopratutto la sera…e moderare molto l’alcool (non più di un bicchiere di vino al giorno), il grappino te lo devi dimenticare e anche il caffè: massimo uno al giorno, meglio se niente.

Sesso? …e volentieri…Si, una volta !
Ma ora, che avresti bisogno di un aiutino, una pillolina blu…non trovi un cane di medico che si prenda la responsabilità:”Si, in teoria lei potrebbe usare il Viagra, ma sa, è meglio che senta il suo Cardiologo…
Il quale conferma, ma aggiunge “però non vorrei che le venisse la tachicardia…”
Anche a chi gli hanno messo il pacemaker perché bradicardico all’eccesso !
(Piccola indagine svolta: non riesco a trovare un anziano, cioè over 65, che gli abbiano permesso il Viagra, farmaco per altro nato nato per curare alcune forme di cardiopatia !)

In compenso non ti devi dimenticare di assumere tutta una serie di medicine che ti aiutano a sopravvivere, più che non a “vivere” e che magari ti inibiscono pure la libido !

In poche parole i “piaceri della vita”, quelli più tosti, che secondo G.B.Show (ma l’attribuzione non è certa), “sono immorali, sono illegali, oppure fanno ingrassare”…, beh quei piaceri lì te li dimentichi.

Ti resta gusto l’amore per i nipotini, se sei fortunato di averne, e ben poco altro.

Così, pian piano, quasi impercettibilmente, perdi sempre più terreno, le tue capacità fisiche e mentali regrediscono, quasi senza che tu te ne accorga, ma lasciandoti tutto il tempo di rassegnarti, finchè ti ritrovi a sbavare su una poltrona a rotelle e se ti capita di incrociare uno specchio ti metti ad urlare biascicando“aiuto, ma chi ha fatto entrare in casa quel vecchio rudere mostruoso !?!?”

Il fatto è che il palo ti è ormai arrivato nell’esofago: ti sta tirando le cuoia e tu ti ci aggrappi con tutte le tue forze, cioè le pochissime che ti sono rimaste.
E probabilmente se tu avessi ora a portata di mano un’arma per spararti in testa e farla dignitosamente finita, finendo di soffrire una vita ormai indegna di definirsi tale, non avresti il coraggio di farlo.
Quell’arma che sempre ti eri augurato di poter infine usare in una situazione del genere, o perfino meno grave.
Amen.

Chiedo scusa per la tristezza dell’argomento, perfino peggio che non parlare di attualità politica…!
Ma, come diceva il grande Bertrand Russel: “

"Quando morirò sarò niente di niente e nulla di me sopravviverà. Non sono più giovane e amo la vita. Ma mi rifiuto di vivere tremando di terrore al pensiero del nulla. La felicità non è meno vera perché deve finire, né il pensiero e l’amore perdono il loro valore perché non sono immortali”.
(dal suo libro:”Perché non sono Cristiano”)

Qui sotto, per rialzare il morale dopo sì grevi considerazioni, un breve divertente video dal film "L'armata Brancaleone", che finisce appunto "impalata dalli Saracini"...



L’asino che scrive

*Vecchiaia: Alcuni parametri dell’ O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità):
da 65 a 75 anni siamo considerati “young old”(giovani vecchi), da 75 a 85 “old”(vecchi), dopo gli 85 “old old”(vecchi vecchi, l’equivalente di decrepiti).
Ovviamente quelli che ci arrivano.
Da 65 a 75 sopravvive circa il 70%, da 75 a 85 il 50% dei rimasti.
Dopo si và su numeri di una sola cifra.

(L'Armata Brancaleone "impalata")

mercoledì 3 agosto 2011

SPREAD...pardon !


SPREAD !
Ma che cos'è, questo famigerato indice negativo che ogni giorno i mass media ci sbattono
in faccia ?
Nello specifico è la differenza di rendimento, in pratica di "valore", tra i BOT Italiani e quelli di un altro Paese CEE, ad esempio la Germania.
I BOT Tedeschi, sono i più citati nel paragone con quelli Italiani perchè assai più quotati. Sono cioè quelli che rendono di meno !
Si, può essere un non senso per noi, gente comune...
Il fatto è che quelli Italiani rendono molto perchè il loro valore è fortemente svalutato in termini di..."fiducia" nel futuro.
Sembra ancora più difficile...!
Proviamo a girarla in altri termini: i BOT corrispondono al debito pubblico del Paese, che per l'Italia è ormai tanto elevato per cui lo Stato è costretto a pagare a chi lo finanzia (i titolari dei BOT) gli interessi più alti: oggi il tasso di resa dei BOT Italiani e di oltre il 6%, mentre quelli Tedeschi non arrivano neppure alla metà (ma sono assai più sicuri !).

SPERAD è appunto la misura di tale differenza: tra la resa dei BOT Italiani e, ad esempio, quelli Germanici.
Lo Spread tra Euro Bot Tedeschi ed Italiani è tutto a vantaggio dei primi, che rendono assai di meno, ma sono proporzionatamente assai più sicuri.

In altri termini ancora, si potrebbe anche dire che lo Stato Italiano ha un disavanzo ormai tale per cui è costretto a pagare interessi tali che non gli permetteranno mai di azzerare il suo deficit !

E la prospettiva di disastro è in gran parte qui !

Ma a quella si aggiungono gli ondivaghi andamenti delle "Borse", che anche agli "spread" sogliono fare riferimento.
In effetti analogo riferimento veniva una volta fatto con le "valute".
Ciò che ancora avviene, ma in ambito Europeo (CEE), cioè in situazione di Moneta Unica = Euro, il valore di"spread" sostituisce quello della moneta.
Basta in realtà ricordare che fino a dieci hanno fà la moneta di riferimento per la Borsa Italiana poteva essere il Marco "pesante", mentre oggi l'analogo parametro è lo "spread" tra i Titoli di stato dei due Paesi.
Almeno, io l'ho capita così.

Ma temo anche di aver capito qualcosaltro.

Sicuramente che, come al solito, ci sono grandi speculazioni borsistiche (e non solo) in atto su questa faccenda ed altre correlate.
Che i conseguenti danni, come al solito, dovremo pagarli noi.
Che solo qualche settimana fà la parola "spread" era strettamente riservata ai custodi della Finanza ed a giornali tipo "24 Ore", mentre oggi ci manca poco di ritrovarla anche sulla "Gazzetta dello Sport", che con "24 Ore" ha giusto una vaga coloritura in comune.
Che solo alcune settimane fà la maggioranza al potere, ben lungi dal paventarci dolorose manovre economiche, ci rassicurava sul buon andamento della nostra economia e parlava di abbassarci le tasse !
E che l'opposizione non si sognava neppure di ritirare in ballo, tra le tante magagne, il disastroso baratro del debito pubblico Italiano, tale ormai da decenni, dedita più che altro a stigmatizzare i comportamenti sessuali del premier Berlusconi.
Come mai ?

Quali sono poi le cause di questo spaventoso debito, che supera ormai abbondantemente tutta la ricchezza prodotta ogni anno nel Paese ?
Gli sprechi ed il peculato dei politicanti corrotti ed incapaci ?
Il clientelismo che porta la spesa pubblica Italiana a livelli folli, che neppure la Grecia...?
L'assistenzialismo che vede milioni di giovanissimi pensionati, di sanissimi invalidi, di incaricati pressochè nullafacenti ma profumatamente pagati ?
Miliardi e miliardi e miliardi buttati, sopratutto al "Sud", eternamente,
immancabilmente e costantemente, sempre bisognoso di "aiuti" ?
No, miei cari, NO !

La vera causa, statene certi è sopratutto una, anzi quasi solo quella:
L'EVASIONE FISCALE !!!
Che costituisce ormai da sempre l'alibi di chi ci governa, la chiave di volta dell'antica strategia, già così ben raccontata anche dal Manzoni, quella del "DAGLI AGLI UNTORI" !

Evasione fiscale che sicuramente esiste, non è irrilevante e andrebbe combattuta, ma la cui incidenza reale diventa quasi trascurabile nel contesto generale degli sperperi di chi gestisce lo Stato !
Ma di questo ne riparleremo, se vorrete. Perchè merita.

L'asino che scrive.