Hanno salvato l'Italia., forse anche l'Europa !
E l'avrebbero fatto salassando, al solito, coloro che era più facile disanguare, risaputamente deboli, già anemici, inevitabilmente tutti già "schedati" da fisco, INPS, Catasto, Comuni, PRA , ecc...
Premiando alla grande l'astuzia di coloro che non risultano, che mantengono i capitali all'estero, che lavorano e vivono in nero ed hanno anonimo persino il cellulare.
Un paio di casi emblematici di cui ho notizia, non i soliti ricconi mafiosi, ma gente comune, piccolo borghese.
Uno è commesso nel negozio di parenti, ufficialmente disoccupato cronico (perciò acchiappa sussidi e benefici vari), non ha conto corrente, nè carte di credito o bancomat, nulla. Tutto intestato alla moglie, che svolge un ben remunerato lavoro regolare Gira solo contanti, che conserva sotto il matterasso.
Il risparmio ovviamente ce l'ha in Svizzera.
L'altro è un ex funzionario dello stato, già babypensionato a 40 anni, poi passato a fare lo spallone alla rovescia, di capitali Italiani verso la Svizzera, dove ha finito anche lui con l'avere un discreto tesoretto (centinaia di migliaia di franchi svizzeri) che ancora conserva nel Canton Ticino.
E come loro tanti.
Che alla luce dei “proveddimenti risanatori” del nuovo Governo "Tecnico" hanno avuto, una volta di più ragione !
Ieri sera da Vespa MM (Big Mario) ha raccontato, con aplomb ineffabile e molto convincente, le sue ottime ragioni e credo proprio che dopo questa esternazione la sua grande popolarità, che era leggermente scesa, sia ritornata a salire. Altrettanto convincenti sono stati i suoi ministri, innanzitutto Passera, che in seconda serata hanno continuato il racconto del perchè e per come.
Annunciando altri importanti provvedimenti, più lenti e macchinosi da addottare, che non dovrebbero più appartenere alla categoria dei salassi, ma costituire comunque importanti risparmi (indispensabili!) della spesa pubblica e/o produrre comunque notevolissime entrate grazie alla dismissione di un iummenso, costoso ed inutilizzato patrimonio pubblico.
Ma intanto la grande squadra di supertecnici messa insieme da SuperMario è soprattutto riuscita ad inventare l’ennesimo aumento della benzina.
Che costa ormai due volte e mezza più di dieci anni fa, quando c’era la lira !
Ciò significa che il potere d’acquisto degli Italiani in dieci anni, molto anche grazie all’Euro, è diminuito del 150% , essendo da sempre il valore della nostra moneta, fossero lire piùttosto che euro, strettamente correlata al costo dei carburanti, cioè del petrolio supertassato !
Tornando agli annunci degli altri provvedimenti, nella categoria "risparmi" basta pensare alla costosa pletora di enti inutili, di scranni esistenti solo in funzione di una burocrazia Kafkiana, di cariche ed incarichi costosissimi, assegnati ovvunque per favorire amici, parenti, grandi elettori, raccomandati ed affini.
Per la categoria "dismissioni" non si tratta di esitare Musei e Monumenti Nazionali, nè parchi naturali o simili, ma tutta una serie di edifici, terreni, proprietà demaniali spesso fatiscenti, inutilizzate ma comunque costose da mantenere. Per le quali volendolo sarebbe facile e remunerativo trovare acquirenti interessati ad utilizzarle opportunamente (con adeguati, ma non "castranti "vincoli di recupero e destinazione), od altrimenti sponsors interessati ad abbinare il proprio marchio ad interventi risanatori a loro carico.
Si continua a parlarne ormai da decenni, ma nulla si fà o si riesce a fare.
Anche per timore delle inevitabili barricate che verrebbero immancabilmente alzate dalle Sinistre, da Verdi, Ambientalisti, Italia Nostra ecc..., tutti preoccupati soprattutto del "business" che ne deriverebbe per gli sporchi capitalisti interessati.
Perchè per loro il "business" è sempre e assolutamente, in linea di principio da demonizzare. Ad eccezione di quello imboscato delle ” loro “Coop”, Associazioni varie…“no profit e delle loro…tasche personali…
Vedremo allora che cosa il nuovo Governo Tecnico saprà fare in questo ed altri importantissimi ambiti, oltre a bastonarci di tasse, che ha già dimostrato benissimo di saper fare alla grande.
Devo però dire una cosa molto brutta, fare una previsione decisamente negativa, perciò mi titolo "crepi l'astrologo".
Io temo che siamo in realtà solo all'inzio di un’ "era" (tutti continuano a definirlo "periodo", ma per essere tale dura ormai da troppo tempo), in cui dovremo confrontarci con problemi di portata assai più ampia, molto difficili da risolvere.
L'era della "Globalizzazione Selvaggia", tale perchè di fatto incontrollata, ormai inarrestabile, comunque soggetta ad enormi interessi speculativi.
Non mi arrischio ad inoltrarmi nei relativi aspetti ed implicazioni tecniche, che sono in gran parte oltre la mia portata.
Mi limito a fare una banalissima considerazione: la ricchezza di un Paese è nelle sue risorse naturali e produttive. Il commercio, il reddito che deriva dagli scambi, sono solo secondari, o più esattamente"terziari" per definizione.
La piccola Europa non ha grandi ricchezze naturali (giacimenti, miniere, petrolio, foreste ecc...), sono anzi assai limitate. A parte l’Arte, i Monumenti, i Musei, le bellezze naturali, ecc..., là dove l'Italia è sicuramente la più dotata, per procacciare "Turismo".
Ci sono invece altri Paesi, sempre meno "terzi", in Asia, SudAmerica ed Africa, una volta "Colonie" Europee, che hanno immense ricchezze naturali, e stanno sempre più organizzandosi per gestirle in maniera totalmente autonoma ed autosufficiente. Stanno cioè diventando sempre più ricchi, alla faccia nostra.
La vecchia Europa ha, sopratutto aveva, con USA e Giappone, il monopolio o quasi del "Know How" tecnologico globale, nonchè grande parte di tutte le strutture produttive di ogni tipo, industriali, artigianali e perfino agrarie e zootecniche. Questo Know How negli ultimi decenni è stato progressivamente trasferito, nell'ambito dell'inevitabile globalizzazione, ai paesi terzi, innanzitutto agli immensi bacini umani di Asia, Cina ed India, cioè svariati miliardi di persone.
Il fenomeno è stato estremamente favorito dall'esiguità dei costi di produzione in quei paesi, dove il lavoro ha costi irrisori e dove non esistono o quasi i costosi apparati di sicurezza, protezione e garanzia generale delle attività produttive che invece pesano, giustamente, sull'Occidente evoluto.
C'è stata la gara, tra le Industrie di ogni tipo, a delocalizzare in quei paesi le proprie attività produttive. Altre invece hanno semplicemente cessato di produrre, hanno chiuse le Fabbriche e si sono trasformate in Mercanti, importatori di quei beni che prima erano loro a fabbricare.
Potrei fare una caterva di esempi in merito, dalle principali Industrie dell'Auto, all'abbigliamento, alle confezioni di qualsiasi tipo, sino al tessile
d'arredamento in cui lavoravo sino a due anni fà e che è rimasto letteralmente annientato dal fenomeno.
L'attività mercantile ed il terziario in genere da soli non bastano a creare tutta la ricchezza necessaria a mantenere in pari il bilancio di una Nazione.
Ci si può riuscire solo se la maggiore parte dei prodotti importati non vengano consumati all'interno, ma riesportati con adeguati valori aggiunti.
Ciò che si fà, almeno in parte, ma non sufficiente al pareggio tra import ed export. Anche perchè noi siamo i maggiori importatori al mondo di energia: innanzitutto petrolio e gas , che rovinano drasticamente i nostri conti !
E continueremo ad esserlo per molti decenni, grazie anche ai disennati, recenti esiti referendari. Il solare ? Campa cavallo (ma fà in tempo a crepare, la povera bestia, bruciata dal sole).
(stanno arrivando !)
In definitiva l'Italia è ormai un Paese di "Consumatori", in gran parte vecchi e disoccupati in qualche modo “assistiti”, dove lavora, ma sopratutto nel Terziario, solo un Italiano su tre. E di questi tre uno è dedito al...Pubblico Impiego..., la cui reddittività in termini di PIL è ben nota, perfino proverbiale.
In pratica, le attività veramente "produttive", cioè Industriali ed Artigianali, quelle che formano la vera ricchezza di un paese, sono sempre di meno, in drastico calo, sostituite da importazioni dall'Asia o da altri paesi ex "terzi".
Ha un bel dire Monti:"Comprate Italiano"...
Si, ma dove e a quali prezzi ?
Basta leggere le etichette dei prodotti e/o fare una verifca dei costi !
Si, compro una Fiat, ma dove è stata fabbricata ? In India o in Cina ? Se va bene in Romania, in Russia o Cecoslovacchia. O in Brasile.
E questo vale per Wolkswaghen, Pirelli e moltissime altre Marche di prodotti, di qualsiasi tipo.
Dovendo cambiare i pneumatici alla mia auto giorni fà mi sono rivolto al mio fornitore abituale, che trattandomi al meglio mi fà un preventico di 480 euro.
Perdo due ore su Internet ed alla fine azzardo l'acquisto di 4 gomme Nancang fabbricate a Formosa (dove vengono fabbricate anche gran parte delle gomme Pirelli!). Mi vengono spedite, trasporto gratis da Hannover: le ricevo dopo 4/5 giorni, perfette, al costo di 313 euro, iva (20% e non 21!) inclusa. Aggiungo 30 euro di montaggio ed ho speso in totale 343 euro, risparmiandone 137 !
Risparmio che, come altri sempre più necessari, mi aiuterà almeno in parte a compensare i nuovi costi della "manovra"...
Ma è questo un sistema, io temo, per cui stiamo precipitando in un baratro dal quale nessuna manovra potrà salvarci.
Finchè non torneremo a produrre vera "ricchezza".
Ma per farlo, un paese di vecchi e di bamboccioni, che dopo aver regalato agli asiatici gran parte del suo know how esporta ormai (gratis) sopratutto i suoi più preziosi giovani talenti, potrebbe dover prima essere costretto a toccare il fondo della vera povertà e solo allora forse ritrovare forza, motivazioni ed umiltà necessarie per rinascere, per ritornare ad essere competitivo.
Spero tantissimo di sbagliare.
Crepi l'astrologo !
Cioè
l'asino che scrive.
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