lunedì 15 giugno 2015

IL PAESE DELLE FAVOLE parte prima

RENZILAND E DINTORNI...TUTTO UN MONDO DI "FAVOLE"

IL PAESE DELLE FAVOLE   (prima parte)

Croza lo definisce “Il Paese delle Meraviglie”, e tale lo racconta, spesso assai abilmente, divertendo gli italiani che così esorcizzano lo scontento nella satira che mette alla berlina quei personaggi che di quello “scontento” sono causa ed
Croza Mattarella
ineffabili continuatori. Apprezzabili e talora impareggiabili le parodie di Bersani, di Bossi & Maroni, di Briatore, Montezemolo,
Razzi, Mattarella, Landini & Camuso ecc…Grande Croza, se pure spesso sbilanciato a sinistra…
 
Ma la favola dello "spread" è la più emblematica per definire il tema di questo post.

Da sempre gli italiani saturano le proprie più che legittime incazzature nell’acida risata di sketch satireggianti, che con comicità grottesca rappresentano i “tic” dei VIP, gli autorevoli personaggi che dovrebbero “rappresentare 
l’ “intellighenzia” dello Stato e dei suoi…” complici”. I quali da decenni hanno ben compreso che la “satira” costituisce un'innocua valvola di sfogo, assai più che non una qualche rivolta popolare, cui infine l’accumulo di scontento potrebbe dar luogo…Come dire “lasciamo che il popolo se la rida, mentre noi continuiamo tranquillamente a fotterlo !”.
Popolo di burattini che se la ride, ignaro di essere comunque manipolato

Star emergenti...
Lontani 60 anni i tempi in cui i bacchettoni RAI della gestione democristiana, prona ai vari Scelba, Fanfani, Rumor ecc..., cacciarono dalla TV Tognazzi e Vianello, allora comici emergenti, capaci di attirare davanti al piccolo schermo oltre la metà degli italiani che si divertivano a vedere l’innocente, banale satira comico demenziale di “Uno, due, tre”. Li cacciarono da un giorno all’altro, annullando in toto la trasmissione, forse seconda solo a “Lascia o raddoppia”, perché avevano osato parodiare ciò che si era appena visto in diretta TV il giorno prima: il presidente Gronchi che, al teatro dell’opera di Roma con il presidente francese De Grulle, finiva seduto per terra mancandogli dietro la poltrona su cui avrebbe dovuto sedere. E Vianello-De Gaulle si rivolgeva a Tognazzi-Gronchi, testè atterrato chiedendogli : “ ma chi ti credi di essere ?”. Un’innocentissima banalità che solo la stereotipa visione
"Ma lei chi si crede d'essere...?"
iperbacchettona delle formalità connesse al Potere Istituzionale allora in vigore, poteva condannare e reprimere con una censura così drastica e violentemente sproporzionata !

 
 Oggi è tutt’altra cosa: i VIP quasi si offendono se non costantemente dileggiati dalla satira dei media, quasi non fossero degni di  considerazione nel loro essere comunque “protagonisti” degli eventi. Solo pochi “gerarchi” altezzosi e suscettibilmente presuntuosi, possono reagire con stile fascistoide, come fece Dalema quando fu rappresentato da Forattini mentre “sbianchettava” nomi in lista-dossier Mitrokhin...
Dalema "sbianchetta" i nomi dalla lista Mitrokhin"(by Forattini)

Ma il “PAESE DELLE FAVOLE” è assai meno lezioso e divertente di quello delle “Meraviglie” Croziane: è un Paese di fatto ingovernabile, in cui  
...chiunque finga di governare...

chiunque finga di governare  
si preoccupa solo e sopratutto d'imbrogliare le carte, di confondere i fatti, di affumicare la realtà, d'illudere un “popolo” cui appartiene un elettorato sempre più rarefatto e meno disponibile ad abboccare alle infinite esche della distrazione mediatica, ai ricatti del buonismo ipocrita, alle menzogne della retorica, alle sparate della demagogia come metodo di comunicazione istituzionalizzato !

CHIUNQUE FINGA DI GOVERNARE !
in base ad un mandato che sempre più raramente corrisponde ad una democratica consultazione elettorale, alla quale partecipa ormai meno della metà dell'elettorato potenziale e la cui inutilità è ormai sancita e dimostrata nell'ambito di un sistema costituzionale blindato, che di fatto impedisce la reale possibilità decisionale per chi detenga l'autorità del Governo !
"Chi" detenga l'autorità ?
Nel Paese delle Favole l'Italia di oggi, di ieri e...probabilmente purtroppo di domani, la massima preoccupazione di chi finge di governare, ma anche dei suoi complici, cioè le tante FINTE OPPOSIZIONI, tutti legati a doppio filo, è la“continuità” di ogni e qualsiasi legislazione, essendo l'unico vero fine di tutti i “politicanti uniti” quello di restare alla “greppia”, di continuare cioè ad esercitare impunemente i loro infiniti vantaggi di
CASTA PREVILEGIATA !
Casta previlegiata, unita e solidale...tutti per magnare...

E per riuscire in questo nobile intento si sono, tutti o quasi, ampiamente specializzati nel 
RACCONTO DELLE FAVOLE
seguendo filoni nuovi ed antichi, tipici della storia di collaudati imbonitori: “venghino siori e siore, da questa parte...”, dove si vince al gioco delle 3 carte, dove
...venghino siori e siore...
si vende il farmaco miracoloso che guarisce ogni malattia, dove il ferro diventa oro solo a guardarlo, dove sempre si fa credito a chiunque, a partire però “da... domani”. Dove pesci e pani si moltiplicano all'infinito, dove un “adeguato” stipendio sia garantito a chiunque lavori o meno, purché sia “cittadino”..., dove per essere cittadini basta dichiarare di essere profughi perseguitati, dove le tasse scenderanno al 15, al 10, allo zero%..., dove si tornerà ad andare in pensione a 35 anni e la durata della vita garantita dallo Stato almeno sino a 100! Dove tutto ciò ed altro di meraviglioso ancora accadrà
...accadrà "domani"...
“domani”, cioè nel secondo semestre..., il prossimo anno..., dopo la prossima “manovra finanziaria...

Il PAESE DELLE FAVOLE ,
così raccontate nei particolari, seguendo le moderne tecniche dell'illusione mediatica al servizio della disinformazione e dell'imbonizione sistematica, continua nella prossima parte, con 
 
Ma stanno calando quelli che alle favole ci credono ancora...

l'asino che scrive


Nessun commento:

Posta un commento