giovedì 1 marzo 2012
CHI TOCCA I FILI...
Alta tensione: se questo è un martire...
...chi tocca i fili è un pirla !
Come tutti quelli che gli vanno dietro !
Ma il bello della faccenda è che se un pirla di 37 anni suonati si arrampica su di un traliccio dell'alta tensione beccandosi una scarica finisce con il diventare un "martire".
La rozza valutazione qui sopra espressa dovrebbe costituire banalità estrema del sentire comune (e probabilmente la è), ma l'ipocrisia buonista del soft politicamente corretto tende fortemente a censurarla, nel timore di essere tacciati di "fascismo reazionario" o perfino di "leghismo becereo".
Cioè delle usuali etichettature per cui la sinistra in genere sistematicamente aggredisce chi da lei dissente, si permette di criticarla o anche solo manifestare opinione diverse !
Ma la cosa più grave è che la solita ristretta minoranza facinorosa di esaltati, gran parte dei quali votati più a violenza e turbolenza più che non alla protesta civile, riesce una volta di più a commettere impunemente gravi azioni illegali, smaccatamente criminali, lesive e perfino distruttive della cosa pubblica e privata, comunque contrarie all'interesse della collettività democraticamente costituita in larga maggioranza.
I criminali impuniti della violenza nei cortei e nelle manifestazioni di piazza sono sempre gli stessi, che si tratti di dare l'assalto ai cantieri dell'alta velocità, che si tratti di aggredire con il lancio di estintori e molotov le camionette dei carabinieri ai G8, che si tratti di randellare ed accoltellare i tifosi della squadra avversaria allo stadio...Sono sempre gli stessi !
Hanno cioè la precisa connotazione dei disadattati associali, teste calde cariche di odio e rancore verso tutto e tutti, perlopiù immotivati, se non per una educazione sbagliata, in un ambiente sfavorevole perchè carente o squilibrato, spesso caratterizzato da eccessi di permissività e consenso gratuiti.
Il pensiero comune non ha perlopiù il coraggio di condannarli come meriterebbero, probabilmente succubo di un lungo retaggio psicologico che ha le sue radici nella retorica dell'antifascismo patentato, nel timore tuttavia latente del brigatismo rosso (e/o nero, che fosse), dei "giovani che sbagliano"ma vanno comunque perdonati, nel sinistrismo dei "diversi" per definizione che sempre e comunque hanno preteso di avere sempre ragione, anche in quanto omologati ad essere“più uguali degli altri”nel loro sentire di derivazione bolscevica !
La morale corrente non ha il coraggio di condannarli e sopratutto di ridimensionarli come con meriterebbero, cioè trattandoli ad esempio con il potente getto di idranti caricati con liquami di porcile e non di acqua...
Io capisco e condivido che possano, anzi debbano esserci in una democrazia, minoranze dissidenti, che protestano e si fanno sentire, ma nei limiti permessi dalla legge e dalla civile convivenza.
Posso anche accettare la disobbedienza civile, non violenta, alla maniera di Ghandi e di Bertrand Russel, ma non sono assolutamente disposto a giustificare in alcun modo chi, attrezzato di caschi, mazze, coltelli, molotov e chiavi inglesi, mascherato di passamontagna, parte sistematicamente alla carica dei tutori dell'ordine, incendiando e distruggendo tutto quanto trova sul suo cammino: beni della collettività, auto e vetrine di privati incolpevoli, cassonetti delle immondizie ed altro ancora !
In democrazia dovrebbe sempre essere preminente il volere della maggioranza determinata da libere elezioni. Per mutare eventualmente la quale esistono appositi strumenti legali, compresi i referendum popolari (che se fossero resi assai più rapidi ed immediati, tipo Confederazione Elvetica, oggi facilmente grazie all'elettronica, sarebbe molto meglio).
Ci troviamo invece ad assistere al vergognoso spettacolo dei massmedia che arrivano quasi a compiangere il "povero giovane, eroe e mertire dei dissidenti, immolatosi sull'altare sacrificale della protesta...."
Ma che cavolo...!
La cruda realtà ha visto altrimenti un datato pirla che è andato innavertitamente e suo malgrado ad abbracciare i fili dell'alta tensione, a dieci metri di altezza.
Se questo è un martire...
L'asino che scrive.
p.s. (ultimissime della cronica): le TV hanno passato ieri un video per cui si assiste alla vergognosa provocazione di un becero manifestante che insulta in ogni modo possibile un poliziotto, vituperandolo in un faccia a faccia verbale per cui l’agente di polizia non fa una piega, non reagisce in alcun modo ed assiste impassibile alla aggressione. Conclusione:il poliziotto riceverà un encomio per il suo sangue freddo ! Ma nulla si dice di provvedimenti presi verso l’aggressore !!!
Morale: oggi per essere considerati “eroici” bisogna lasciarsi ricoprire di merda da lazzaroni infingardi che trovano nella violenza la loro migliore vocazione di vita.
Guai a reagire, anche solo arrestando i provocatori per i loro gravi insulti !
Si finirebbe per essere stigmatizzati da qualche “magistrato democratico”, pronto
ad infierire sulla polizia “fascista” ed a gratificare i bravi giovani che attuano la protesta, comunque sia, nei confronti del”prevaricante sistema capitalistico reazionario”…
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