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Tutto quello che dovreste sapere e che nessuno vi racconta: |
Il problema dell'accumulo
L'energia elettrica fù' una delle prime forme di energia utilizzate nel mondo moderno
e coincide grosso modo con l'inizio dell'era industriale, preceduta solo dalle
macchine a vapore.
Già prima esistevano macchine mosse dalla forza dell’acqua, dal
vento, dagli animal e dagli uomini
(sopratutto se schiavi), come ad esempio i mulini in grado di trasformare in
vari modi il movimento rotatorio impresso alle loro pale dalla spinta
dell'acqua e del vento.
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Mulino ad acqua |
L'elettricita' viene tradizionalmente prodotta tramite turbine
ruotanti, azionate dalla spinta procurata da diverse fonti: la caduta
dell'acqua (idroelettrica), il soffiare del vento, il vapore conseguente
l'ebollizione dell'acqua, riscaldata in grandi caldaie bruciando vari tipi di combustibile:
il carbone, i derivati del petrolio, il gasnaturale, o perfino legna ed i piu'
svariati rifiuti destinati all'incenerimento.
Anche la fissione dell'atomo permette lo stesso risultato, in
quantita' notevolissime ed a costi alla lunga assai contenuti, ma determinando
problemi di sicurezza, sia in fase di produzione che di smaltimento delle
scorie, la cui gestione continua ad essere oggetto di accese discussioni,
polemiche ecc..., sopratutto in alcuni paesi come l’Italia.
Il motore elettrico e' una delle macchine piu'semplici ed a
maggior rendimento che ci siano.
Va soggetto a forme di usura limitate e richiede manutenzione
minima, praticamente inesistente se paragonata ai motori a combustione interna,
consentendo livelli di potenza ottimali, a costi molto ridotti sia di
realizzazione che di esercizio, con un ingombro molto ridotto ed una durata sicuramente
competitiva. Inoltre e' di per se silenziosissimo ed affatto inquinante.
In effetti i motori elettrici svolgono con assoluta discrezione ed
in economia quasi ogni tipo di lavoro in ogni ambito dove sia disponibile
sufficiente energia elettrica: ascensori, elettrodomestici, sistemi di
sollevamento, apparati produttivi industriali, tramvie, ferrovie,
metropolitane, funivie...In pratica tutto cio' che puo' essere raggiunto,
servito ed attrezzato con l'energia elettrica.
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Motore elettrico |
Le Fonti Alternative.
Da svariati decenni l'energia elettrica viene anche prodotta con
sistemi antinquinanti, in assenza di emissioni di qualsiasi tipo, utilizzano
fonti di energia rinnovabili: le spinte del vento e dell'acqua,
il sole, i combustibili gassosi o liquidi di derivazione
vegetale (bioetanolo).
Il Fotovoltaico ha avuto e continua ad avere un notevolissimo incremento,
sopratutto nell'utilizzo per piccoli impianti, di potenza fino a 20 KWh,
funzionali ad abitazioni individuali e piccole attivita' di tipo artigianale,
agricolo o commerciale.
Tale sviluppo, sopratutto in determinati paesi, consegue diiversi
fattori: il fortissimo abbassamento del costo degli apparati produttivi ( pannelli
solari ed inverter); l contributi talora notevole, offerti o promossi dalla
Pubblica amministrazione, in termini di "scambio sul posto" o
risparmio fiscale; l'educazione e la sensibilizzazione ad una coscienza e
conoscenza dei problemi collegati a produzione e consumo di energia (inquinamento ambientale,
esaurimento delle scorte mondiali, dipendenza economica dai paesi produttori
ecc...)
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Pannelli solari fotovoltaici |
Effettivamente i valori raggiunti dal fotovoltaico, in termini di
resa in funzione dei costi, possono considerarsi moderatamente interessanti e
sono suscettibili di ulteriori miglioramenti nel medio termine. Cio' che unito
ad una relativa, parziale indipendenza dai tradizionali enti erogatori di
energia, anche a causa dei probabili, consistenti aumenti dei costi
dell'energia convenzionale, promuove adesioni ed investimenti, al punto che in
Italia quello del Fotovoltaico e' stato forse l'unico settore ad avere
incrementi nel corso degli ultimissimi anni.
Il fotovoltaico non e' solo "luce" e funzionamento dei sempre piu' tanti
elettrodomestici, bianchi e neri, grandie piccoli, che affollano le nostre
case. Il fotovoltaico puo'provvedere anche ad un'altra necessita', delle
piu'costose nel bilancio delle nostre abitazioni: il riscaldamento ! Ad
esempio grazie all'utilizzo di evolute "pompe di calore", oggi
in grado di climatizzare le nostre case a costi competitivi e funzionali con
temperature esterne di oltre - 20 gradi ( ma solo nel caso in cui l'energia per
farle funzionare sia prodotta ai costi del fotovoltaico e non a quelli che
addebita l'ente erogatore dell'elettricita').
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Pompa di Calore Inverter (Caldo-Freddo) |
Il fotovoltaico potrebbe inoltre risultare determinante per la
produzione di energia necessaria ai consumi delle ...
"auto
elettriche"...
Le quali tuttavia ci vengono ormai da diversi anni sempre
raccontate sul punto di diventare concretamente disponibili, cioè valide,
praticamente interessanti per un uso vero, reale, effettivo. Cioe' a costi
competitivi rispetto ai tradizionali motori a combustione interna e dotate di autonomia, batterie, sistemi
di ricarica ecc...realmente pratici, affidabili, economici !
Ciò che purtroppo in verità continua a NON essere !
Parlando di vere auto totalmente "elettriche" i
vari, costosissimi modelli presentati, perlopiu' in "anteprima", sono
dei "prototipi"o poco piu', le cui ipotesi di prezzo vengono
accennati con imbarazzo, dato l'improponibile valore che dovrebbero indicare.
Autonomia estremamente limitata, l'equivalente di 5 o 6 litri di carburante, ma
con batterie pesanti qualche quintale !
Tempi di ricarica pari a svariate ore, durata delle batterie troppo
limitata, quale che siano i parametri
considerati, costo delle batterie pari a circa la meta' del valore totale
dell'auto !!!
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Auto totalmente elettrica |
Ci sono 'vero continui miglioramenti, ma in pratica solo faticose
limature, piccoli aggiustamenti, tutti comunque relativi ai sistemi gia' in
essere: batterie piu' evolute, che impiegano l'assai piu' costoso Litio
anziche' il Cadmio o perfino il vecchio piombo.
Mentre invece i "motori" elettrici sono
eccezzionali, in grado di esprimere anche potenze da Formula 1, consumi
ridotti, prospettive di durata pari ad almeno tre o quattro volte gli equivalenti motori
termici tradizionali. Inquinamento zero, manutenzione quasi zero,silenziosita,
totale, ecc... !
In altri termini il problema della mobilita' elettrica su strada, o
"gomma" che dir si voglia, sta
tutto esolo nell'
ACCUMULO dell'energia elettrica.
Cioe' nel suo stoccaggio in quantita' ed a costi tali da poter risultare competitiva con i moderni
motori Diesel, in grado di esprimere il doppio di cavalli e di NM* rispetto a
20 anni fa', consumando la meta'dil gasolio e di durare anche di piu',
silenziosi, relativamente puliti, elastici ed affidabili.
La vera, grande sfida sul fronte dell'ENERGIA SOLARE e' tutta
li, nell'ACCUMULO !
Il SOLE, sopratutto nelle zone temperate, quelle a maggiore
densita' di popolazione come l'Italia, abbonda per gran parte dell'anno, ma per
la maggior parte degli utenti l' energia e' purtroppo disponibile sopratutto
quando meno occorrerebbe ! E viceversa. Di notte, ad esempio, come d'inverno,
quando c'e' piu' bisogno di illuminare e riscaldare, il sole manca oppure
scarseggia.
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Serie di batterie destinate all'accumulo |
Lo stesso varrebbe per la ricarica delle auto elettriche, che come
la gran parte delle auto sono ferme la notte, quando potrebbero essere piu'
comodamente ed economicamente ricaricate con l'energia solare. Che di notte non
c'e'!
Tranne riuscire ad accumularla convenientemente.
Cio' che sarrebbe teoricamente fattibile utilizzando un...doppio
sistema di batterie, da spostare sull'auto, in cicli di ricambio, cioe'
movimentando qualche quintale di peso la sera e la mattina ed investendo altre
decine di migliaia di euro nell'ulteriore pacco batterie !
In tale situazione e sino all'avvento auspicatissimo di altre
soluzioni tecniche, radicalmente diverse, l'AUTO ELETTRICA integrale
resta una bella utopia, un gadget per ricchi sfiziosi, un edificante argomento
di retorica in bocca ai soliti demagoghi politicamente corretti !
Ma seppure in misura diversa cio' vale anche per ogni IMPIANTO
FOTOVOLTAICO ed EOLICO!
Che oggi puo', starsene fermo sul suo tetto, senza la
preoccupazione di restare inchiodato in giro per il mondo causa l'esaurimento
delle batterie...Che non ha. Almeno non ancora...
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Impianto eolico comunale di Varese Ligure |
Si perche'ora, dopo quello dei pannelli solari, sta partendo il
business dei
SISTEMI DI ACCUMULO.
In Germania, al solito, le instalazioni di ACCUMULATORI di energia
elettrica prodotta in via alternativa (pannelli solari fotovoltaici, generatori
eolici...), sono gia' in fase avanzata, in Italia gli installatori
specializzati li stanno sperimentando e proponendo.
Ma che cos'e' un Accumulatore di energia elettrica ? Non e'
altro che una grossa batteria (o sistema di batterie abbinate in serie) per
immagazzinare l'energia prodotta in eccesso quando non viene consumata per
usarla nei periodi in cui c'e' consumo ma manca la produzione (notte, assenza
di sole o di vento).
In pratica, per un uso unifamiliare' corrispondente a 3 - 6 KWh, l’ACCUMULATORE
consiste in una sorta di armadietto delle dimensioni di un frigorifero medio,
che contiene le batterie di accumulo e dispositivi elettronici per la gestione
dell'energia. Cio' che potrebbe essere quasi utile a consentire l'autosufficienza
energetica !
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Vari sistemi per l'Autosufficienza Energetica |
Ma i dispositivi di accumulo attualmente disponibili, anche i piu'
evoluti (e costosi...), hanno dei limiti di autonomia (quantità, di nergia che
possono accumulare), di durata delle batterie, ma anche di modalita' d' "utilizzo":
le batterie non dovrebbero essere scaricate oltre il 50% della loro capacita'
di accumulo, perche' cio' potrebbe abbreviarne la durata...
Cioe' sarebbe come avere un serbatoio di benzina da 50 litri, ma non poterne
usare più di 25 !
Considerato poi che la durata di un buon accumulatore e' oggi
garantita in massimo 5 6 anni ed il suo costo (riferito ad un impianto
monofamiliare medio da 4,5 KWh) e' di circa 4mila euro, il conto economico per
l'investimento ritorna ad essere border line, al limite dellaconvenienza !
Si tratta infatti di spendere circa 800 euro all'anno per il solo
impianto di accumulo, cifra che dopo 5 - 6 anni si riduce, perche' la spesa per
il solo nuovo pacco batterie scende sotto ai 3mila euro.
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Conti che non tornano... |
Considerato quanto sopra si puo'concludere che attualmente sono
disponibili impianti fotovoltaici affidabili, con una buona
capacita'produttiva, a dei costi accettabili (ma solo se integrati ed assistiti da contributi
statali adeguati).
Ma tutta l'energia che producono
è assai meglio venga immediatamente
consumata!
Perche' nell'attuale situazione, essendo stato annullato lo scambio
alla pari sul posto (ammesso che sia mai davvero esistito...), l'energia non
direttamente consumata e ceduta all'ente erogatore (ENEL) o chi per lui, verra'
ripagata con dei...bruscolini...!
Chiarisco: il mio nuovissimo impianto fotovoltaico da 4,5 KWh, di
ottima qualita' e posizionato al meglio, stando ai dati dell'inverter sta gia'
in inverno (poco sole) producendo tutta o quasi l'energia necessaria.
Ovviamente lo fa' sopratutto quando...meno ne abbiamo bisogno: di giorno,
con tanto sole, quando c'e' tanta luce e fa piu' caldo. Cio' che e' ottima cosa
per far andare lavatrice, lavastoviglie, forno elettrico, aspirapolvere, fon,
macchina del pane, pompe d'irrigazione per giardino, orto e frutteto, pompa del
depuratore e dell'idromassaggio..., avendo l'accortezza di usarli quando
appunto "c'e' tanto sole". Ma l'energia in piu', che
inevitabilmente avanza, viene automaticamente ceduta all'Enel, che tramite
apposito Istituto
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Un recentissimo impianto fotovoltaico da 4,5 KW |
Burocratico la contabilizzera' e ce la rimborsera' (con molta
calma) al valore di circa 12 - 13 centesimi di euro per KW., cioè ad un
terzo del valore ( 30-34 centesimi) che ci vengono altrimenti addebitati
per l’energia che necessariamente preleviamo dalla rete, quando il nostro
fotovoltaico non produce o produce poco, di notte, quando e' nuvolo', cioe'
quando normalmente avremmo piu' bisogno di energia, ad esempio per illuminare
e
riscaldare (tramite pompe di calore ad inverter appositamente installate),
in abbinamento all'impianto fotovoltaico).
In conclusione: e' oltremodo evidente che, cosi' come per l'auto
elettrica anche per il solare abitativo, artigianale, agricolo e perfino industriale
il problema di base resta quello dell’ACCUMULO !
Problema che purtroppo resta ancora tutto da risolvere ! O quasi.
Sicuramente dal punto di vista economico !
Per quanto riguarda i consumi abitativi, comunque stanziali, la
soluzione ci sarebbe, facilissima, economica ed assolutamente logica: lo
SCAMBIO
SUL POSTO ALLA PARI,
attuabile in
assenza di qualsiasi contabilita' e/o registrazione, con il contatore Enel che
gira in avanti quando si prelieva dalla rete eva all'indietro quando invece si
cede energia autoprodotta ! Tutto qui !
Ma ovviamente sarebbe troppo facile, troppo intelligente, troppo semplice, sicuramente poco
remunerativo, meno speculativo per l'ente erogatore. Per non contare tutta la BUROCRAZIA che si
eviterebbe ! Burocrazia addetta alla gestione dei rimborsi, tramite l'Ente
appositamente costituito, ed inoltre tutto l'altro sterile lavoro della
Burocrazia addetta al controllo delle detrazioni fiscali previste per
coloro che hanno installato l'impianto fotovoltaico.
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La nuova TESLA auto elettrica USA |
L'AUTO ELETTRICA
IL PROBLEMA DELL'ACCUMULO NELLA MOBILITA'
Se poi consideriamo la mobilita' individuale, auto e moto in
particolare, l'ELETTRICO non potra' mai affermarsi veramente finche non verra'
rivoluzionato drasticamente il problema
dell'accumulo, cioe' dei
costi delle batterie, della loro durata,
del loro peso ed ingombro, della loro limitata autonomia !
Progettisti e costruttori sembrano continuamente impegnati nella
ricerca di soluzioni, ma i problemi da risolvere paiono essere tuttavia enormi,
coinvolgendo appunto costi, durata,
peso, ingombro delle batterie e l’autonomia Da loro consentita !
Un'auto totalmente e solo elettrica, di quelle concretamente
disponibili sul mercato, costa mediamente il doppio di una equivalente a
combustione interna e cio' e'dovuto al costo degli accumulatori, le batterie.
Ha un autonomia mediamente pari ad un quarto di un'auto tradizionale.
Pesa qualche quintale di piu' (sempre a causa dellebatterie). Dopo qualche anno, cioe' dopo un certo numero di
ricariche, tutte le batterie vanno sostituite, al costo di parecchie
migliaia di euro !
Se si considerano tutti questi costi ed handycap risulta ovvio che,
a parte il teorico bearsi nella idea del supposto inquinamento zero*,
L'AUTO ELETTRICA NON CONVIENE ASSOLUTAMENTE !
Risultando invece assai piu' conveniente un buon diesel common
rail, moderno, leggero, a basse immissioni di particolato (anche meno di 100
gr./km), a bassissimi consumi (anche 20, 25 o perfino 30 km/lt.) !
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Boxer diesel Subaru very up to date |
* L'inquinamento
"zero" e' purtroppo una palla, perche' a parte tutto quello provocato
per ottenere lenergia necessaria a costruire l'auto elettrica e le sue
batterie, l'elettricita' usata per farla viaggiare e' normalmente prodotta
dalle tradizionali centrali a petrolio, gas, carbone, uranio (in Italia
importato dai Paesi d'oltralpe) e solo una piccola parte arriva dalle centrali
idroelettriche, dal solare, dal vento e dalle altre fonti alternative.
ENERGIA IDROELETTRICA ?!?!
Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse perche' un paese come
l'Italia, ricco di montagne e corsi d'acqua, abbia da decenni rinunciato
a sviluppare
nuove Centrali Elettriche !
Certamente sono costose (ma assai meno di quelle nucleari), non
inquinano, producono energia pulita e sono sicure (se ben fatte e progettate).
L'unico motivo che mi sovviene e' che i soliti politici cagasotto,
sempre "democraticamente" preoccupati dei loro elettori cagasotto,
soffrano della sindrome di Longarone, cioe' l'irrazionale timore del crollo di una
diga che in realta' non crollo' affatto e che dopo 50 anni e' ancora su,
perenne monumento e monito degli scriteriati criminali e speculatori infingardi
che la costruirono sotto un monte franante (il monte Toc) e la riempirono a
dismisura, per ottenere il massimo della produzione e dimostrarne la validita'
all'Enel che la stava comprando. Un disastro, una strage annunciati, la cui
incombenza era nota ma "politicamente" venne sottaciuta.
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La diga di Longarone dopo50 anni ! |
Ma disastri di questo tipo, dovuti alla criminale leggerezza degli
attori interessati, ne sono accaduti e ne continuano a capitare ad oltranza (dall'ICMESA
di Seveso' alla ILVA di Taranto), per non parlare della Centrale
a Carbone di Vado Ligure attualmente sotto inchiesta, dell'amianto e
di tante emanazioni disastrose criminalmente distribuite nell'aria, nell'acqua,
nei polmoni, nel samgue, nell'organismo di migliaia dipersone inconsapevoli !
Ed allora per questo smettiamo di "FARE" ? Blocchiamo il progresso,
ritorniamo a rinchiuderci nelle caverne alla luce delle torce, riscladandoci con
pelli animali e miseri fuochi di sterpi ?
In tutto il mondo ci sono piccole, grandi, enormi centrali
idroelettriche, in grado di rifornire energia pulita e sicura a decina,
centinaia di milioni di persone; centrali vecchie come quella della diga Hoveer
sul Colorado che data da 90 anni rifornendo tutta la zona di Las Vegas, nuove o
comunque recenti, come quelle realizzate in Cina (diga delle Tre Gole.) e quella
Della Rinascita, sul Nilo nel Nord Africa.
Un ultimo esempio: la vicinissima Austria, che con l'idroelettrico
sopperisce a tutte le necessita' interne, arrivando ad esportare energia,
all'Italia dei politicanti cagasotto, degli elettori cagasotto, che le
centrali le vorrebero, si, tutti,
ma per favore un po' piu'
in la ! Non cosi vicino a casa mia !
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La Diga Hoover sul Colorado per Las Vegas |
Affermo cio' a ragion veduta, sulla base di tutta una serie di
esperienze dirette.
Ne cito una ad esempio: nella valle in cui vivo da oltre dieci anni
ce' un torrente, tipico dell'appennino, che nella prima parte del suo breve
corso precipita tra alte montagne, in una stretta gola. In fondo alla quale la
valle si allarga ed il pendio diviene assai piu' lieve. In quel punto
d'innesto, che delimita la valle alta e stretta da quella piu' bassa e larga,
ci sarbbe la situazione ideale, da ogni punto di vista, per la realizzazione
di una diga, utile a formare un invaso
di una decina di milioni di mq., un lago lungo qualche km., largo mediamente un
centinaio di mt., per alimentare una nuova, piccola centrale idroelettrica,
in grado di sopperire alle necessità energetiche di buona parte dei comuni
valligiani. Un lago valorizzabile anche turisticamente, inserito nell’ambiente
adatto. L’opera avrebbe creato problemi logistici marginali, praticamente
irrilevanti, data l'assenza pressoche' totale di strutture di qualsiasi tipo
nel territorio da allagare.
A valle della supposta diga l'abitato e' rado e distante, il comune
capoluogo della zona rimane a 4-5
km.. Lo studio preliminare di fattibilita', eseguito
pochi anni addietro' e' costato circa un milione di euro. Molto probabimente
non se ne fara' mai nulla ! Perche'? Io resto convinto che il principale
motivo sia nel fatto che siamo un popolo di cagasotto, governati da politici
cagasotto !
Ne volete un esempio piu' esplicito, sempre nella stessa zona,
nello stesso ambito ?
In aggiunta e/o in alternativa al progetto della diga, sempre pochi
anni orsono si prospetto' l'idea di una
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Turbina elettrica alimentata a vapore |
Centrale elettrica alimentata a
legna ! Si, perche' la zona e' ricca
di boschi cedui in grado di alimentare, senza deforestarsi, la combustione
necessaria a produrre il vapore utile a far girare le turbine di una piccola
centrale di qualche magawatt. Ci sono inoltre svariati piccoli agricoltori che
potrebbero vataggiosamente procurare la necessaria legna da ardere. Cio'che
gia' fanno, ma in misura piu'ridotta, per fornire la tante abitazioni, come la
mia, che grazie ai moderni cammini a recupero di calore (rese di anche il 70%) provvedono
cosi'al riscaldamento in misura quasi totale. Inquinamento dalla combustione
della legna ? Bassissimo, inferiore comunque a quello del Metano !
Ma in ultima analisi gli amministratori cagasotto, fatta una breve
indagine fra la popolazione cagasotto, hanno deciso di...cagarsi sotto, rinunciando al programma !
Una centrale ? Qui nella valle ? Che fa del fumo ? Vicino a casa mia ? No ! Per
favore...
se proprio dovete farla andate da qualche altra parte...
L'Italia e' tutta piena di gente assolutamente d'accordo sullo
stesso fatto: le cose le vuole, ma se appena implicano l'ipotesi di un
minimo rischio o fastidio, le vorrebbe realizzare "da un'altra
parte"' adeguatamente lontana. Non c'e' niente da fare, siamo
troppo
democraticamente "intelligenti per capire" le cose piu' banali !
Ed e'sicuramente anche per questa ragione che siamo governati
come...siamo governati..
Ed allora, per quanto riguarda l'energia, in fondo risulta sempre
necessario farsi dissanguare dai petrolieri delle famigerate Sette Sorelle, da
quelli Arabi, dai gerarchi della mafia Russa (Putin e soci), ecc...Ed importare
dai Paesi confinanti l'energia delle centrali nucleari che noi, cagasotto, non
vogliamo assolutamente in Italia: la compriamo (cara!), la usiamo, ma per
favore che sia prodotta un po' piu' in la'...
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Centrale Nucleare di Beznau (Svizzera) |
(Che comunque dovese succedere qualcosa ne saremmo sicuramente e
totalmente coinvolti, esattamente come se fosse in casa nostra ! Come potenzialmente potrebbe accadere con la Centrale Svizzera di Beznau, che ci vende energia elettrica ed il cui rischio tuttavia incombe anche su di noi).
Certamente le alternative "naturali" e rinnovabili sarebbero di gran lunga preferibili..., ma di strada da fare per poterle rendere veramente "alternative", anche nelle
QUANTITA' NECESSARIE,
ci vorrà purtroppo ancora parecchio tempo, e il problema dell'ACCUMULO è sicuramente una delle conquiste ancora da realizzare !
L'asino che scrive.
P.S.: dimenticavo l'auto ad...Aria Compressa ! Non è una barzelletta, ma una realtà forse più vera dell'auto elettrica ! Infatti la Tata Indiana programma di produrne già 6.000 nella versione Nano entro quest'anno: costo sui 5.000 dollari, autonomia 190 km., velocità massima 110 kmh, ricarica al compressore (da 300 atmosfere !) in 3 minuti. Inquinamento zero e silenzio totale, costi irrilevanti: il motore assomiglia vagamente a quello a scoppio, con gli iniettori maggiorati che spingono ad altissima pressione l'aria nei cilindri, attivando così il movimento dei pistoni...Volendo una maggiore autonomia si può riscaldare l'aria (con apposito bruciatore a carburante) per ottenere maggior durata della pressione nelle bombole.
Certo che l'idea di andare in giro seduti su delle "bombe" caricate a
300 bar (atmosfere), 50 in più di quelle del Metano, non è forse il massimo della tranquillità...
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Tata Nano ad Aria Compressa |
Dopo di che si potrebbe perfino ipotizzare l'auto a...scoreggie, alimentata dai peti dei passeggieri, alloggiati in apposite "sedute" in grado di convogliarli direttamente verso il motore, un normale motore a benzina adattato alla combustione dei gas intestinali (molto simili al metano). Autonomia e potenza dell'auto resterebbero strettamente conseguenti le caratteristiche intestinali degli occupanti e della loro dieta...
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Scoregge a reazione, potenziata dalla combustione dei gas intestinali
A chi è interessato all'argomento consiglio la lettura del post
"Bioetanolo...ma quanto costa ?
su questo stesso blog :
http://thebrayingdonkey.blogspot.it/2012/01/bioetanolo-ma-quanto-costa.html
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