giovedì 27 marzo 2014

ROCHE & NOVARTIS: la grande porcata !

La maculopatia è una patologica degenerazione della retina che provoca cecità !

IL CASO AVASTIN

L'Antitrust ha comminato una multa da oltre 180 milioni di euro
alle due grandi case farmaceutiche, ritenute colpevoli di aver manipolato
le procedure di autenticazione di un prodotto estremamente meno costoso.
l'Avastin, il cui costo è circa 10 - 12 volte inferiore all'analogo farmaco contro la maculopatia prodotto da Roche e da Novartis, il Lucentis.
Colosso farmaceutico onnipotente...!

La Maculopatia è una diffusa morbosità, causa di cecità, che consiste in una progressiva perdita della visione a causa di "macchie" che sempre più fitte ingombrano la retina dell'occhio.

L'Avastin è un farmaco nato contro il cancro, rivelatosi poi molto utile a contrastare anche la maculopatia, quanto e più del Lucentis prodotto da Roche e Novartis. Il costo di una fiala di Avastin è sui 90 euro ed è supportato dall'ASL.
Per una fiala di Lucentis ci vogliono dai 900 ai 1.200 euro ! 1200 euro pro Roche&Novartis !
In una tale situazione Roche e Novartis avrebbero "manovrato" per ottenere che AIFA, l'ente che in Italia decide la prescrivibilità dei farmaci, ponesse fuori gioco l'assai meno costoso e più competitivo Avastin.
Avastin, 90 euro contro 1.200 di Lucentis...

Migliaia di pazienti a rischio di cecità si sono così improvvisamente trovati nella situazione di  non potersi più curare oppure sborsare, se in grado di farlo, migliaia di euro per sostenere l'acquisto dell'indispensabile medicina !

Faccio fatica ad immaginare forme di sciaccallaggio più infami e vergognose di questa, a quanto pare adottate da due eminenti Case Farmaceutiche per difendere il loro "mercato", per cui sono state multate in misura di oltre 180 milioni, cifra che dovrebbe essere devoluta a risarcire il Servizio Sanitario Nazionale.
L'altro onnipotente colosso...

Altroconsumo valuta in 600 milioni il danno economico causato dal cartello Roche & Novartis !
Restano altri terribili danni, purtroppo irrimediabili, cui corrisponde l'ormai conclamata ed irrecuperabile cecità di decine, forse centinaia di persone, costrette ad interrompere la cura, non essendo Avastin più disponibile e non avendo la possibilità economica di acquistare il costosissimo Lucentis, prodotto dai due colossi farmaceutici.
Significativa in proposito è la testimonianza nel video in calce alla presente,
comunque rintracciabile su youtube :
https://www.youtube.com/watch?v=sfpi6pY9KfY&feature=player_embedded

BOICOTTARE ROCHE E NOVARTIS
evitando l'acquisto dei loro prodotti, credo sia come minimo un
DOVERE MORALE per chiunque non sia legato a quel carro di profitti
esorbitanti, speculativi sugli aspetti più importanti e penosi della salute di tante persone.

L'asino che scrive.


giovedì 20 marzo 2014

PANNELLI SOLARI & AUTO ELETTRICHE: quello che dovreste sapere e nessuno vi racconta !

Tutto quello che dovreste sapere e che nessuno vi racconta:


Il problema dell'accumulo

L'energia elettrica fù' una delle prime forme di energia utilizzate nel mondo moderno e coincide grosso modo con l'inizio dell'era industriale, preceduta solo dalle macchine a vapore.
Già prima esistevano macchine mosse dalla forza dell’acqua, dal vento,  dagli animal e dagli uomini (sopratutto se schiavi), come ad esempio i mulini in grado di trasformare in vari modi il movimento rotatorio impresso alle loro pale dalla spinta dell'acqua e del vento.
Mulino ad acqua
L'elettricita' viene tradizionalmente prodotta tramite turbine ruotanti, azionate dalla spinta procurata da diverse fonti: la caduta dell'acqua (idroelettrica), il soffiare del vento, il vapore conseguente l'ebollizione dell'acqua, riscaldata in grandi caldaie bruciando vari tipi di combustibile: il carbone, i derivati del petrolio, il gasnaturale, o perfino legna ed i piu' svariati rifiuti destinati all'incenerimento.
Anche la fissione dell'atomo permette lo stesso risultato, in quantita' notevolissime ed a costi alla lunga assai contenuti, ma determinando problemi di sicurezza, sia in fase di produzione che di smaltimento delle scorie, la cui gestione continua ad essere oggetto di accese discussioni, polemiche ecc..., sopratutto in alcuni paesi come l’Italia.

Il motore elettrico e' una delle macchine piu'semplici ed a maggior rendimento che ci siano.
Va soggetto a forme di usura limitate e richiede manutenzione minima, praticamente inesistente se paragonata ai motori a combustione interna, consentendo livelli di potenza ottimali, a costi molto ridotti sia di realizzazione che di esercizio, con un ingombro molto ridotto ed una durata sicuramente competitiva. Inoltre e' di per se silenziosissimo ed affatto inquinante.
In effetti i motori elettrici svolgono con assoluta discrezione ed in economia quasi ogni tipo di lavoro in ogni ambito dove sia disponibile sufficiente energia elettrica: ascensori, elettrodomestici, sistemi di sollevamento, apparati produttivi industriali, tramvie, ferrovie, metropolitane, funivie...In pratica tutto cio' che puo' essere raggiunto, servito ed attrezzato con l'energia elettrica.
Motore elettrico

Le Fonti Alternative.
Da svariati decenni l'energia elettrica viene anche prodotta con sistemi antinquinanti, in assenza di emissioni di qualsiasi tipo, utilizzano fonti di energia rinnovabili: le spinte del vento e dell'acqua, il sole, i combustibili gassosi o liquidi di derivazione vegetale (bioetanolo).

Il Fotovoltaico ha avuto e continua ad avere un notevolissimo incremento, sopratutto nell'utilizzo per piccoli impianti, di potenza fino a 20 KWh, funzionali ad abitazioni individuali e piccole attivita' di tipo artigianale, agricolo o commerciale.
Tale sviluppo, sopratutto in determinati paesi, consegue diiversi fattori: il fortissimo abbassamento del costo degli apparati produttivi ( pannelli solari ed inverter); l contributi talora notevole, offerti o promossi dalla Pubblica amministrazione, in termini di "scambio sul posto" o risparmio fiscale; l'educazione e la sensibilizzazione ad una coscienza e conoscenza dei problemi collegati a produzione e  consumo di energia (inquinamento ambientale, esaurimento delle scorte mondiali, dipendenza economica dai paesi produttori ecc...)
Pannelli solari fotovoltaici
Effettivamente i valori raggiunti dal fotovoltaico, in termini di resa in funzione dei costi, possono considerarsi moderatamente interessanti e sono suscettibili di ulteriori miglioramenti nel medio termine. Cio' che unito ad una relativa, parziale indipendenza dai tradizionali enti erogatori di energia, anche a causa dei probabili, consistenti aumenti dei costi dell'energia convenzionale, promuove adesioni ed investimenti, al punto che in Italia quello del Fotovoltaico e' stato forse l'unico settore ad avere incrementi nel corso degli ultimissimi anni.

Il fotovoltaico non e' solo "luce" e funzionamento dei sempre piu' tanti elettrodomestici, bianchi e neri, grandie piccoli, che affollano le nostre case. Il fotovoltaico puo'provvedere anche ad un'altra necessita', delle piu'costose nel bilancio delle nostre abitazioni: il riscaldamento ! Ad esempio grazie all'utilizzo di evolute "pompe di calore", oggi in grado di climatizzare le nostre case a costi competitivi e funzionali con temperature esterne di oltre - 20 gradi ( ma solo nel caso in cui l'energia per farle funzionare sia prodotta ai costi del fotovoltaico e non a quelli che addebita l'ente erogatore dell'elettricita').
Pompa di Calore Inverter (Caldo-Freddo)
Il fotovoltaico potrebbe inoltre risultare determinante per la produzione di energia necessaria ai consumi delle ...
 "auto elettriche"...
Le quali tuttavia ci vengono ormai da diversi anni sempre raccontate sul punto di diventare concretamente disponibili, cioè valide, praticamente interessanti per un uso vero, reale, effettivo. Cioe' a costi competitivi rispetto ai tradizionali motori a combustione interna e  dotate di autonomia, batterie, sistemi di ricarica ecc...realmente pratici, affidabili, economici !
Ciò che purtroppo in verità continua a NON essere !
Parlando di vere auto totalmente "elettriche" i vari, costosissimi modelli presentati, perlopiu' in "anteprima", sono dei "prototipi"o poco piu', le cui ipotesi di prezzo vengono accennati con imbarazzo, dato l'improponibile valore che dovrebbero indicare. Autonomia estremamente limitata, l'equivalente di 5 o 6 litri di carburante, ma con batterie pesanti qualche quintale ! 
Tempi di ricarica pari a svariate ore, durata delle batterie troppo limitata, quale che siano  i parametri considerati, costo delle batterie pari a circa la meta' del valore totale dell'auto !!!
Auto totalmente elettrica
Ci sono 'vero continui miglioramenti, ma in pratica solo faticose limature, piccoli aggiustamenti, tutti comunque relativi ai sistemi gia' in essere: batterie piu' evolute, che impiegano l'assai piu' costoso Litio anziche' il Cadmio o perfino il vecchio piombo.
Mentre invece i "motori" elettrici sono eccezzionali, in grado di esprimere anche potenze da Formula 1, consumi ridotti, prospettive di durata pari ad almeno  tre o quattro volte gli equivalenti motori termici tradizionali. Inquinamento zero, manutenzione quasi zero,silenziosita, totale, ecc... !

In altri termini il problema della mobilita' elettrica su strada, o "gomma"  che dir si voglia, sta tutto esolo nell'
ACCUMULO dell'energia elettrica.
Cioe' nel suo stoccaggio in quantita' ed a costi tali  da poter risultare competitiva con i moderni motori Diesel, in grado di esprimere il doppio di cavalli e di NM* rispetto a 20 anni fa', consumando la meta'dil gasolio e di durare anche di piu', silenziosi, relativamente puliti, elastici ed affidabili.

La vera, grande sfida sul fronte dell'ENERGIA SOLARE e' tutta li, nell'ACCUMULO !
Il SOLE, sopratutto nelle zone temperate, quelle a maggiore densita' di popolazione come l'Italia, abbonda per gran parte dell'anno, ma per la maggior parte degli utenti l' energia e' purtroppo disponibile sopratutto quando meno occorrerebbe ! E viceversa. Di notte, ad esempio, come d'inverno, quando c'e' piu' bisogno di illuminare e riscaldare, il sole manca oppure scarseggia.
Serie di batterie destinate all'accumulo
Lo stesso varrebbe per la ricarica delle auto elettriche, che come la gran parte delle auto sono ferme la notte, quando potrebbero essere piu' comodamente ed economicamente ricaricate con l'energia solare. Che di notte non c'e'!
Tranne riuscire ad accumularla convenientemente.
Cio' che sarrebbe teoricamente fattibile utilizzando un...doppio sistema di batterie, da spostare sull'auto, in cicli di ricambio, cioe' movimentando qualche quintale di peso la sera e la mattina ed investendo altre decine di migliaia di euro nell'ulteriore pacco batterie !
In tale situazione e sino all'avvento auspicatissimo di altre soluzioni tecniche, radicalmente diverse, l'AUTO ELETTRICA integrale resta una bella utopia, un gadget per ricchi sfiziosi, un edificante argomento di retorica in bocca ai soliti demagoghi politicamente corretti !

Ma seppure in misura diversa cio' vale anche per ogni IMPIANTO FOTOVOLTAICO ed EOLICO!
Che oggi puo', starsene fermo sul suo tetto, senza la preoccupazione di restare inchiodato in giro per il mondo causa l'esaurimento delle batterie...Che non ha. Almeno non ancora...
Impianto eolico comunale di Varese Ligure
Si perche'ora, dopo quello dei pannelli solari, sta partendo il business dei
SISTEMI DI ACCUMULO.
In Germania, al solito, le instalazioni di ACCUMULATORI di energia elettrica prodotta in via alternativa (pannelli solari fotovoltaici, generatori eolici...), sono gia' in fase avanzata, in Italia gli installatori specializzati li stanno sperimentando e proponendo.
Ma che cos'e' un Accumulatore di energia elettrica ? Non e' altro che una grossa batteria (o sistema di batterie abbinate in serie) per immagazzinare l'energia prodotta in eccesso quando non viene consumata per usarla nei periodi in cui c'e' consumo ma manca la produzione (notte, assenza di sole o di vento).
In pratica, per un uso unifamiliare' corrispondente a 3 - 6 KWh, l’ACCUMULATORE consiste in una sorta di armadietto delle dimensioni di un frigorifero medio, che contiene le batterie di accumulo e dispositivi elettronici per la gestione dell'energia. Cio' che potrebbe essere quasi utile a consentire l'autosufficienza energetica
 
Vari sistemi per l'Autosufficienza Energetica
Ma i dispositivi di accumulo attualmente disponibili, anche i piu' evoluti (e costosi...), hanno dei limiti di autonomia (quantità, di nergia che possono accumulare), di durata delle batterie,  ma anche di modalita' d' "utilizzo": le batterie non dovrebbero essere scaricate oltre il 50% della loro capacita' di accumulo, perche' cio' potrebbe abbreviarne la durata...
Cioe' sarebbe come avere un serbatoio di benzina da 50 litri, ma non poterne usare più di 25 !
Considerato poi che la durata di un buon accumulatore e' oggi garantita in massimo 5 6 anni ed il suo costo (riferito ad un impianto monofamiliare medio da 4,5 KWh) e' di circa 4mila euro, il conto economico per l'investimento ritorna ad essere border line, al limite dellaconvenienza !
Si tratta infatti di spendere circa 800 euro all'anno per il solo impianto di accumulo, cifra che dopo 5 - 6 anni si riduce, perche' la spesa per il solo nuovo pacco batterie scende sotto ai 3mila euro.
Conti che non tornano...

Considerato quanto sopra si puo'concludere che attualmente sono disponibili impianti fotovoltaici affidabili, con una buona capacita'produttiva, a dei costi accettabili (ma solo se  integrati ed assistiti da contributi statali adeguati).
Ma tutta l'energia che producono
 è assai meglio venga immediatamente consumata!
Perche' nell'attuale situazione, essendo stato annullato lo scambio alla pari sul posto (ammesso che sia mai davvero esistito...), l'energia non direttamente consumata e ceduta all'ente erogatore (ENEL) o chi per lui, verra' ripagata con dei...bruscolini...!
Chiarisco: il mio nuovissimo impianto fotovoltaico da 4,5 KWh, di ottima qualita' e posizionato al meglio, stando ai dati dell'inverter sta gia' in inverno (poco sole) producendo tutta o quasi l'energia necessaria. Ovviamente lo fa' sopratutto quando...meno ne abbiamo bisogno: di giorno, con tanto sole, quando c'e' tanta luce e fa piu' caldo. Cio' che e' ottima cosa per far andare lavatrice, lavastoviglie, forno elettrico, aspirapolvere, fon, macchina del pane, pompe d'irrigazione per giardino, orto e frutteto, pompa del depuratore e dell'idromassaggio..., avendo l'accortezza di usarli quando appunto "c'e' tanto sole". Ma l'energia in piu', che inevitabilmente avanza, viene automaticamente ceduta all'Enel, che tramite apposito Istituto
Un recentissimo impianto fotovoltaico da 4,5 KW
Burocratico la contabilizzera' e ce la rimborsera' (con molta calma) al valore di circa 12 - 13 centesimi di euro per KW., cioè ad un terzo del valore ( 30-34 centesimi) che ci vengono altrimenti addebitati per l’energia che necessariamente preleviamo dalla rete
, quando il nostro fotovoltaico non produce o produce poco, di notte, quando e' nuvolo', cioe' quando normalmente avremmo piu' bisogno di energia, ad esempio per illuminare e
 

riscaldare (tramite pompe di calore ad inverter appositamente installate), in abbinamento all'impianto fotovoltaico).
In conclusione: e' oltremodo evidente che, cosi' come per l'auto elettrica anche per il solare abitativo, artigianale, agricolo  e perfino industriale 
il problema di base resta quello dell’ACCUMULO !

Problema che purtroppo resta ancora tutto da risolvere ! O quasi.
Sicuramente dal punto di vista economico !
Per quanto riguarda i consumi abitativi, comunque stanziali, la soluzione ci sarebbe, facilissima, economica ed assolutamente logica: lo
 SCAMBIO SUL POSTO ALLA PARI,   
attuabile in assenza di qualsiasi contabilita' e/o registrazione, con il contatore Enel che gira in avanti quando si prelieva dalla rete eva all'indietro quando invece si cede energia autoprodotta ! Tutto qui !
Ma ovviamente sarebbe troppo facile, troppo intelligente,  troppo semplice, sicuramente poco remunerativo, meno speculativo per l'ente erogatore. Per  non contare tutta la BUROCRAZIA che si eviterebbe ! Burocrazia addetta alla gestione dei rimborsi, tramite l'Ente appositamente costituito, ed inoltre tutto l'altro sterile lavoro della Burocrazia addetta al controllo delle detrazioni fiscali previste per coloro che hanno installato l'impianto fotovoltaico.
La nuova TESLA auto elettrica USA

L'AUTO ELETTRICA
IL PROBLEMA DELL'ACCUMULO NELLA MOBILITA'
Se poi consideriamo la mobilita' individuale, auto e moto in particolare, l'ELETTRICO non potra' mai affermarsi veramente finche non verra' rivoluzionato drasticamente  il problema dell'accumulo, cioe' dei  
costi delle batterie, della loro durata, del loro peso ed ingombro, della loro limitata autonomia !
Progettisti e costruttori sembrano continuamente impegnati nella ricerca di soluzioni, ma i problemi da risolvere paiono essere tuttavia enormi, coinvolgendo appunto  costi, durata, peso, ingombro delle batterie e l’autonomia Da loro consentita !
Un'auto totalmente e solo elettrica, di quelle concretamente disponibili sul mercato, costa mediamente il doppio di una equivalente a combustione interna e cio' e'dovuto al costo degli accumulatori, le batterie. Ha un autonomia mediamente pari ad un quarto di un'auto tradizionale.
Pesa qualche quintale di piu' (sempre a causa dellebatterie). Dopo  qualche anno, cioe' dopo un certo numero di ricariche, tutte le batterie vanno sostituite, al costo di parecchie migliaia di euro !
Se si considerano tutti questi costi ed handycap risulta ovvio che, a parte il teorico bearsi nella idea del supposto inquinamento zero*,
L'AUTO ELETTRICA NON CONVIENE ASSOLUTAMENTE !
Risultando invece assai piu' conveniente un buon diesel common rail, moderno, leggero, a basse immissioni di particolato (anche meno di 100 gr./km), a bassissimi consumi (anche 20, 25 o perfino 30 km/lt.) !
Boxer diesel Subaru very up to date

*  L'inquinamento "zero" e' purtroppo una palla, perche' a parte tutto quello provocato per ottenere lenergia necessaria a costruire l'auto elettrica e le sue batterie, l'elettricita' usata per farla viaggiare e' normalmente prodotta dalle tradizionali centrali a petrolio, gas, carbone, uranio (in Italia importato dai Paesi d'oltralpe) e solo una piccola parte arriva dalle centrali idroelettriche, dal solare, dal vento e dalle altre fonti alternative.

ENERGIA IDROELETTRICA ?!?!
Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse perche' un paese come l'Italia, ricco di montagne e corsi d'acqua, abbia da decenni rinunciato a sviluppare
nuove Centrali Elettriche !
Certamente sono costose (ma assai meno di quelle nucleari), non inquinano, producono energia pulita e sono sicure (se ben fatte e progettate).
L'unico motivo che mi sovviene e' che i soliti politici cagasotto, sempre "democraticamente" preoccupati dei loro elettori cagasotto, soffrano della sindrome di Longarone, cioe' l'irrazionale timore del crollo di una diga che in realta' non crollo' affatto e che dopo 50 anni e' ancora su, perenne monumento e monito degli scriteriati criminali e speculatori infingardi che la costruirono sotto un monte franante (il monte Toc) e la riempirono a dismisura, per ottenere il massimo della produzione e dimostrarne la validita' all'Enel che la stava comprando. Un disastro, una strage annunciati, la cui incombenza era nota ma "politicamente" venne sottaciuta.
La diga di Longarone dopo50 anni !
Ma disastri di questo tipo, dovuti alla criminale leggerezza degli attori interessati, ne sono accaduti e ne continuano a capitare ad oltranza (dall'ICMESA di Seveso' alla ILVA di Taranto), per non parlare della Centrale a Carbone di Vado Ligure attualmente sotto inchiesta, dell'amianto e di tante emanazioni disastrose criminalmente distribuite nell'aria, nell'acqua, nei polmoni, nel samgue, nell'organismo di migliaia dipersone inconsapevoli !
Ed allora per questo smettiamo di "FARE" ? Blocchiamo il progresso, ritorniamo a rinchiuderci nelle caverne alla luce delle torce, riscladandoci con pelli animali e miseri fuochi di sterpi ?
In tutto il mondo ci sono piccole, grandi, enormi centrali idroelettriche, in grado di rifornire energia pulita e sicura a decina, centinaia di milioni di persone; centrali vecchie come quella della diga Hoveer sul Colorado che data da 90 anni rifornendo tutta la zona di Las Vegas, nuove o comunque recenti, come quelle realizzate in Cina (diga delle Tre Gole.) e quella Della Rinascita, sul Nilo nel Nord Africa.
Un ultimo esempio: la vicinissima Austria, che con l'idroelettrico sopperisce a tutte le necessita' interne, arrivando ad esportare energia, all'Italia dei politicanti cagasotto, degli elettori cagasotto, che le centrali le vorrebero, si, tutti,
 ma per favore un po' piu' in la ! Non cosi vicino a casa mia !
La Diga Hoover sul Colorado per Las Vegas

Affermo cio' a ragion veduta, sulla base di tutta una serie di esperienze dirette.
Ne cito una ad esempio: nella valle in cui vivo da oltre dieci anni ce' un torrente, tipico dell'appennino, che nella prima parte del suo breve corso precipita tra alte montagne, in una stretta gola. In fondo alla quale la valle si allarga ed il pendio diviene assai piu' lieve. In quel punto d'innesto, che delimita la valle alta e stretta da quella piu' bassa e larga, ci sarbbe la situazione ideale, da ogni punto di vista, per la realizzazione di  una diga, utile a formare un invaso di una decina di milioni di mq., un lago lungo qualche km., largo mediamente un centinaio di mt., per alimentare una nuova, piccola centrale idroelettrica, in grado di sopperire alle necessità energetiche di buona parte dei comuni valligiani. Un lago valorizzabile anche turisticamente, inserito nell’ambiente adatto. L’opera avrebbe creato problemi logistici marginali, praticamente irrilevanti, data l'assenza pressoche' totale di strutture di qualsiasi tipo nel territorio da allagare.
A valle della supposta diga l'abitato e' rado e distante, il comune capoluogo della zona rimane a 4-5 km.. Lo studio preliminare di fattibilita', eseguito pochi anni addietro' e' costato circa un milione di euro. Molto probabimente non se ne fara' mai nulla ! Perche'? Io resto convinto che il principale motivo sia nel fatto che siamo un popolo di cagasotto, governati da politici cagasotto !
Ne volete un esempio piu' esplicito, sempre nella stessa zona, nello stesso ambito ?
In aggiunta e/o in alternativa al progetto della diga, sempre pochi anni orsono si prospetto' l'idea di una 
Turbina elettrica alimentata a vapore

Centrale elettrica alimentata a legna ! Si, perche'  la zona e' ricca di boschi cedui in grado di alimentare, senza deforestarsi, la combustione necessaria a produrre il vapore utile a far girare le turbine di una piccola centrale di qualche magawatt. Ci sono inoltre svariati piccoli agricoltori che potrebbero vataggiosamente procurare la necessaria legna da ardere. Cio'che gia' fanno, ma in misura piu'ridotta, per fornire la tante abitazioni, come la mia, che grazie ai moderni cammini a recupero di calore (rese di anche il 70%) provvedono cosi'al riscaldamento in misura quasi totale. Inquinamento dalla combustione della legna ? Bassissimo, inferiore comunque a quello del Metano !
Ma in ultima analisi gli amministratori cagasotto, fatta una breve indagine fra la popolazione cagasotto, hanno deciso di...cagarsi sotto, rinunciando al programma ! Una centrale ? Qui nella valle ? Che fa del fumo ? Vicino a casa mia ? No ! Per favore...
se proprio dovete farla andate da qualche altra parte...

L'Italia e' tutta piena di gente assolutamente d'accordo sullo stesso fatto: le cose le vuole, ma se appena implicano l'ipotesi di un minimo rischio o fastidio, le vorrebbe realizzare "da un'altra parte"' adeguatamente lontana. Non c'e' niente da fare, siamo  
troppo democraticamente "intelligenti per capire" le cose piu' banali !
Ed e'sicuramente anche per questa ragione che siamo governati come...siamo governati..
Ed allora, per quanto riguarda l'energia, in fondo risulta sempre necessario farsi dissanguare dai petrolieri delle famigerate Sette Sorelle, da quelli Arabi, dai gerarchi della mafia Russa (Putin e soci), ecc...Ed importare dai Paesi confinanti l'energia delle centrali nucleari che noi, cagasotto, non vogliamo assolutamente in Italia: la compriamo (cara!), la usiamo, ma per favore che sia prodotta un po' piu' in la'...
Centrale Nucleare di Beznau (Svizzera)
(Che comunque dovese succedere qualcosa ne saremmo sicuramente e totalmente coinvolti, esattamente come se fosse in casa nostra ! Come potenzialmente potrebbe accadere con la Centrale Svizzera di Beznau, che ci vende energia elettrica ed il cui rischio tuttavia incombe anche su di noi). 
Certamente le alternative "naturali" e rinnovabili sarebbero di gran lunga preferibili..., ma di strada da fare per poterle rendere veramente "alternative", anche nelle
QUANTITA' NECESSARIE
ci vorrà purtroppo ancora parecchio tempo, e il problema dell'ACCUMULO è sicuramente una delle conquiste ancora da realizzare !


L'asino che scrive.

P.S.: dimenticavo l'auto ad...Aria Compressa ! Non è una barzelletta, ma una realtà forse più vera dell'auto elettrica ! Infatti la Tata Indiana programma di produrne già 6.000  nella versione Nano entro quest'anno: costo sui 5.000 dollari, autonomia 190 km., velocità massima 110 kmh, ricarica al compressore (da 300 atmosfere !) in 3 minuti. Inquinamento zero e silenzio totale, costi irrilevanti: il motore assomiglia vagamente a quello a scoppio, con gli iniettori maggiorati che spingono ad altissima pressione l'aria nei cilindri, attivando così il movimento dei pistoni...Volendo una maggiore autonomia si può riscaldare l'aria (con apposito bruciatore a carburante) per ottenere maggior durata della pressione nelle bombole.
Certo che l'idea di andare in giro seduti su delle "bombe" caricate a
300 bar (atmosfere), 50 in più di quelle del Metano, non è forse il massimo della tranquillità...

Tata Nano ad Aria Compressa

Dopo di che si potrebbe perfino ipotizzare l'auto a...scoreggie, alimentata dai peti dei passeggieri, alloggiati in apposite "sedute" in grado di convogliarli direttamente verso il motore, un normale motore a benzina adattato alla combustione dei gas intestinali (molto simili al metano). Autonomia e potenza dell'auto resterebbero strettamente conseguenti le caratteristiche intestinali degli occupanti e della loro dieta...
Scoregge a reazione, potenziata dalla combustione dei gas intestinali

A chi è interessato all'argomento consiglio la lettura del post
"Bioetanolo...ma quanto costa ?
su questo stesso blog :

 http://thebrayingdonkey.blogspot.it/2012/01/bioetanolo-ma-quanto-costa.html